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    Nomine Ue, Ursula von Der Leyen in pole position come presidente della Commissione europea

    Credit: Afp
    Di Madi Ferrucci
    Pubblicato il 2 Lug. 2019 alle 18:43 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:27

    Ursula von der Leyen pole position presidente Commissione Ue | Nomine Ue

    Presidente Commissione Ue | Cresce il supporto per la candidata alla presidenza della Commissione europea Ursula von der Leyen, ministra della Difesa in Germania. “I paesi di Visegrad appoggiano pienamente la sua candidatura”, scrive su Twitter Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese Viktor Orban.

    “I quattro di Visegrad, uniti hanno dimostrato la loro forza e la loro capacità di direzionare l’Ue. Dopo aver sconfitto Weber, i primi ministri del V4 hanno affossato anche Timmermans. Il negoziato va avanti…”, ribadisce in un altro tweet.

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    Kovacs parla a nome dei quattro paesi di Visegrad che a quanto pare avrebbero raggiunto una quadra sul candidato da sostenere.

    Il gruppo dei socialisti non sembra averla presa bene e si è dichiarato contrario alla candidatura della ministra tedesca von der Leyen: “Un no molto chiaro, la maggioranza non è pronta a sostenere l’attuale accordo sui top job. Sento messaggi molto forti rivolti al Consiglio sul fatto che l’attuale pacchetto non è accettabile per molti capi delegazione”, cinguetta così su Twitter Tanja Fajon, eurodeputata socialista ed ex vicepresidente dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici a Strasburgo. Le fa eco anche la socialista francese Sylvie Guillaume che ha subito ritwittato il commento della collega.

    L’alleanza dei 4V è riuscita il primo luglio a bloccare la candidatura di Frans Timmermans, nome di punta dei socialisti e dei democratici che stamani, in una lettera al presidente uscente Tajani, ha ufficialmente rinunciato alla poltrona dell’Eurocamera.

    Timmermans era il candidato favorito della cancelliera Angela Merkel e del presidente francese Macron. Al suo nome era associato anche un altro gruppo di nomine: il così detto “pacchetto Osaka”, che includeva Manfred Weber (in quota popolari) come presidente dell’Eurocamera, il belga Charles Michel alla presidenza del Consiglio europeo e il francese François Villeroy, alla presidenza della Bce. La sua candidatura non è piaciuta nemmeno al premier Conte e sono undici in totale i paesi che si sono opposti alla sua elezione.

    Ursula von der Leyen è attualmente ministra della Difesa tedesca ed è ritenuta molto vicina alla cancelliera Angela Merkel. Qualora la scelta ricadesse sul suo nome, si è detta pronta ad accettare l’incarico. A giudicare dalla reazione dei socialisti, però, potrebbe volerci ancora del tempo prima del raggiungimento di un accordo.

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