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    Ungheria: neonazisti marciano tra le vie del centro ebraico di Budapest e vandalizzano la sede di un’associazione che si occupa di integrazione

    Il gravissimo episodio di cronaca è accaduto nella giornata di mercoledì 23 ottobre: nessuno dei responsabili risulta essere stato arrestato

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 24 Ott. 2019 alle 18:11

    Ungheria: neonazisti vandalizzano il centro ebraico di Budapest

    Una cinquantina di neonazisti ha vandalizzato il centro ebraico di Budapest, in Ungheria, prendendo di mira in particolar modo un centro culturale, che si occupa di integrazione.

    Il grave episodio di cronaca è avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 23 ottobre. Secondo quanto riferito dai media locali, una cinquantina di neonazisti, che indossavano una uniforme nera con stivali da campo e il loro simbolo, simile alla croce uncinata, stampato sulle giacche, ha marciato nel centro ebraico della capitale ungherese gridando slogan antisemiti e frasi omofobe e razziste.

    I neonazi, poi, hanno bruciato delle bandiere israeliane e hanno provato ad appiccare fuoco al centro Aurora, un’associazione culturale che si occupa dell’integrazione dei rom e dell’aiuto anti-discriminazione degli Lgbt.

    I neonazisti fortunatamente non sono riusciti nel loro intento, anche perché hanno trovato le porte del centro bloccate.

    Secondo quanto affermato da Adam Schonberger, responsabile del’organizzazione ebraica Marom, che gestisce il centro Aurora, le forze dell’ordine sono state avvertite immediatamente, ma sono intervenute con insolito e sospetto ritardo.

    Fonti ufficiali, inoltre, non segnalano fermi o arresti effettuati nella giornata di ieri.

    Il sospetto della comunità ebraica, dunque, è che l’azione criminale del gruppo di neonazi sia stata in qualche modo “tollerata” dalla polizia.

    A Budapest, di recente, si sono svolte le elezioni comunali, che hanno visto trionfare Gergely Karacsony, candidato dei partiti uniti dell’opposizione, che ha sconfitto il sindaco uscente Istvan Tarlos, esponente di Fidesz, il partito del premier sovranista Viktor Orban (qui il suo profilo).

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