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    Ucraina, soldato russo “ha chiuso la famiglia in uno scantinato e stuprato una ragazza”

    Protesta contro gli stupri commessi in Ucraina da soldati russi, tenuta di fronte al consolato russo di Cracovia, Polonia, l’8 maggio. Credit: EPA/Lukasz Gagulski
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 18 Mag. 2022 alle 18:33 Aggiornato il 18 Mag. 2022 alle 18:36

    Ucraina, soldato russo “ha chiuso la famiglia in uno scantinato e stuprato una ragazza”

    Un soldato russo di 21 anni è stato identificato pubblicamente dalle autorità ucraine come l’autore di diversi crimini di guerra nei dintorni di Kiev. L’uomo, originario della Repubblica del Tatarstan nella Russia centrale, è stato accusato dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) di aver violentato una ragazza, dopo aver rinchiuso la sua famiglia in uno scantinato, minacciandoli con la sua arma.

    Secondo il Sbu, che ne ha anche diffuso alcune foto, diversi testimoni hanno identificato il soldato come l’autore di diversi crimini di guerra commessi durante l’occupazione di centri vicini a Kiev, lasciati dalle forze russe a fine marzo.

    A Kiev negli scorsi giorni si è aperto il primo processo per crimini di guerra a carico di un militare russo dall’inizio del conflitto. Il sergente Vadim Shishimarin, 21 anni, oggi si è dichiarato colpevole delle accuse che gli sono state contestate, che comprendono crimini di guerra e omicidio premeditato.

    Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina ha dichiarato di aver finora identificato 1.140 soldati russi accusati di aver commesso atrocità contro civili ucraini.

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