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    Ucraina, il presidente del parlamento Stefanchuk: “A Bucha l’Olocausto del nuovo millennio”

    Carcasse di auto e rottami lungo il tragitto della strada tra Irpin a Bucha, 4 aprle 2022. Credit: ANSA/ Lorenzo Attianese
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 4 Apr. 2022 alle 15:14 Aggiornato il 4 Apr. 2022 alle 15:15

    Ucraina, il presidente del parlamento Stefanchuk: “A Bucha l’Olocausto del nuovo millennio”

    “Questo è l’Olocausto del nuovo millennio, è una tragedia per l’Ucraina, ma anche per l’Europa e il mondo”. Lo ha detto oggi all’Ansa il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk, recatosi in visita a Bucha, dove sono stati trovati i corpi senza vita di numerosi civili, dopo il ritiro delle forze russe degli scorsi giorni. Stefanchuk ha parlato con l’inviato dell’agenzia italiana mentre visitava alcune delle fosse comuni in cui sono state trovate decine di corpi.

    In un tweet, Stefanchuk oggi ha anche rilanciato la richiesta di nuove sanzioni da parte dell’Unione Europea nei confronti della Russia. “Il rifiuto delle fonti energetiche è la principale prova del rispetto dei principi e degli ideali dell’Unione Europea, che dovrà essere superata oggi dagli stati membri dell’UE e dall’UE nel suo insieme”, ha detto Stefanchuk. Oggi l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, Josep Borrell, ha detto che l’Ue continuerà “con urgenza” a lavorare su “ulteriori sanzioni contro la Russia”. La Germania tuttavia ha frenato sull’ipotesi di nuove sanzioni chiedendo di “agire con prudenza”, alla luce delle ricadute che un embargo sulle importazioni di gas e petrolio russo potrebbe avere sull’economia tedesca. Preoccupazioni evocate anche dall’Austria, che si è detta contraria a un embargo. “ Siamo molto dipendenti dal gas russo e penso che tutte le sanzioni che colpiscono noi più di quanto colpiscano la Russia non sarebbero giuste”, ha detto il ministro delle Finanze austriaco, Magnus Brunner.

    Oggi anche il presidente ucraino Volodimir Zelensky si è recato a Bucha, dopo che in un discorso alla nazione aveva accusato le forze russe di essere diventate dei “macellai”, promettendo di far indagare e perseguire ogni crimine commesso. Durante la visita, Zelensky ha insistito sul fatto che la Russia ha compiuto “crimini di guerra” e “atrocità” in Ucraina, e a Bucha “uno dei più grandi genocidi dalla seconda guerra mondiale”. Il presidente ucraino ha però ribadito che i fatti di Bucha non devono fermare i colloqui di pace con la Russia. A un’esplicita domanda della Bbc, Zelensky si è detto certo di questo. “Sì, perché l’Ucraina deve avere la pace. Siamo nell’Europa del 21esimo secolo. Continueremo gli sforzi sia sul piano diplomatico che militare”.

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