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    Scarcerato a causa del Coronavirus, 33enne uccide la figlia di 9 anni in Turchia

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 25 Apr. 2020 alle 13:26 Aggiornato il 25 Apr. 2020 alle 13:27

    Coronavirus, uomo scarcerato uccide la figlia di 9 anni

    Tragedia in Turchia. Un uomo scarcerato a causa del Coronavirus uccide la figlia di 9 anni. Muslum Aslan era finito in prigione per avere pugnalato la moglie l’anno scorso. Il 33enne era stato fatto uscire dal carcere nell’ambito delle misure adottate per contrastare l’epidemia del Coronavirus. Una volta fuori ha ucciso la sua bambina.

    L’uomo era stato liberato in seguito a una amnistia che ha permesso la liberazione dei detenuti nelle carceri sovraffollate nell’ambito delle misure per contrastare l’epidemia del Coronavirus. Un anno fa aveva accoltellato la moglie Rukiye Aslan. Ora è di nuovo in carcere per avere picchiato a sangue (fino a ucciderla) Ceylan, la figlia di 9 anni.

    Secondo quanto riporta la stampa locale, l’uomo non appena uscito dal carcere sarebbe andato dalla moglie per vedere i tre figli. Poi ha ammazzato di botte la figlia Ceylan. La bambina è stata portata in ospedale dopo l’aggressione del padre, ma è morta dopo il ricovero. Dopo avere ucciso la figlia  Muslum Aslan avrebbe tentato la sua fuga, ma la polizia l’ha individuato e arrestato. Ora si trova di nuovo in carcere.

    “Ha sempre usato violenza contro i miei figli – ha dichiarato l’ex moglie secondo quanto scrive Mirror – Ha appeso mia figlia maggiore per le braccia a un muro e l’ha colpita con un tubo. L’ha lasciata in un lago di sangue prima di rimandare gli altri due miei figli a casa su un taxi. Mia figlia è morta. Voglio che questo omicidio venga punito pesantemente”.

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