Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Trump all’Europa: “Prendetevi 800 combattenti dell’Isis o saremo costretti a liberarli”

    Donald Trump. Credit: Martin H. Simon

    Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che "il Califfato è prossimo a cadere"

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 17 Feb. 2019 alle 09:30 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:29

    Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto agli alleati europei di farsi carico di oltre 800 combattenti dell’Isis catturati in Siria e di processarli.

    Trump chiede “a Gran Bretagna, Francia, Germania e agli altri alleati europei di riprendersi oltre 800 combattenti dell’Isis catturati in Siria e che li processino”.

    In un tweet il capo della Casa Bianca ricorda che il “‘Califfato è prossimo a cadere” e che i soldati americani “si apprestano a ritirarsi dalla Siria dopo una vittoria al 100 per cento sul Califfato”.

    Nel caso in cui l’Europa non si facesse carico degli ultimi jihadisti “saremo costretti a rimetterli in libertà”, minaccia Trump.

    “Gli Stati Uniti non vogliono vedere che questi miliziani Isis entrino in Europa, che è dove prevedibilmente andranno. (Noi americani) facciamo così tanto, e spendiamo così tanto. Ora è arrivato il momento che altri si facciano avanti e facciano quello che sono capaci di fare”, conclude il presidente statunitense.

    Il ritiro degli Usa dalla Siria

    Il 19 dicembre scorso il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato il ritiro dalla Siria delle truppe statunitensi che combattono l’Isis come parte della coalizione che sostiene le milizie curdo-arabe.

    Gli Usa hanno ancora 2mila soldati schierati in Siria con il compito di combattere lo Stato islamico e negli anni hanno fornito il loro aiuto alle milizie curde e arabe note come Forze democratiche siriane (o SDF), appoggio che la Turchia non ha mai approvato.

    Anche dopo il ritiro dalla Siria, tuttavia, gli Usa manterrebbero una presenza considerevole nella regione: gli Stati Uniti infatti hanno ancora più di 5mila soldati stanziati nel vicino Iraq e da lì Washington potrebbe comunque continuare a lanciare attacchi aerei contro la Siria.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version