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    Trump è pronto a negoziare sui Dreamers in cambio della costruzione del muro con il Messico

    Tra le richieste nella lista consegnata dalla Casa Bianca c’è anche l’assunzione di 10mila funzionari e agenti in forza ai servizi di immigrazione e il divieto per gli immigrati di portare negli Stati Uniti i propri familiari

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 9 Ott. 2017 alle 15:09 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:35

    Secondo fonti dell’amministrazione Trump, il presidente è pronto a trattare con il Congresso per chiedere un rafforzamento dei controlli alla frontiera e impedire così l’ingresso negli Stati Uniti a migliaia di minori in fuga dal Messico.

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    Se tale condizione verrà accettata, il tycoon è disposto a ridiscutere la propria posizione circa i “dreamers”, ossia gli 800mila immigrati entrati illegalmente, da minori, in territorio americano e protetti dall’accordo voluto da Barack Obama nel 2012.

    Nelle scorse settimane il presidente Trump aveva revocato il programma – il Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals) – che li protegge dal rimpatrio.

    Trump chiede, tra le condizioni poste al Congresso, il finanziamento per la costruzione del muro al confine con il Messico.

    Vuole inoltre adottare misure più dure per limitare l’arrivo di minori non accompagnati da Guatemala, Salvador e Honduras, paesi che, secondo il presidente statunitense, non hanno fornito solo manodopera, seppur illegale, ma anche molti delinquenti.

    Tra le altre richieste nella lista consegnata dalla Casa Bianca c’è:

    Attualmente sono 741.546 i dreamers presenti sul territorio statunitense, secondo lo U.S. Citizenship and Immigration Services, il 46 per cento dei quali sta ancora frequentando le scuole. Si tratta in totale dello 0,2 per cento della popolazione statunitense. La maggior parte dei dreamers ha più di vent’anni.

    “L’amministrazione Trump non può essere presa sul serio quando dice di voler aiutare i Dreamers, se la sua lista di priorità inizia con una proposta che è un anatema per loro, per le comunità migranti e per la stragrande maggioranza degli americani”, ha detto Nancy Pelosi, leader dei democratici al Congresso.

    Lo scorso 5 settembre il presidente degli Stati Uniti aveva deciso di porre fine al Daca, il programma che consente agli immigrati irregolari, entrati negli Stati Uniti da bambini seguendo i propri genitori, di evitare il rimpatrio e ricevere un permesso di lavoro biennale e rinnovabile.

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