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    Cosa sapeva Theresa May sui presunti casi di molestie a Westminster

    Credit: Andrew Yates

    La prima ministra britannica ha detto di essere stata messa a conoscenza di alcune voci su presunte molestie sessuali prima delle rivelazioni della stampa, ma ha preferito non rispondere a domande più precise

    Di Giuseppe Loris Ienco
    Pubblicato il 6 Nov. 2017 alle 14:01 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:50

    Nel corso del suo intervento alla conferenza della Confederation of British Industry (CBI), l’organizzazione rappresentativa delle industrie britanniche, la prima ministra del Regno Unito, Theresa May, ha rivelato di essere stata messa a conoscenza di alcune voci riguardanti presunte molestie sessuali avvenute a Westminster prima del recente scoppio dello scandalo che in questi giorni sta travolgendo la politica britannica.

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    Non tutto, secondo la premier, sarebbe ancora uscito allo scoperto. Nonostante tali affermazioni, però, Theresa May ha preferito eludere la domanda sul fatto se sapesse per certo dell’esistenza di casi di abusi all’interno delle stanze del parlamento di Londra.

    Le parole di May sulla questione sono arrivate poche ore prima del dibattito con gli altri leader dei partiti britannici in programma in parlamento, nel corso del quale potrebbero essere annunciati nuovi provvedimenti in merito alla questione.

    La premier May, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha detto che “tutti hanno il diritto di lavorare in un ambiente sano e sicuro, dove poter avanzare le proprie lamentele senza timori e avere la certezza di essere supportati da indagini. E dove intere carriere non vengano danneggiate da voci infondate che circolano online”.

    Inoltre, ha annunciato che il Partito conservatore sta cominciando ad adottare “primi provvedimenti” per gestire lo scandalo e ha fatto riferimento alla necessità di dotare il parlamento stesso di precisi regolamenti e procedure adatti a tutelare le vittime di molestie. Questo per permettere alle persone che lavorano a Westminster di denunciare senza temere che le loro accuse non vengano prese in considerazione con le dovute attenzioni.

    Le parole di Theresa May arrivano pochi giorni dopo le dimissioni di Michael Fallon, ministro della Difesa britannico coinvolto nello scandalo sui presunti comportamenti “inappropriati” di natura sessuale che ha colpito diversi componenti del governo e del parlamento britannico.

    Nello stesso giorno delle dimissioni di Fallon, il 1 novembre, una militante laburista ha detto di essere stata stuprata da un membro del partito a un evento politico, e di essere poi stata scoraggiata da un funzionario laburista a denunciare quanto accaduto, perché questo “avrebbe potuto nuocere alla sua carriera”.

    Qualche giorno prima erano state rivolte accuse al sottosegretario al Commercio con l’Estero Mark Garnier, che avrebbe avuto atteggiamenti nei confronti della propria segretaria Caroline Edmonton che potrebbero essere considerati come molestie.

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