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    Gli autori dell’attentato di Bruxelles uccisero un uomo “per prova” due anni prima

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 12 Mar. 2021 alle 16:36 Aggiornato il 12 Mar. 2021 alle 18:41

    I due fratelli Ibrahim e Khalid El-Bakraoui, ritenuti responsabili degli attacchi suicidi avvenuti a Bruxelles a marzo 2016, in precedenza avevano ucciso un uomo scegliendolo casualmente per strada, solo “per provare cosa volesse dire uccidere”. A riportare il collegamento dei due terroristi con l’omicidio è il quotidiano belga De Morgen.

    Secondo quanto riferito dai due fratelli ad altri terroristi coinvolti nell’attacco, la vittima è Paul-André Vanderperren, 76 anni. L’uomo era stato assassinato nel 2014, mentre stava rientrando a casa da un caffè nella zona di Jette, a Bruxelles, dopo aver visto una partita in tv una domenica sera. Il caso non era mai stato risolto.

    A maggio 2018, i pm avevano lanciato un appello ai testimoni per cercare di determinare chi fosse il responsabile dell’omicidio, ma ora hanno dichiarato alla Bbc che il caso è stato risolto a ottobre 2020. “Mi rimangono ancora molte domande, ma in un certo senso è un sollievo”, ha dichiarato la vedova Vanderperren a De Morgen. Alla donna era stato comunicato l’anno scorso tramite i suoi avvocati che i fratelli Bakraoui erano stati quasi certamente collegati all’omicidio.

    Il 22 marzo 2016, Ibrahim El-Bakraoui si è fatto saltare in aria nell’aeroporto di Zaventem, provocando la morte di 11 persone. Suo fratello Khalid ha ucciso 20 persone nella stazione della metropolitana di Maelbeek.

    I terroristi di Bruxelles e l’omicidio “per prova”

    A collegare i due fratelli all’omicidio Vanderperren sono state alcune dichiarazioni rilasciate durante l’interrogatorio di altri due sospetti attentatori sopravvissuti, Mohamed Abrini e Osama Krayem. Insieme ad altre 8 persone, i due saranno sottoposti a processo il prossimo anno.

    “Khalid mi ha detto che lui e Ibrahim avevano ucciso qualcuno per strada“, ha detto agli investigatori Krayem nel dicembre 2016, secondo le trascrizioni visionate dai giornalisti. Successivamente, a giugno 2018 Krayem ha aggiunto: “Khalid ha spiegato che era una persona anziana e che avevano voluto provare com’era uccidere qualcuno“.

    Osama Krayem, cittadino svedese, è stato ripreso dalle videocamere di sicurezza con Khalid el-Bakraoui poco prima che quest’ultimo si facesse saltare in aria. Dal momento che i sospetti sono morti, è improbabile che le indagini sull’omicidio Vanderperren vengano riaperte, come ha confermato un portavoce della procura di Bruxelles alla Bbc.

    Leggi anche: Bari, arrestato il 35enne algerino “falsario dell’Isis”: è accusato di aver partecipato alla strage del Bataclan

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