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    Russia, Medvedev stronca il piano italiano per la pace in Ucraina: “Basato su menzogne”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 24 Mag. 2022 alle 15:36

    Russia, Medvedev stronca il piano italiano per la pace in Ucraina: “Basato su menzogne”

    “Si ha la sensazione che non sia stato preparato da diplomatici”. Sono le dure parole usate dall’ex presidente russo Dmitri Medvedev, attuale vice presidente del consiglio di sicurezza di Mosca, per descrivere il piano di pace presentato dall’Italia per porre fine alla guerra in Ucraina.

    “L’Occidente ha abbracciato il desiderio di creare ‘piani di pace’ che dovrebbero portare a una soluzione della crisi in Ucraina. E andrebbe bene se si trattasse di preparare opzioni che almeno in qualche modo tengano conto della realtà. Ma no, questo è solo un puro flusso di coscienza dei grafomani europei”, ha scritto il politico russo sul suo canale Telegram. “Di recente si è distinta l’Italia che, secondo la stampa italiana, attraverso il suo ministero degli Esteri ha consegnato al segretario generale delle Nazioni Unite (Antonio) Guterres un piano in quattro fasi per una soluzione pacifica in Ucraina”. In particolare, Medvedev si è scagliato contro il riconoscimento dello status neutrale dell’Ucraina e dell’adesione senza ostacoli all’Unione Europea, bollata come una “falsità” e il riconoscimento dell’autonomia del Donbass pur all’interno dell’Ucraina, che rientrerebbe tra le “assurdità ovvie e proiezioni a buon mercato”. Ma le parole più dure le ha riservate per la proposta di riconoscere l’autonomia della Crimea all’interno dell’Ucraina, definita da Medvedev “maleducazione completamente diretta contro la Russia, una minaccia alla sua integrità territoriale e un pretesto per iniziare una guerra a tutti gli effetti”.

    “Si ha la sensazione che sia stato preparato non da diplomatici, ma da scienziati politici locali che hanno letto i giornali di provincia e operano solo con fake ucraini”, ha insistito Medvedev, garantendo che le due repubbliche separatiste filorusse del Donbass “non torneranno mai più” all’Ucraina.

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