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    Spazio, una parte del razzo cinese Long March 5B sta rientrando in modo incontrollato sulla Terra: si teme pioggia di detriti

    Foto CASC (Compagnia cinese di scienza e tecnologia aerospaziali)

    Lo stadio centrale del razzo Long March 5B sta rientrando nell'atmosfera terrestre. Già nel 2020 dopo un altro lancio alcune case e villaggi furono danneggiati in Africa

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 4 Mag. 2021 alle 18:32 Aggiornato il 4 Mag. 2021 alle 18:59

    Lo stadio centrale del razzo cinese Long March 5B, partito da Wenchang, nella provincia cinese di Hainan, il 29 aprile scorso, sta rientrando in modo incontrollato nell’atmosfera terrestre e gli esperti temono che possa generare una pioggia di detriti che rischierebbe di provocare dei danni, come accaduto nel maggio 2020 per un precedente lancio. In quel caso, alcune case e villaggi vennero danneggiati in Costa d’Avorio, ma la notizia passò quasi del tutto inosservata a causa della pandemia del Covid-19.

    Il razzo Long March 5B ha portato in orbita il primo modulo della stazione spaziale cinese, che dovrebbe essere completata alla fine del 2022. Dopo il lancio, “lo stadio del razzo è stato abbandonato nell’orbita e non dà più segni di vita“, come ha spiegato all’Ansa Luciano Anselmo, dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isti-Cnr) di Pisa. Si tratta quindi di un “veicolo passivo” che subisce, come unica influenza, “il freno dell’atmosfera, che lo sta facendo ricadere verso la Terra”.

    Al momento, il razzo orbita attorno alla Terra circa ogni 90 minuti, e questo non permette di calcolarne la traiettoria per l’ammaraggio in mare in un punto prestabilito. Secondo quanto dichiarato dall’astrofisico Jonathan McDowell dell’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, negli Stati Uniti, nel peggiore dei casi sarebbe “come un piccolo incidente aereo, ma con abbastanza frammenti e detriti da provocare ingenti danni”.

    Come spiega Anselmo, attualmente la caduta “potrebbe avvenire nella fascia compresa fra 41,5 gradi a Nord e 41,5 gradi a Sud, e che comprende anche L’Italia centrale e meridionale”, ma l’orbita potrebbe subire variazioni. “Il rientro”, sottolinea l’esperto, “è probabile a metà della prossima settimana prossima, con un’incertezza di alcuni giorni”.

    Resta in ogni caso molto probabile che il razzo “finisca in un luogo disabitato, come gli oceani, che coprono il 70% del pianeta”, come evidenzia sul sito Space News l’esperto Andrew Jones, citato da Repubblica. Jones aggiunge che “le probabilità che un individuo venga colpito da detriti spaziali sono estremamente basse, stimate a 1 su diversi trilioni”.

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