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    Ai due giornalisti Reuters imprigionati in Birmania il Pulitzer per il giornalismo internazionale

    Credit: AFP
    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 16 Apr. 2019 alle 12:56 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:24

    I due reporter dell’agenzia stampa Reuters Wa Lone e Kyaw Soe Oo hanno ricevuto il premio Pulitzer nella categoria International Reporting (Giornalismo internazionale) per aver fatto sapere al mondo il massacro di dieci Rohingya da parte degli abitanti di un villaggio buddista insieme alle forze di sicurezza birmane.

    Proprio per aver denunciato il fatto, i due giornalisti della Reuters sono in prigione in Birmania da 490 giorni. Wa Lone e Kyaw Soe Oo sono stati arrestati nel dicembre del 2017 e stanno scontando una pena di sette anni per l’accusa di “attentato alla sicurezza dello Stato” per aver svolto un’inchiesta sui massacri dei musulmani Rohingya perpetrati dall’esercito birmano.

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    “Sono elettrizzato dal fatto che Wa Lone e Kyaw Soe Oo e i loro colleghi abbiano ricevuto un riconoscimento per la loro straordinaria e coraggiosa copertura in Birmania”, ha affermato Stephen J Adler, redattore capo della Reuters.

    “Rimango profondamente turbato, tuttavia, dal fatto che i nostri coraggiosi reporter Wa Lone e Kyaw Soe Oo siano ancora dietro le sbarre”, ha aggiunto.

    L’amministratore delegato di Thomson Reuters, Jim Smith, ha detto che l’agenzia “festeggerà solo quando Wa Lone e Kyaw Soe Oo saranno liberi”.

    I due giornalisti, entrambi birmani, hanno trovato una fossa comune piena di ossa che spuntavano dal terreno. A quel punto hanno continuato a raccogliere le voci dei familiari delle vittime e di testimoni e questo lavoro è valso loro il premio più ambito nell’ambito giornalistico.

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    I giornalisti Maggie Michael, Maad al-Zikry e Nariman El-Mofty dell’agenzia Associated Press hanno vinto lo stesso premio per la copertura di carestie e torture durante la guerra civile dello Yemen.

    Reuters ha ottenuto un secondo premio per le fotografie di migranti centroamericani in cerca di rifugio negli Stati Uniti.

    In altre categorie, hanno avuto grande rilievo la copertura delle sparatorie di massa negli Stati Uniti e le indagini sul presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

    Il Washington Post è stato tra i finalisti finalista per il premio per il pubblico servizio per la copertura dell’omicidio del giornalista saudita e giornalista del Post Jamal Khassoggi nel consolato saudita a Istanbul.

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