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    Il New York Times cambia titolo su Trump dopo le proteste dei lettori

    La modifica tra prima e seconda edizione

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 6 Ago. 2019 alle 17:08 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:52

    Il New York Times cambia titolo su Trump dopo le proteste

    Il New York Times cambia titolo di apertura sul presidente Donald Trump dopo le proteste dei lettori. È accaduto ieri, a poche ore dall’intervento in diretta tv dell’inquilino della Casa Bianca sulle stragi di El Paso e di Dayton.

    Trump ieri, 5 agosto 2019, ha parlato alla nazione americana riaccendendo l’allarme e il dibattito sulle armi da fuoco nel suo Paese. Come ricostruito dal Corriere della Sera, il discorso del presidente è sembrato debole e poco sincero, e privo di qualsiasi tipo di decisione rilevante su un maggior controllo della vendita e dell’utilizzo delle armi. Se da un lato Trump ha affermato che “con una sola voce la nostra nazione deve condannare il razzismo, l’intolleranza e il suprematismo bianco” e che “non c’è posto per l’odio in America”. Dall’altro ha anche affermato che “sono i disturbi mentali e l’odio a premere il grilletto, non le armi”. Oltretutto, in precedenza via Twitter lo stesso presidente aveva accusato i media di “diffondere fake news che promuovono un clima di rabbia”.

    Insomma, Trump non si era espresso molto diversamente rispetto al passato. Eppure il New York Times nella sua prima versione cartacea aveva titolato “Trump urges unity vs. racism”, ovvero “Trump esorta all’unità contro il razzismo”.

    Il titolo ha scatenato la reazione di molti lettori. In tanti hanno minacciato di disdire l’abbonamento. Stando a quanto riportato da un giornalista freelance, via Twitter, a lamentarsi sarebbero stati anche moltissimi giornalisti del Nyt, alcuni reporter “furibondi”. Nel mirino sarebbe finito ovviamente prima di tutto il direttore del giornale.

    Le critche sono state così forti e nette che il New York Times ha deciso di cambiare il titolo radicalmente tra la prima e la seconda edizione. “Assailing hate, but not guns”, è stata la nuova scelta: Il presidente “attacca l’odio, ma non le armi”.

    Dopo la seconda edizione il New York Times non ha spiegato ufficialmente il perché  del cambiamento del titolo, ma sicuramente la modifica è avvenuta dopo la pubblicazione sui social del commenti negativi.

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