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    Stoltenberg ospite da Fazio: “Mondo più pericoloso, abbiamo bisogno di spendere di più sulla Difesa”

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 4 Apr. 2022 alle 08:16 Aggiornato il 4 Apr. 2022 alle 08:23

    Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ospite ieri sera di ‘Che tempo che fa’ su Rai 3, ha parlato della situazione sempre più complicata in Ucraina. Rivolgendosi direttamente al presidente russo Vladimir Putim, Stoltenberg ha spiegato che “ha commesso un grande errore, sottovalutando il coraggio degli ucraini e la forza delle forze armate ucraine. Quella che lui pensava fosse un’operazione militare rapida si è trasformata in una vera e propria guerra dove non è stato in grado di raggiungere il suo obiettivo, vale a dire il controllo dell’Ucraina”.

    Riguardo al ritiro delle truppe russe da Kiev, il capo della Nato ha specificato che non si tratta di una ritirata ma di una “riconcentrazione” delle forze e “dobbiamo aspettarci ulteriori violenze, specialmente a est del Paese.” Stoltenberg è tornato più volte sul tema dell’unità e della coesione dei membri dell’Alleanza, sottolineando che attaccare un alleato comporterà “una reazione da parte di tutti gli alleati”.

    La risposta nasce da una domanda di Fabio Fazio sulle parole di Papa Francesco a favore del disarmo. “La Nato – ha proseguito poi il segretario generale della Nato – è a favore di questa riduzione bilanciata da entrambe le parti, ma un disarmo unilaterale da parte nostra mentre la Russia, la Cina e la Corea del Nord non lo fanno, fa sì che si crei un mondo più pericoloso. Ho avuto l’onore di avere un’udienza col Papa nel 2016, abbiamo parlato di questa necessità di avere un’alleanza fra Nord America ed Europa attraverso la Nato per conservare la pace. C’è un detto latino che dice che se vuoi la pace devi essere pronto per la guerra, la Nato vuole la pace anche perché dobbiamo avere una forza di deterrenza credibile e affidabile appunto per conservare la pace”.

    Inevitabile il riferimento al dibattito politico interno in Italia sulla questione dell’aumento delle spese militari deciso dal governo, d’accordo con le linee di indirizzo dettate dalla Nato: “Vedo positivamente la decisione presa dall’Italia di investire di più sulla Difesa” incrementando le spese militari fino ad arrivare nel 2028 al 2% del Pil. “Noi oggi viviamo in un mondo più pericoloso – chiarisce Stoltenberg – abbiamo bisogno di spendere di più sulla Difesa”.

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