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    Chi è Marina Ovsyannikova, la giornalista scomparsa dopo aver interrotto il tg russo per protesta

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 15 Mar. 2022 alle 11:10

    Il suo video ha fatto il giro del mondo. Ora però purtroppo la giornalista Marina Ovsyannikova risulta scomparsa. La donna è stata arrestata in seguito alla sua apparizione durante il tg della tv russa Canale 1 con un cartello contro la guerra in Ucraina (Qui il video). “Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo” recitava lo striscione esibito in onda in diretta sul primo canale nazionale. Una scelta molto coraggiosa da parte della cronista, che si è schierata apertamente contro la mossa di Putin.

    Prima del suo gesto Ovsyannikova aveva registrato un messaggio in cui definiva quello che sta accadendo in Ucraina “un crimine, la cui responsabilità ricade solo su un uomo, Vladimir Putin”. Dieci ore dopo il fermo, la giornalista risulta scomparsa, secondo quanto denunciato dagli avvocati di Ovd Info, l’Ong che si occupa di violazioni dei diritti umani e di perseguitati politici.

    Nel videomessaggio diffuso su YouTube in previsione dell’arresto per l’irruzione durante il tg russo, Ovsyannikova – che ha ricordato di avere un padre ucraino e una madre russa – ha ammesso di “vergognarsi” per aver lavorato per la tv russa negli ultimi anni “portando avanti la propaganda del Cremlino, permettendo alla gente di mentire dagli schermi televisivi e trasformando in zombie il popolo russo”. Inoltre la giornalista ha riconosciuto che “l’intero mondo ci ha voltato le spalle e non basteranno dieci generazioni di nostri discendenti per lavare le nostre mani da questa guerra fratricida”. “Siamo stati zitti quando sono iniziati gli attacchi alla Crimea nel 2014, e ancora siamo stati zitti quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Stiamo continuando a guardare questo regime senza dire niente”, ha aggiunto.

    Ma chi è Marina Ovsyannikova? La cronista, 44 anni e due figli, ha studiato alla Kuban State University e all’Accademia presidenziale di economia nazionale e pubblica amministrazione e si è laureata presso la Presidential Academy nel 2005. Ha poi lavorato per diversi anni per la televisione di stato russa Channel One dopo l’esperienza con Kuban Tv. Da qui la scelta di interrompere la messa in onda del tg russo con un cartellone di protesta contro la guerra e contro la propaganda. Come detto, dal momento dell’arresto non si hanno più sue notizie.

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