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    Israele ha bombardato la Striscia di Gaza, “il colpo più duro” ad Hamas dal 2014

    Il bombardamento di Israele ha ucciso due adolescenti palestinesi e ha ferito dodici persone.

    Lo stato ebraico ha sferrato il suo più grande attacco contro gli obiettivi militanti di Hamas a Gaza dalla guerra del 2014, ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 15 Lug. 2018 alle 12:34 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:09

    Israele ha bombardato la Striscia di Gaza nella notte tra il 14 e il 15 luglio 2018, in risposta al lancio di razzi in territorio israeliano da parte del gruppo radicale palestinese.

    Lo stato ebraico ha sferrato il suo più grande attacco contro gli obiettivi militanti di Hamas a Gaza dalla guerra del 2014, ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu.

    “L’esercito ha inflitto ad Hamas il suo colpo più duro dopo l’operazione Margen Protector”, ha dichiarato Netanyahu in un video, alludendo all’offensiva di Israele nell’inverno del 2014 contro il movimento islamista al potere nell’enclave palestinese.

    Il bombardamento di Israele ha ucciso due adolescenti palestinesi e ha ferito dodici persone.

    Hamas ha annunciato nella notte il cessate il fuoco dopo i violenti attacchi israeliani di sabato sulla enclave palestinese. Ma questa mattina stamane l’esercito israeliano ha dichiarato che, nonostante la tregua, da Gaza sono partiti altri due razzi, nessuno dei quali ha comunque provocato vittime o danni.

    Intorno alla mezzanotte i movimenti islamisti Hamas e Jihad Islamica hanno annunciato un accordo per fermare l’escalation di tensione delle ultime ore.

    Hamas ha annunciato il raggiungimento di un cessate il fuoco con Israele, mediatore l’Egitto, dopo un’ondata di attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza e centinaia di razzi lanciati dall’enclave palestinese. Il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, ha detto che il movimento islamista, che gestisce la Striscia di Gaza, ha acconsentito a “un’offerta egiziana per il ritorno al cessate il fuoco per fermare questa escalation”.

    I razzi del gruppo radicale palestinese avevano ferito tre israeliani a Sderot, a circa un chilometro dal nord della Striscia di Gaza.

    Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Liberman ha messo in guardia il movimento islamista che governa la Striscia di Gaza: “Spero che Hamas si renda conto che, se non si fermano, pagheranno un prezzo pesante”, ha detto Liberman, secondo il Jerusalem Post.

    “Abbiamo tollerato un week-end di tempesta e per la prossima settimana è importante sottolineare che non abbiamo alcuna intenzione di accettare altri razzi, aquiloni o droni: niente”. Il ministro delle Difesa ha invece elogiato il lavoro dell’esercito: “Hamas ha subito un colpo enorme: abbiamo distrutto tunnel, luoghi di produzione e stoccaggio di armi e munizioni. Il 90 per cento dei missili e’ caduto in campi aperti o e’ stata intercettata. Ma quei razzi hanno messo a rischio la sicurezza di Israele e non possiamo accettare che la gente corra nei rifugi”.

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