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    In Irlanda si tiene un referendum contro la blasfemia

    Credit: PAUL FAITH / AFP)

    I cittadini decideranno se modificare l'articolo 40 della Costituzione che definisce la blasfemia un reato

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 26 Ott. 2018 alle 09:40 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:23

    Venerdì 26 ottobre, gli irlandesi andranno alle urne per decidere se modificare la parte della Costituzione che definisce la blasfemia un reato.

    Il referendum sulla blasfemia arriva dopo quello del 2015, che aveva approvato i matrimoni tra persone dello stesso sesso, e quello di maggio 2018, che aveva depenalizzato l’aborto.

    Agli elettori sarà chiesto se sono favorevoli a cambiare l’articolo 40 della Costituzione, che dice: “La pubblicazione o l’espressione di opere o di parole blasfeme, sediziose o indecenti, costituisce un reato punito dalla legge”.

    Nel 2009 era stata modificata la legge che regolamenta le multe per i casi di blasfemia: si era stabilito un massimo di 25mila euro per multa, estendendo la blasfemia anche ad altre religioni oltre al cristianesimo.

    L’ultimo processo per blasfemia in Irlanda risale al 1855 ma tre anni fa la polizia irlandese aveva aperto un’inchiesta a partire da alcune dichiarazioni del regista Stephen Fry che aveva parlato di Dio definendolo “capriccioso”, “ottuso”, “maniaco”. Nel corso di un’intervista televisiva, al conduttore che domandava cosa avrebbe risposto se avesse potuto incontrare Dio, il regista aveva risposto: “come hai osato creare un mondo in cui c’è una tale pena che cade addosso alla gente senza colpa. Non è giusto. È profondamente malvagio”.

    I pubblici ministeri si erano rifiutati di perseguire il caso e l’inchiesta era stata archiviata sulla base del fatto che un numero insufficiente di persone si era dichiarato oltraggiato dalle sue dichiarazioni.

    Secondo un ultimo sondaggio pubblicato dall’Irish Times, il 51 per cento dell’elettorato è a favore della depenalizzazione. I contrari sono il 19 per cento mentre gli indecisi arrivano al 25 per cento. Si è espressa anche la stessa Chiesa cattolica, che ha definito “largamente obsoleta” la norma che considera reato penale la bestemmia.

    Venerdì 26 ottobre in Irlanda si vota anche per eleggere un nuovo presidente.

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