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    Irlanda, il Consiglio dei ministri si riunisce per discutere la nuova legge sull’aborto

    Il 25 maggio si è tenuto il referendum sulla legalizzazione del''aborto

    Dopo la vittoria del sì nello storico referendum del 25 maggio 2018 l'Irlanda si prepara a modificare l'articolo della Costituzione che impedisce alle donne di interrompere la gravidanza

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 28 Mag. 2018 alle 19:43 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:23

    Entro la fine dell’anno l’Irlanda avrà una legge per l’aborto, aveva dichiarato dal primo ministro Leo Varadkar dopo il referendum del 25 maggio.

    La proposta di legge sarà discussa martedì 29 maggio dal Consiglio dei ministri e permetterà alle donne di interrompere la gravidanza nelle prime 12 settimane.

    Il limite può essere esteso fino alle 24 settimane solo in circostanze eccezionali.

    Dopo la vittoria del sì al referendum del 25 maggio, l’attenzione si è spostata sull’Irlanda del Nord, unico paese in cui è ancora in vigore una legge molto restrittiva in tema di aborto.

    Nel paese, infatti, l’aborto è permesso solo se c’è un rischio per la vita della madre o per la sua salute fisica o mentale, mentre non è ritenuto applicabile in caso di stupro, incesto o malformazioni gravi del feto. Tuttavia, la legge consente alle donne di recarsi in altri paesi per abortire in maniera legale.

    Il 25 maggio 2018, si è tenuto in Irlanda lo storico referendum per decidere se mantenere o meno l’ottavo emendamento della Costituzione che, nella sostanza, impedisce alle donne di abortire.

    L’affluenza alle urne è stimata essere una delle più alte per un referendum: alcuni osservatori indicano che oltre il 60 per cento degli aventi diritto al voto si è recato alle urne, una percentuale simile a quella già registratasi per la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso in Irlanda, approvato nel 2015.

    Il 26 maggio il sì ha vinto con il 66,4 per cento dei voti, mentre il no si è fermato al 33,6 per cento.

    L’aborto in Irlanda

    Il 25 maggio 2018 in Irlanda si è tenuto il referendum sull’aborto. La data è stata confermata nel marzo 2018 dal governo irlandese dopo che il Senato ha approvato un disegno di legge, con 40 voti a favore e dieci contrari, per indire la consultazione.

    L’attuale legge sull’interruzione di gravidanza vieta l’aborto sulla base dell’ottavo emendamento della Costituzione irlandese, che “riconosce il diritto alla vita del nascituro”.

    Attualmente l’aborto in Irlanda è illegale anche nei casi di stupro, di incesto o di problemi del feto, e per questo migliaia di donne sono costrette ad andare ogni anno all’estero per poter abortire. Il divieto di aborto in Irlanda è stato istituito per legge nel 1983, e fino al 2013 è stato totale, e punito con una pena fino a 14 anni di carcere. 

    Nel solo 2016 sono state 3.265 le donne residenti in Irlanda che si sono recate in Inghilterra e Galles per aggirare il divieto irlandese.

    La campagna per legalizzare l’aborto ha raggiunto il suo apice nel 2012, quando una donna indiana, Savita Halappanaar, è morta in un’ospedale di Galway in seguito ad un aborto spontaneo.

    Savita aveva chiesto di abortire a causa delle complicazioni della gravidanza, ma la legge irlandese non glielo ha permesso. Qui abbiamo spiegato come funziona il diritto all’aborto nei vari paesi del mondo.

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