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    Di Maio incontra Al Serraj a Tripoli: consegnata all’Italia bozza sulla modifica del memorandum sui migranti

    Un precedente colloquio tra Di Maio e Al Serraj, risalente a dicembre 2019. Credit Image: © Xinhua via ZUMA Wire

    Accolte le richieste dell'Italia sul rispetto dei diritti umani dei migranti e la cooperazione in materia migratoria

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 24 Giu. 2020 alle 15:17

    Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è stato ricevuto oggi a Tripoli dal presidente del Governo di accordo nazionale libico, Fayez al Serraj che gli ha consegnato le bozze con le proposte di modifica al memorandum Italia-Libia del 2017, rinnovato in modo automatico lo scorso febbraio. Le modifiche riguardano il rispetto dei diritti umani dei migranti e la cooperazione in materia migratoria. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera – che cita fonti qualificate -, le proposte sono tutte in linea con le richieste italiane.

    La Libia si impegna ad assistere i migranti salvati nelle sue acque e a vigilare sul pieno rispetto delle convenzioni internazionali attribuendo loro protezione internazionale, come previsto dall’Onu. Previsto anche l’impegno a incoraggiare una nuova cooperazione fra Ue e Africa finalizzata ad alleggerire i motivi alla base dei flussi migratori. L’Italia ha annunciato invece l’impegno a sminare i quartieri Sud di Tripoli, riempiti di centinaia di ordigni dalle milizie del generale Haftar, ora in ritirata dalla capitale.

    Secondo quanto riferisce l’esecutivo di Tripoli, al Serraj e Di Maio hanno concordato la necessità di “riprendere il processo politico e respingere le interferenze esterne negative per la questione libica”. Durante l’incontro è stata inoltre discussa l’urgenza di “ripristinare la produzione petrolifera che rappresenta la ricchezza di tutti i libici e la loro fonte di reddito”. Gli altri temi affrontati riguardano i dossier delle migrazioni e della cooperazione contro la pandemia di Covid-19.

    Al Serraj ha espresso a Di Maio la necessità che la missione europea Irini per far rispettare l’embargo delle armi si estenda non solo ai trasporti via mare, ma anche a quelli via terra e aria. Inoltre ha espresso il “ringraziamento all’Italia per il suo contributo alle operazioni di individuazione delle mine che le milizie degli aggressori hanno lasciate nelle aree residenziali da cui sono stati cacciati”.

    L’ultimo viaggio di Di Maio in Libia, lo scorso febbraio, era avvenuto durante una situazione molto diversa per il paese nordafricano. Il generale Haftar stava assediando Tripoli e sembrava vicino ad aggiudicarsi la vittoria nel conflitto che imperversa da anni nel paese. Al Serraj è riuscito però a riconquistare la capitale poche settimane fa, soprattutto grazie all’intervento militare della Turchia al suo fianco.

    Leggi anche: 1. Serraj riconquista Tripoli. Ora Erdogan è il padrone della Libia /2. Ventimila migranti pronti a salpare dalla Libia: l’Italia chiede aiuto all’Ue

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