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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Città ucraine sotto assedio: colonna di mezzi militari russi lunga 64 chilometri diretta verso Kiev. Draghi: “Non è il momento del dialogo, invasione premeditata da tempo”. La Russia “Azioni Ue non resteranno senza risposta”. Bombardata antenna tv: 5 morti

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 1 Mar. 2022 alle 07:26 Aggiornato il 1 Mar. 2022 alle 20:25

    Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi 1 marzo 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Al termine della prima giornata di colloqui a Gomel le posizioni di Russia e Ucraina non sembrano essersi avvicinate. I rappresentanti arrivati in Bielorussia da Kiev avevano messo sul tavolo l’immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe dal territorio. Zekensky insiste inoltre nella sua intenzione di aderire alla Ue e forse anche alla Nato. Punti ritenuti irricevibili dalla controparte. Putin – attraverso una telefonata avuta con Macron – chiede un’Ucraina “neutrale e smilitarizzata”. Chiede inoltre che la Crimea, occupata da Mosca nel 2014, divenga ufficialmente territorio russo. Uno spiraglio di ottimismo scaturisce dalle parole del capo delegazione di Mosca Vladimir Medinsky secondo il quale i negoziati tra Russia e Ucraina proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia. Lo fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass. Secondo il negoziatore di Mosca i colloqui si terranno “nei prossimi giorni”. Esattamente pochi minuti dopo la fine dei colloqui, a Kiev sono riprese le esplosioni. Le sirene d’allarme hanno risuonato, segnalando ai residenti che devono recarsi al rifugio più vicino. Le detonazioni sono state percepite a est del centro della capitale ucraina e sono state le più potenti sentite ieri.
    GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

    Ore 20,22 – Mosca oscura le ultime due radio e Tv indipendenti – Le trasmissioni di radio Eco di Mosca e di Dozhd Tv, le ultime due emittenti indipendenti ancora aperte, sono state oscurate. L’agenzia per il controllo delle comunicazioni, Roskomnadzor ha ordinato di “limitare l’accesso” alle trasmissioni dei due media accusati di diffondere “informazioni false in modo deliberato” sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

    Ore 20,21 – Turchia: “Non prevediamo sanzioni contro Mosca” – La Turchia non prevede di imporre sanzioni contro la Russia nella speranza di “tenere aperto” il canale del dialogo con Mosca. Lo ha detto il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “C’è bisogno di un attore che possa parlare con la Russia – ha sottolineato -. Chi parla alla Russia se tutti buttano giù i ponti? Non stiamo pianificando un pacchetto di sanzioni per tenere questo canale aperto”. Dello stesso avviso il Messico. “Non adotteremo nessuna misura economica perché vogliamo avere relazioni buone con tutti i governi del mondo e vogliamo poter parlare con tutte le parti in conflitto”, le parole di Andres Manuel Lopez Obrador.

    Ore 19,40 – Ripresi i bombardamenti a Kharkiv – Sono ripresi intorno alle ore 19,40 i pesanti bombardamenti di Kharkiv da parte delle forze militari russe. In particolare, è stata colpita la zona di una base aerea, dove è stata registrata una enorme esplosione.

    Ore 19,30 – Gran Bretagna, sanzioni anche contro la Bielorussia

    La Gran Bretagna ha deciso di sanzionare la Bielorussia “per il suo ruolo nell’invasione dell’Ucraina”.

    Ore 19,20 – Media russi: domani secondo round di negoziati con l’Ucraina – Secondo la stampa russa, nel corso della giornata di domani – 2 marzo – andrà in scena il secondo round dei negoziati aperti ieri con l’Ucraina. Non è stato reso noto né dove né a che ora si svolgerà l’incontro.

    Ore 19,13 – Il Kosovo chiede di entrare nella Nato – “Alla luce della situazione in Ucraina, è arrivato il momento che il Kosovo si unisca alla Nato” ha detto la presidentessa della nazione, Vjosa Osmani. Collegato con lei, durante la conferenza stampa, c’era il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Osmani ha chiesto ad Ankara di appoggiare la sua richiesta di adesione.

    Ore 19.00 – Le forze russe sono entrate a Kherson, sul Mar Nero – Fonti del Ministero dell’Interno ucraino hanno detto che le forze russe sono entrate nella città di Kherson, sul Mar Nero, anche se il governo ucraino ancora controlla i palazzi governativi.

    Ore 18,52 – Sottomarini nucleari russi salpati per un’esercitazione – I sottomarini nucleari russi sono salpati per delle esercitazioni nel mare di Barents, mentre i lanciamissili mobili sono stati dispiegati con lo stesso obiettivo nella regione di Irkutsk, nella Siberia orientale. L’esercitazione è stata decisa dopo l’ordine del presidente Vladimir Putin di mettere in allerta le forze nucleari della Russia. La flotta settentrionale russa ha dichiarato che molti dei sottomarini nucleari sono stati coinvolti in esercitazioni per “addestrare le manovre in condizioni tempestose”.

    Ore 18,15 – Draghi: “Per avere la pace bisogna volere la pace” – “Per avere la pace bisogna volere la pace, e chi ha più di 60 km di carri armati alle porte di Kiev non vuole la pace”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la replica alla Camera dopo le comunicazioni sugli sviluppi della crisi ucraina. “In questo momento la diplomazia è fatta di dialogo ma anche di forza”, ha aggiunto.

    Ore 18,08 – Zelensky a Biden: “Non è un film, dia un messaggio forte” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Joe Biden di dare un messaggio “forte e utile” sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel discorso sullo Stato dell’Unione che terrà questa sera. In un’intervista esclusiva a Cnn e Reuters, dal bunker in cui è nascosto a Kiev, il leader ucraino ha detto: “E’ una situazione molto seria, non siamo in un film”. “Io non sono una figura iconica, l’Ucraina lo è”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando “il mondo non può perdere qualcosa di così speciale”.

    Ore 18,00 – Di Maio: “Ambasciata verrà trasferita a Leopoli” – “L’Ambasciata italiana verrà trasferita da Kiev a Leopoli, e rimarrà operativa”. Lo scrive su Facebook il ministro degli esteri Luigi Di Maio. “Grazie Presidente Draghi per aver ricordato alle Camere dedizione, coraggio e spirito di servizio dell’Ambasciatore in Ucraina Pier Francesco Zazo e di tutto il personale dell’Ambasciata italiana in Ucraina. In questi giorni drammatici loro, insieme a tutti i diplomatici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, stanno svolgendo un lavoro incessante per i nostri concittadini”.

    Ore 17,44 – Da Parlamento Europeo ok a larghissima maggioranza ad adesione ucraina – Il Parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza a favore della concessione all’Ucraina dello status di Paese candidato all’adesione alla Ue. Il testo ha ottenuto 637 voti a favore 13 contrari e 26 astensioni. Le delegazioni italiane dei gruppi hanno votato a favore. La risoluzione del parlamento non è vincolante.

    Ore 16,35 – Kiev, colpita la torre della TV. Trasmissioni interrotte – La Russia ha colpito la torre della TV di Kiev. Non è chiaro se direttamente o la zona. I canali televisivi ucraini hanno comunque interrotto le trasmissioni. Si sta lavorando per risolvere il problema. Nessun problema per le trasmissioni della tv via internet. Durante l’attacco russo alla sede delle Tv ucraina a Kyev è stato danneggiato anche un monumento nel memoriale della Shoah di Babi Yar. Secondo le prime informazioni il bombardamento avrebbe causato 5 morti.

    Ore 16,23 – Johnson ai soldati: “Il Regno Unito non combatterà la Russia” – Il Regno Unito non combatterà contro le forze russe in Ucraina”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson parlando nella base militare di Tapa, in Estonia, con dietro i carri armati britannici del contingente Nato a difesa del confine con la Russia e avendo vicini la prima ministra dello Stato baltico, Kaja Kallas, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

    Ore 16,10 – Nuovo raid russo su Kharkiv almeno 8 morti – Le forze aeree russe hanno nuovamente colpito con un raid la città ucraina di Kharkiv, distruggendo parzialmente un edificio residenziale di cinque piani. Lo ha riferito l’agenzia per i soccorsi di Kiev, parlando di un primo bilancio di otto morti e sei feriti. Trentotto le persone salvate dai soccorritori.

    Ore 15,58 – Blinken evoca uscita Russia da Consiglio Onu diritti umani – “La Russia dovrebbe essere esclusa dal Consiglio Onu per i diritti umani”. Lo ha detto il segretario di stato Usa nel suo intervento alla 49esima sessione dell’Unhrc. “Ci si dovrebbe chiedere se uno Stato membro delle Nazioni Unite che cerca di occupare un altro Stato membro delle Nazioni Unite commettendo orribili violazioni dei diritti umani e causando enormi sofferenze umanitarie, debba essere autorizzato a rimanere in questo consiglio”.

    Ore 15,55 – Borrell, non barattiamo i diritti umani per il gas – “Non abbandoneremo la difesa dei nostri diritti umani e libertà perché siamo più o meno dipendenti dalla Russia” per il gas. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ricordando che, quando era presidente del Parlamento europeo nel 2007, ha avuto l’opportunità di dire al presidente russo, Vladimir Putin, dopo l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaya, “che non avremmo scambiato i diritti umani con il suo gas”. “E questo è il momento di ripeterlo”.

    Ore 15,50 – Lavrov: “Sanzioni Ue non resteranno senza risposta” – “I funzionari di Bruxelles, che fino a poco tempo fa si dipingevano come partner strategico del nostro Paese, ora non si fanno più scrupoli a dire che intendono infliggere ‘il massimo danno alla Russia, distruggere la sua economia e impedire la sua crescita economica’. Le azioni dell’Ue non resteranno senza risposta. La Russia continuerà a perseguire i suoi interessi nazionali vitali a prescindere dalle sanzioni e dalle loro minacce”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che ha attaccato l’Unione Europea anche per aver fornito armi all’Ucraina. “I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle forze armate ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni – ha affermato Lavrov – L’Ue si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione”.

    Ore 15,20 – Missili su Kharkiv: almeno 10 morti – Un nuovo attacco missilistico è stato sferrato sulla città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. L’attacco ha provocato almeno 10 morti e 35 feriti. Lo ha dichiarato il consigliere del ministero degli Interni ucraino Anton Herashchenko su Telegram affermando che la “piazza della Libertà è stata colpita da un missile da crociera. C’è stato un secondo colpo da un razzo simile che ha colpito un edificio dopo l’arrivo dei soccorritori. Un terzo edificio amministrativo è crollato”.

    Ore 14,45 – Mosca: “Cittadini di Kiev vicino ripetitori lascino case” – L’esercito russo ha invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino ai ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le proprie case. Lo riferisce la Tass.

    Ore 14,30 – Farnesina, trasferimento ambasciata a Leopoli – In ragione del deterioramento della situazione di sicurezza a Kiev e della conseguente impossibilità di garantire una piena funzionalità, è in corso il trasferimento a Leopoli dell’Ambasciata d’Italia a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi, che erano presenti a Kiev. Lo rende noto il ministero degli Esteri.

    Ore 14,27 – Adidas, stop partnership Federazione calcio russa – Il gigante mondiale dell’abbigliamento sportivo Adidas ha sospeso la sua partnership con la federazione calcistica russa a causa dell’invasione dell’Ucraina. “Adidas sospende la sua partnership con la federazione calcistica russa con effetto immediato”, ha detto un portavoce della società, che nel 2020 ha generato il 2,9% dei suoi ricavi tra Russia, Ucraina e Csi.

    Ore 14,25 – Anonymous, online database ministero Sviluppo russo – Anonymous ha rivendicato su Twitter la pubblicazione del “database del ministero dello Sviluppo economico russo”. In un tweet dal canale ‘Anonymous news’, legato al network di pirati informatici, sono stati pubblicati due link che gli attaccanti definiscono l’intero database del ministero. Al momento non è stato possibile verificare la veridicità dei file contenuti.

    Ore 14,20 – Mosca, annunciato attacco a Kiev per prevenire “attacchi informativi” – Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che saranno colpite con armi ad alta precisione le strutture del Servizio di sicurezza ucraino a Kiev. Lo scopo, ha detto il ministero, è di evitare la diffusione di disinformazione.

    Ore 14,15 – Regno Unito aperto a togliere seggio permanente Consiglio sicurezza Onu a Mosca – Un portavoce del primo ministro britannico Boris Johnson ha detto che il Regno Unito è aperto alla possibilità di togliere il seggio permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite assegnato alla Russia. I cinque paesi che attualmente occupano un seggio permanente nell’organo Onu hanno il diritto di porre il veto sulle risoluzioni del Consiglio e corrispondono alle cinque potenze nucleari riconosciute ufficialmente dal Tratto di non proliferazione nucleare.

    Ore 14,10 Von der Leyen, Ue vicina ma strada lunga adesione – “Oggi l’Ue e l’Ucraina sono già più vicine che mai. C’è ancora una lunga strada da percorrere. Dobbiamo porre fine a questa guerra. E dovremmo parlare dei prossimi passi. Ma sono sicura: nessuno in questo emiciclo può dubitare che un popolo che difende così coraggiosamente i nostri valori europei non appartenga alla nostra famiglia europea”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo. “Uomini, donne e bambini stanno morendo, ancora una volta, perché un leader straniero, il presidente Putin, ha deciso che il loro Paese, l’Ucraina, non ha diritto di esistere. Questo non lo possiamo accettare. Né ora né mai”, ha detto la presidente della Commissione europea, che ha anche annunciati fondi aggiuntivi pari a 500 milioni di euro per affrontare le “ricadute umanitarie” del conflitto.

    Ore 14,05 – Ucraina: Scholz, seguiranno altre sanzioni alla Russia – “Al pacchetto di sanzioni già decise contro la Russia ne seguiranno altre”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che durante una conferenza stampa a Berlino ha chiesto alla Russia di porre fine allo “spargimento di sangue”. Al suo fianco il premier lussemburghese, Xavier Bettel, che si è rivolto direttamente agli ucraini: “Non siete dimenticati e non siete soli. Ci impegneremo al massimo affinché il conflitto termini al più presto e l’Ucraina possa tornare alla pace e alla stabilità”.

    Ore 14,00 – Russia, chiuso il Mar di Azov a esercito ucraino – L’accesso al Mare di Azov è completamente bloccato alle truppe ucraine a partire da oggi. Lo ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca.

    Ore 13,55 – Senato approva risoluzione bipartisan sulla guerra in Ucraina – “Esigere dalle autorità russe l’immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina”. È uno dei punti principali della risoluzione bipartisan sulle comunicazioni del presidente del Consiglio sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina, approvata oggi con 244 voti favorevoli, 13 contrari e 3 astenuti. La risoluzione chiede anche di “sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile a una de-escalation militare e alla ripresa di un percorso negoziale tra Kiev e Mosca, anche raccogliendo la disponibilità della Santa Sede a svolgere un’opera di mediazione” e di “assicurare sostegno e solidarietà al popolo ucraino e alle sue istituzioni attivando, con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie a fornire assistenza umanitaria, finanziaria, economica e di qualsiasi altra natura, nonché – tenendo costantemente informato il Parlamento e in modo coordinato con gli altri Paesi europei e alleati – la cessione di apparati e strumenti militari che consentano all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione”.

    Ore 13,50 – Di Maio, durante negoziati Putin bombarda civili inermi – “Guardate queste terribili immagini, sono di poche ore fa. Nella città ucraina di Kharkiv l’esercito russo sta bombardando senza fare distinzione tra obiettivi militari e civili, distruggendo edifici residenziali e causando la morte di donne e bambini innocenti. Violando brutalmente il diritto internazionale”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, postando un video di un bombardamento sulla seconda città ucraina.
    “Stanno morendo tanti cittadini europei, strappati alla vita da una guerra che non può farci girare dall’altro lato.
    Il responsabile di tutto ciò”, aggiunge il ministro, “è Vladimir Putin. E mentre si tengono negoziati, il governo russo continua a bombardare civili inermi e senza colpe. Continuiamo a lavorare a una soluzione pacifica e allo stesso tempo, di fronte a tutto questo, dobbiamo raggiungere l’obiettivo di isolare la Russia con sanzioni sempre più severe. Nelle scorse ore”, conclude Di Maio, “ho sentito il mio omologo ucraino Dmytro Kuleba per fare il punto sullo stato dei tavoli di negoziazione con i russi e per esprimere la solidarietà dell’Italia all’eroico popolo ucraino, che continueremo a sostenere concretamente”.

    Ore 13,45 – Von der Leyen, attivare protezione temporanea – “Accogliamo gli ucraini che devono fuggire dalle bombe di Putin”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo, che ha proposto di “attivare il meccanismo di protezione temporanea per fornire a questi rifugiati uno status sicuro e l’accesso alle scuole, alle cure mediche e al lavoro”. “Il modo in cui rispondiamo alla Russia oggi determinerà il futuro del sistema internazionale. È in gioco il destino dell’Ucraina, ma lo è anche il nostro destino”, ha detto. “Alla velocità della luce, l’Ue ha adottato il più grande pacchetto di sanzioni della sua storia. Sono consapevole che questo avrà un costo anche per la nostra economia. Ma credo che gli europei capiscano che dobbiamo opporci a questa aggressione. E investire ora per la nostra libertà e indipendenza”, ha continuato. ““Alle proteste in Russia” contro la guerra il Cremlino “sta rispondendo con gli arresti di massa” e ciò prova che “c’è un’altra Russia dietro ai carri armati di Putin e noi dobbiamo tendere la mano verso questa Russia per garantirle che avrà il nostro supporto”.

    Ore 13,30 – Michel, da Russia terrorismo geopolitico – Quello della Russia “è terrorismo geopolitico puro e semplice”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che nel suo intervento al Parlamento europeo ha chiesto all’Europa di essere “all’altezza della situazione”. “Sappiamo che la tematica è difficile perché riguarda l’allargamento e ci sono punti di vista diversi tra gli stati”, ha detto, ricordando che spetta alla Commissione europea esprimere un parere “sul quale il Consiglio si assumerà la propria responsabilità”. Dovrà analizzare in maniera acritica la richiesta simbolica politica forte e credo anche legittima che è stata espressa. E dovrà fornire gli orientamenti e adottare la scelta giusta. Con fede e determinazione”, ha aggiunto.

    Ore 13,20 – Nord Stream 2 licenzia dipendenti in Svizzera – Nord Stream 2 Ag, la società con sede in svizzera controllata da Gazprom che ha costruito l’omonimo gasdotto che collega la Russia alla Germania, ha licenziato i suoi oltre 140 dipendenti a seguito delle sanzioni Usa e della decisione della Germania di sospenderne la certificazione come operatore indipendente di trasmissione del gas. “A seguito dei recenti sviluppi geopolitici che hanno portato all’imposizione delle sanzioni statunitensi su Nord Stream 2 Ag, la società ha dovuto porre termine ai contratti con i dipendenti. Siamo molto dispiaciuti per questo sviluppo”, si legge in una mail della società.

    Ore 13,15 – Michel, Russia poni fine a guerra; torniamo a tavolo – “Il messaggio del mondo è uno: Russia poni fine alla guerra, torniamo al tavolo negoziale, parliamo”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Parlamento europeo.

    Ore 13,10 – Presidente parlamento ucraino: senza Kiev non c’è pace né Europa – “Non può esserci pace in Europa senza l’Ucraina, non può esserci Europa integrale senza Ucraina”. Lo ha dichiarato il residente del parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk, intervenendo nella plenaria straordinaria del Parlamento europeo. “L’Ucraina non deve cadere, altrimenti nessuno saprà dove si fermerà l’aggressore russo”, ha detto. “Vorrei chiedervi di ragionare strategicamente, di sostenere l’Ucraina”, ha continuato, riconoscendo che l’Ue sta dando prova “di una unità senza precedenti perché la minaccia è più attuale che mai”. “Faccio un appello a tutti i leader” dei Paesi Ue “di sostenere l’aspirazione europeista dell’Ucraina. Tutti gli ucraini sono a favore” e “Zelensky ha già firmato la lettera”, ha sottolineato.

    Ore 12,54 – Zelensky: vogliamo entrare nell’Unione Europea – “La nostra gente è molto motivata, stiamo combattendo per nostri diritti e libertà e ora per la nostra sopravvivenza, ma anche per essere membri alla pari dell’Europa e credo che oggi stiamo mostrando a tutti quello che siamo, l’Ue sarà molto più forte con noi”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina.

    Ore 12,52 – Zelensky, oggi mattinata tragica per noi – “Questa mattina è stata tragica per noi. Due missili hanno colpito la città di Kharkiv che si trova alla frontiera con la federazione russa”, Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al Parlamento europeo. “Perché ci sono bambini tra le vittime?”, ha chiesto Zelensky puntando il dito contro le garanzie di bombardamenti mirati fatte dal Cremlino.

    Ore 12,50 – Zelensky, stiamo dando la vita per la libertà – È iniziato il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina, dopo aver chiesto l’ammissione “immediata” all’Ue.

    Ore 12,45 – Metsola: “È il momento ‘whatever it takes’ per Kiev – “La nostra risposta europea è stata in evidenza negli ultimi giorni dolorosi. Questo deve essere il nostro momento “Whatever it takes”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento in aula. “Gli Stati vicini hanno accolto centinaia di migliaia di ucraini in fuga, gli europei hanno ospitato gli ucraini nelle loro case; abbiamo implementato una serie di sanzioni senza precedenti, massicce. Siamo andati oltre e forniremo le armi tanto necessarie all’Ucraina”, ha aggiunto. “Abbiamo dichiarato che gli aerei russi e i jet privati degli oligarchi non sono più i benvenuti nei nostri cieli aperti. Ci siamo trasferiti affinché la Russia venisse disconnessa dal sistema Swift”, ha evidenziato. “Abbiamo bandito gli strumenti di propaganda del Cremlino. I cittadini europei, le organizzazioni, le imprese e gli sport hanno preso una posizione chiara e decisa, sottolineando che non affronteranno né accoglieranno un aggressore. L’Europa è pronta ad andare ancora oltre”, ha sottolineato Metsola.

    Ore 12,41 – Parlamento europeo, lungo applauso all’ambasciatore ucraino – “Sosterremo la giurisdizione ella Corte penale internazionale e le indagini sui crimini di guerra in Ucraina”, ha detto la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola alla plenaria straordinaria in cui oggi interverrà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

    Ore 12,30 – Unhcr, in Ucraina un milione di sfollati interni – Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, in sei giorni di conflitto l’invasione russa ha spinto un milione di persone a lasciare le proprie abitazioni all’interno dell’Ucraina, oltre alle centinaia di migliaia che hanno lasciato il paese.

    Ore 12,25 – Regno Unito vieta a tutte le navi russe di entrare nei propri porti –“Siamo appena diventati la prima nazione ad approvare una legge che prevede il divieto totale a tutte le navi con qualsiasi legame alla Russia di entrare nei porti britannici”, ha dichiarato su Twitter il segretario ai trasporti Grant Shapps.

    Ore 12,22 – Draghi: “Ho l’impressione che non sia il momento del dialogo” – “Verrà un momento”, ha detto Draghi, citando come esempio le dichiarazioni seguite alla telefonata di ieri tra Macron e Putin, secondo il presidente del Consiglio, smentite nei fatti da Mosca.

    Ore 12,20 – Draghi: “Putin si è sbagliato” – Il presidente del Consiglio ha sottolineato la forza della risposta europea all’invasione russa. “Siamo stati e saremo pronti a reagire, a ribattere”, ha detto Draghi, affermando che l’azione dei paesi europei è guidata dalla difesa dei valori e non dalla volontà di espandere i confini della Nato. “Quello che sta accadendo è premeditato da lungo tempo”, ha detto.

    Ore 12,17 – Draghi: “Reazione non cambi i nostri valori” – Nella sua risposta dopo la comunicazione al Senato, Draghi ha invocato una reazione “necessaria” che non “cambi i nostri valori, altrimenti vince sempre l’avversario”. “Tra questi valori (…),
    c’è la transizione ecologica da difendere”.

    Ore 12,15 – Nord Stream 2 verso insolvenza – La società svizzera che ha costruito il gasdotto Nord Stream 2 che collega direttamente la Russia alla Germania sta valutando la possibilità di dichiarare insolvenza. Lo riporta Reuters. La scorsa settimana gli Stati Uniti avevano imposto sanzioni sul gasdotto, dopo che la Russia aveva riconosciuto le due repubbliche separatiste nell’Ucraina orientale. La Germania aveva invece sospeso la procedura di autorizzazione, l’ultimo passo per rendere il gasdotto operativo dopo il completamento dei lavori lo scorso settembre.

    Ore 12,05 – Russia, vietato disinvestire – Il primo ministro russo Mikahil Mishustin ha annunciato una sospensione temporanea della possibilità per gli investitori di cedere attività russe.

    Ore 12,00 – Nato e Polonia, non inviamo jet, sarebbe interferenza – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e il presidente polacco, Andrzej Duda, hanno dichiarato che non saranno inviati aerei da guerra in Ucraina. “La Nato non invierà truppe né sposterà aerei nello spazio aereo ucraino”, ha detto Stoltenberg. “Non inviamo jet in Ucraina perché ciò aprirebbe un’interferenza militare”, ha spiegato anche Duda.

    Ore 11,55 – Lavrov: “Il nostro obiettivo è disarmare il regime nazista di Kiev” – Il ministro degli Esteri russo ha detto a Ginevra che il governo “nazista” di Kiev non rappresenta “mai” il proprio popolo. Diversi diplomatici hanno scelto di abbandonare l’aula per l’intervento del capo della diplomazia russa al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.

    Ore 11,53 – Zelensky, difesa Kiev priorità chiave – La difesa della capitale Kiev “è la priorità chiave per l’Ucraina”, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante il discorso in cui ha accusato la Russia di essere uno “stato terrorista”. Il presidente ucraino ha anche comunicato il ritiro degli ambasciatori ucraini da Kyrgyzistan e Georgia e ha annunciato la nomina di Mykola Zhyrnov come capo dell’amministrazione militare della città.

    Ore 11,50 – Cremlino, “ancora presto” per valutare colloqui con Kiev – Il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov ha detto che Vladimir Putin è stato aggiornato sui colloqui tenuti ieri tra le delegazioni di Mosca e Kiev in Bielorussia, affermando che il presidente russo per il momento non ha in programma colloqui con il suo omologo ucraino Zelensky. Peskov ha anche chiarito che le sanzioni, imposte anche contro di lui, non hanno “alcun effetto”. Il portavoce del Cremlino ha anche detto che la Russia considera Zelensky il presidente ucraino.

    Ore 11,45 – Johnson, pronti a inasprire sanzioni “per quanto necessario” – Durante una visita in Polonia, il primo ministro britannico ha detto che le sanzioni saranno inasprite in maniera indefinita, dopo l’invasione dell’Ucraina.

    Ore 11,40 – Nato, Stoltenberg: Russia cessi guerra, si ritiri e negozi – “La Russia deve cessare le ostilità, ritirare le sue truppe dall’Ucraina e impegnarsi con buona volontà nei negoziati”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa col presidente polacco Andrzej Duda, dopo la loro visita alla base aerea di Lask.

    Ore 11,35 – Unhcr: più di 600.000 rifugiati nei paesi vicini – Più di 600.000 persone sono fuggite dal conflitto in Ucraina per cercare rifugio nei paesi vicini. Lo ha dichiarato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

    Ore 11,30 – Zelensky: su Kharkiv terrorismo di stato – Il presidente ucraino ha condannato gli intensi bombardamenti che hanno colpito la seconda città dell’Ucraina definendoli un “atto di terrorismo” e la Russia uno “stato terrorista”.

    Ore 11,20 – Lavrov: Kiev vuole armi nucleari, minaccia a sicurezza globale – Le autorità di Kiev, che hanno avviato piani per acquisire proprie armi nucleari, minacciano la sicurezza internazionale. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, intervenendo alla Conferenza sul disarmo di Ginevra. “Non possiamo non rispondere a questo pericolo reale”, ha sottolineato Lavrov, avvertendo che la Russia sta adottando tutte le misure per prevenire la comparsa di armi nucleari nell’ex repubblica sovietica. Il capo della diplomazia russa ha detto i paesi occidentali non devono costruire strutture militari in paesi dell’ex Unione sovietica, affermando che le armi nucleari statunitensi presenti in Europa devono tornare oltreoceano.

    Ore 11,10 – Pattinaggio, Russia esclusa da tutte le competizioni – L’International Skating Union, federazione internazionale di pattinaggio, ha escluso la Russia da tutte le competizioni per l’invasione dell’Ucraina. La decisione è l’ultima di una lunga serie di esclusioni della Russia dalle competizioni sportive internazionali. dalla Fifa, dopo la richiesta del Cio a tutte le federazioni di trasferire o cancellare le manifestazioni previste in Russia o Bielorussia.

    Ore 11,00 – Russia, offensiva continuerà fino a raggiungimento di tutti gli obiettivi – Il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha anche detto che la Russia non sta occupando il territorio ucraino, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

    Ore 10,42 –  Draghi: rivedere politiche migratorie, Italia pronta – “Lo straordinario afflusso di rifugiati che ha già incominciato ad arrivare dall’Ucraina, ci obbliga poi a rivedere le politiche d’immigrazione che ci siamo dati come Unione Europea”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in Senato sugli sviluppi della crisi ucraina.  “In passato, l’Unione si è dimostrata miope nell’applicare regolamenti datati, come quello di Dublino, invece di adottare un approccio realmente solidale. L’Italia è pronta a fare la sua parte per ospitare chi fugge dalla guerra, e per aiutarlo a integrarsi nella società. I valori europei dell’accoglienza e della fratellanza devono valere sempre”, ha aggiunto il premier, che ha anche sottolineato l’importanza della discussione sulle nuove regole di bilancio in Europa.

    Ore 10,40 – Draghi, scelte Ue senza precedenti; ora difesa comune  – “L’Europa ha dimostrato enorme determinazione nel sostenere il popolo ucraino. Nel farlo, ha assunto decisioni senza precedenti nella sua storia – come quella di acquistare e rifornire armi a un Paese in guerra. Come è accaduto altre volte nella storia europea, l’Unione ha accelerato nel suo percorso di integrazione di fronte a una crisi. Ora è essenziale che le lezioni di questa emergenza non vadano sprecate”.  Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in Senato sugli sviluppi della crisi ucraina. “In particolare, è necessario procedere spediti sul cammino della difesa comune, per acquisire una vera autonomia strategica, che sia complementare all’Alleanza Atlantica. “La minaccia portata oggi dalla Russia è una spinta a investire nella difesa più di quanto abbiamo fatto finora. Possiamo scegliere se farlo a livello nazionale, oppure europeo”. Il mio auspicio è che tutti i Paesi scelgano di adottare sempre più un approccio comune. Un investimento nella difesa europea è anche un impegno a essere alleati”, ha aggiunto.

    Ore 10,36 – “Non possiamo essere dipendenti su un solo Paese” – “Ne va della nostra libertà”, ha detto Draghi, ribadendo che il gaso rimane un mezzo utile per affrontare la transizione. Il presidente del Consiglio ha previsto maggiori importazioni di gas da altri produttori come Algeria e Azerbaigian.

    Ore 10,35 – Draghi: non ci sono segnali di interruzione di forniture di gas – Il presidente del Consiglio ha detto che sarà importante valutare ogni evenienza per il rischio di ritorsioni ed eventuale inasprimento delle sanzioni.

    Ore 10,30 – Draghi, verso misure anche per la Bielorussia – Il presidente del Consiglio ha anche detto di aver proposto ulteriori sanzioni contro la banca centrale russa e oligarchi con più di 10 milioni di euro.

    Ore 10,25 – Draghi: “L’Italia farà di tutto per aiutare i Paesi vicini” – “L’Italia è impegnata in prima linea per sostenere l’Ucraina dal punto di vista umanitario e migratorio, in stretto coordinamento con i partner europei e internazionali. La situazione umanitaria nel Paese è sempre più grave”, ha detto Mario Draghi, durante le comunicazioni in Senato sugli sviluppi della crisi ucraina, affermando di aver comunicato ai leader di Polonia e Romania che “l’Italia farà di tutto” per aiutare i paesi che stanno accogliendo i rifugiati provenienti dall’Ucraina. “Sia la Polonia sia la Romania potranno contare sull’Italia”, ha detto.

    “L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari ha stimato in 18 milioni il numero di persone che potrebbe necessitare di aiuti umanitari nei prossimi mesi. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) stima che gli sfollati interni potrebbero raggiungere cifre tra i 6 e i 7,5 milioni e i rifugiati fra i 3 e i 4 milioni. Sono stimate in circa 400.000 le persone che hanno lasciato l’Ucraina, in direzione principalmente dei Paesi vicini”, ha ricordato il premier.

    Ore 10,20 – Draghi, serve reazione rapida ferma e unitaria – “Le minacce di far pagare con ‘conseguenze mai sperimentate prima nella storia’ chi osa essere d’intralcio all’invasione dell’Ucraina, e il ricatto estremo del ricorso alle armi nucleari, ci impongono una reazione rapida, ferma, unitaria”. Così Mario Draghi, riferendosi alle mosse del presidente russo Putin.  “Tollerare una guerra d’aggressione nei confronti di uno Stato sovrano europeo vorrebbe dire mettere a rischio, in maniera forse irreversibile, la pace e la sicurezza in Europa. Non possiamo lasciare che questo accada”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

    Ore 10,14 – Draghi: “L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte” – “Ora tocca a tutti noi decidere come reagire”, ha detto al Senato il presidente del Consiglio, parlando di “disegno revanscista” di Vladimir Putin.

    Ore 10,10 – Draghi al Senato: guerra in Ucraina “svolta decisiva nella storia europea” – Il presidente del Consiglio, durante le comunicazioni al Senato ha espresso solidarietà al governo e alla popolazione ucraina. “Molti si erano illusi che la guerra non avrebbe trovato spazio in Europa”, ha detto Draghi, affermando che le immagini in arrivo dalle città assediate dalle forze russe “segnano la fine di queste illusioni”.

    Ore 10,00 – Mariupol, sindaco: civili muoiono sotto razzi e bombe – La città portuale ucraina di Mariupol è sotto continui bombardamenti russi, che uccidono i civili e causano danni alle infrastrutture. Lo ha riferito il sindaco, Vadym Boichenko, alla tv ucraina. “Da cinque giorni i quartieri residenziali vengono bombardati con artiglieria, razzi e forze aeree. Abbiamo infrastrutture civili danneggiate: scuole, case. Ci sono molti feriti. Ci sono donne e bambini uccisi”.

    Ore 9,55 – Ambasciata, italiani lascino Kiev – L’ambasciata italiana raccomanda ai connazionali ancora presenti a Kiev e dintorni di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare la capitale ucraina, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. L’ambasciata ha inoltre raccomandato la massima cautela.

    Ore 9,50 – Russia, in fiamme raffineria a Ryazan – Due persone sono rimaste ferite in un incendio in una raffineria nella città occidentale russa di Ryazan. Lo riporta Ria Novosti, citando un portavoce della protezione civile.

    Ore 9,45 – Maersk sospende spedizioni da e verso la Russia – Il gigante della spedizione navale, che controlla il 17 percento del mercato globale dei container, ha sospeso temporaneamente tutti gli ordini dalla Russia. Lo riporta il quotidiano danese Ekstrabladet.

    Ore 9,40 – Google blocca i canali di Rt e Sputnik in Europa – Google ha dichiarato di aver bloccato il canale YouTube dell’emittente RT e del sito di informazione Sputnik con “effetto immediato”.

    Ore 9,35 – Kuleba: “Isolare la Russia totalmente” – Anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha pubblicato il video del bombardamento che ha colpito la sede dell’amministrazione regionale nel centro di Kharkiv, condannando gli attacchi “barbari” della Russia. “Putin non riesce a piegare l’Ucraina. Commette più crimini di guerra per rabbia, uccide civili innocenti. Il mondo può e deve fare di più”, ha detto nel tweet. “Aumentare la pressione, isolare la Russia totalmente!”

    Ore 9,30 – Parlamento europeo, Zelensky interverrà in video a plenaria – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, interverrà in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina che si terrà a partire da mezzogiorno.

    Ore 9,25 – Kharkiv, governatore: russi bombardano centro città – Il centro di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, è stato bombardato dall’esercito russo. Lo ha detto su Telegram il capo del governo regionale, Oleg Sinegoubov. “L’occupante russo continua a usare armi pesanti contro la popolazione civile”, ha scritto, pubblicando le immagini dell’enorme esplosione che ha colpito la sede dell’amministrazione regionale, circolate stamattina sui social.

    Ore 9,20 – Bielorussia, no a intervento in Ucraina – Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha detto che Minsk non intende partecipare all’operazione della Russia nel paese vicino. Lo riporta l’agenzia ufficiale bielorussa Belta.

    Ore 9,10 – Regno Unito: perseguire crimini di guerra – Qualsiasi crimine di guerra sarà perseguito. Lo ha dichiarato il vice primo ministro del Regno Unito, Dominic Raab, affermando che la Russia utilizzerà “tattiche ancora più pesanti” in Ucraina. “Oltre a tutte le misure che stiamo adottando, stiamo anche sostenendo gli sforzi per garantire che le prove dei crimini di guerra siano preservate”, ha detto oggi Raab alla Bbc.

    Ore 9,00 – Francia, Le Maire: provocheremo collasso economia russa – “Provocheremo il collasso dell’economia russa”. Lo ha detto il ministro francese delle Finanze Bruno Le Maire, in un’intervista a France Info Radio parlando delle sanzioni a Mosca. Sanzioni, ha aggiunto, che “porteranno sofferenza anche ai comuni cittadini russi”.

    Ore 8,50 – Mercati, in aumento gas e petrolio – I prezzi del gas aprono in rialzo mentre continua la guerra in Ucraina. Nei primi scambi al Ttf, i future guadagnano il 2,44% a 101 euro/Mwh. Dall’inizio dell’anno, all’hub olandese il gas è aumentato di 28,16 euro/MWh (40,03%). In rialzo anche i prezzi del petrolio sui mercati asiatici. I futures sul Brent con consegna maggio hanno superato la soglia di 100 dollari, a 100,99, segnando un aumento del 3,12%. La scorsa settimana il Brent ha raggiunto una quotazione di 105,79, il massimo dagli ultimi sette anni.

    Ore 8,30 – Regno Unito:”pochi progressi” in avanzata russa su Kiev  – Il ministero della Difesa britannico ritiene che la Russia ha fatto pochi progressi nell’avanzata su Kiev durante l’ultimo giorno “probabilmente a causa delle continue difficoltà logistiche”. Secondo le ultime informazioni di intelligence riportate dal ministero britannico, Mosca potrebbe aver decisamente sottovalutato le difese ucraine. Secondo Londra, le forze russe hanno anche aumentato il ricorso all’artiglieria a nord di Kiev e a Kharkiv e Chernihiv, “aumentando notevolmente il rischio di vittime civili” e a raid notturni, dopo non essere riuscita a ottenere il controllo dello spazio aereo sull’Ucraina.

    Ore 8,20 – Kharkiv, colpita la sede del governo regionale – Un video della televisione locale mostra il momento in cui viene colpita la sede dell’amministrazione regionale a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina colpita da bombardamenti intensi nelle ultime ore.

    Ore 8,10 – Decreto per cessione armi è in vigore – È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge che autorizza fino al 31 dicembre la cessione di mezzi, materiali, equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina, in deroga alle leggi vigenti. Il decreto legge stanzia circa 92 milioni per il 2022 per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina. Oggi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini dovrebbe firmare il decreto attuativo. Previsto l’invio di sistemi anticarro e antiaereo, mitragliatrici leggere e pesanti e mortai, per un valore stimato tra i 100 e 150 milioni. Il decreto consente anche di adottare misure finalizzate all’aumento della disponibilità di gas e alla riduzione programmata dei consumi di gas, consentendo di ricorrere a centrali a carbone o olio combustibile per il periodo stimato di durata dell’emergenza.

    Ore 7,50 – Giappone congelerà beni Putin e banca centrale russa – Anche il Giappone si unisce alle dure sanzioni imposte dai paesi occidentali alla Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina lanciata giovedì scorso da Vladimir Putin. Il governo giapponese congelerà i beni dei leader russi, tra cui Putin e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, e della banca centrale russa, oltre alle due banche statali Promsvyazbank e Vnesheconombank . L’elenco delle sanzioni, come reazione all’invasione dell’Ucraina, comprende anche il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il capo di stato maggiore delle forze armate Valery Gerasimov, il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. Tokyo inoltre vieterà le esportazioni verso 49 agenzie, istituzioni finanziarie e società russe, tra cui, tra gli altri, il Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa (FSB), il Dipartimento di intelligence principale, la società JSC Sukhoi e la JSC Russian Aircraft Corporation MiG, la società statale Rostec.

    Ore 7,40 – Ucraina, avviata procedura formale per ingresso in Ue – La candidatura dell’Ucraina all’adesione all’Ue è stata registrata. Lo ha annunciato il rappresentante ucraino presso l’Unione europea, Vsevolod Chentsov. “La domanda di adesione dell’Ucraina all’Ue firmata dal presidente Zelensky è stata consegnata al rappresentante permanente della Francia (attuale presidente di turno) presso l’Ue, Philippe Leglise-Costa. La domanda è registrata. Il processo è stato avviato”, ha twittato Chentsov. Ieri l’Ucraina ha presentato una richiesta formale di adesione all’Unione Europea, dopo che la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen aveva aperto all’ingresso di Kiev.

    Ore 7,30 – Intensi bombardamenti su Kharkiv – La seconda città ucraina è stata colpita da pesanti bombardamenti nelle ultime 24 ore, che secondo le autorità ucraine hanno causato “decine” di vittime civili. I raid hanno messo in ombra gli sforzi diplomatici per porre fine al conflitto, culminati nel primo incontro tra le delegazioni di Mosca e Kiev in Bielorussia. Le autorità ucraine hanno accusato le forze russe di aver usato armi vietate dalle convenzioni internazionali, come bombe a grappolo. “Questo è, senza alcun dubbio, un crimine di guerra”, ha detto ieri il presidente Volodymyr Zelensky. “Una città tranquilla. Quartieri residenziali tranquilli. Non un solo obiettivo militare”.

    Ore 7,20 – Colpita base militare tra Kharkiv e Kiev – Più di 70 soldati ucraini sono stati uccisi dopo che le forze russe hanno colpito una base militare a Okhtyrka, una città tra Kharkiv e Kiev. Lo ha scritto su Telegram Dmytro, a capo della regione, pubblicando foto di un edificio distrutto. Successivamente Zhyvytskyy ha anche detto che molti soldati russi e alcuni abitanti del luogo sono stati uccisi durante alcuni scontri domenica scorsa.

    Ore 7,10 – Kherson circondata da truppe russe- La città meridionale di Kherson è circondata da truppe russe, che stamattina hanno lanciato un assalto di terra alla città, situata vicino alla Crimea. “L’esercito russo sta allestendo posti di blocco agli ingressi di Kherson”, ha detto su Facebook il sindaco Igor Kolykhayev. “Kherson è stata e rimarrà ucraina”, ha aggiunta. La città, che ha circa 300.000 abitanti, ha ancora elettricità ma, secondo quanto riportato dalla giornalista Alena Panina Ukraine 24, ci sono difficoltà nel far arrivare le scorte di cibo, immagazzinate in periferia.

    Ore 07,00 – Kiev, colonna di mezzi russi lunga 65 diretta verso la capitale – Continua l’avanzata dell’esercito russo su Kiev: immagini satellitari mostrano una colonna di mezzi militari lunga 65 chilometri diretta verso la capitale ucraina. Le immagini della società statunitense Maxar mostrano anche forze di terra e unità di elicotteri da attacco nel sud della Bielorussia, 32 chilometri a nord del confine con l’Ucraina.

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