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    Guerra in Ucraina, le donne raccontano gli stupri da parte dei soldati russi e ceceni

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 12 Apr. 2022 alle 11:17

    Guerra in Ucraina, le donne raccontano gli stupri dei soldati russi e ceceni

    Donne violentate davanti ai mariti uccisi e costrette a subire abusi per salvare la propria famiglia: sono solo alcuni dei racconti degli stupri subiti da alcune ucraine da parte dei soldati russi e ceceni nel corso della guerra (qui gli ultimi aggiornamenti).

    A raccoglierle è stata la Bbc, il cui reportage inizia con la storia di Anna (nome di fantasia), cinquantenne che vive in un quartiere rurale a 70 chilometri da Kiev.

    Il 7 marzo scorso la donna era nella sua abitazione con suo marito quando un soldato, probabilmente ceceno, ha fatto irruzione nell’appartamento: “Minacciandomi con le armi mi ha portato in una casa vicina, mi ha detto ‘Togliti i vestiti o ti sparo’ e ha iniziato a violentarmi”.

    “Mentre mi violentava sono entrati altri quattro soldati. Lo hanno portato via” racconta Anna, la quale ritiene che gli altri quattro fossero soldati russi.

    La donna, poi, ha trovato il marito ferito all’addome da un colpo di arma da fuoco: “Aveva cercato di rincorrermi per salvarmi, ma è stato colpito”. L’uomo è morto due giorni dopo e la moglie lo ha seppellito in giardino.

    I soldati, poi, sono rimasti nella sua abitazione per altri due giorni, costringendola a consegnare loro gli effetti personali del marito: “Quando se ne sono andati ho trovato in casa droghe e Viagra. Si sballavano ed erano spesso ubriachi”.

    “Voglio chiedere a Putin: perché sta succedendo tutto questo? Non viviamo nell’età della pietra, perché non si può trattare? Perché occupa e uccide?” ha dichiarato la donna.

    L’uomo che ha violentato Anna è sospettato anche di un altro stupro. La vittima, una 40enne, sarebbe stata violentata in una stanza della sua abitazione dove su uno specchio è stata trovata la seguente scritta: “Torturata da ignoti, sepolta dai russi”.

    Dopo lo stupro, la donna è stata uccisa e sepolta nel giardino di casa. Quando il corpo è stato riesumato per svolgere le indagini, la polizia ha scoperto che la donna aveva un taglio alla gola.

    Il capo della polizia della regione di Kiev, Andrii Nebytov, invece, ha raccontato un altro caso sul quale stanno indagando avvenuto in un villaggio a 50 chilometri a ovest di Kiev.

    Una famiglia di tre persone, composta da una coppia sulla trentina e da un bambino piccolo, si è ritrovata assaltata dai soldati russi nel giardino della loro casa: “Dopodiché due soldati hanno violentato la moglie per tre volte e lei ha resistito per proteggere il figlio”. Prima di andare via, i russi hanno sparato ai cani e dato alle fiamme la casa.

    Il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisova, invece, ha raccontato la vicenda di “una donna di 25 anni” che “ha chiamato per dirci che sua sorella di 16 anni è stata violentata nella strada di fronte a lei. Ha detto che urlavano ‘Accadrà a tutte le prostitute naziste’ mentre la stupravano”.

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