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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Bombardata la stazione di Kramatorsk, Zelensky: “Malvagità senza limiti”. Mosca nega coinvolgimento e accusa Kiev. Cremlino, guerra “potrebbe finire presto”. UE, von der Leyen a Bucha: “Qui umanità andata in frantumi”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 8 Apr. 2022 alle 07:00 Aggiornato il 8 Apr. 2022 alle 21:56

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 8 APRILE 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – A un mese e mezzo dall’esplosione della guerra in Ucraina l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato con 93 voti a favore la richiesta degli Usa di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra. Nella bozza di risoluzione, appoggiata anche dall’Italia, si chiede di “sospendere il diritto della Russia di far parte” del Consiglio e si esprime preoccupazione “per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca”. Decisione di cui il Cremlino si è detto “dispiaciuto”. “La Russia continuerà a difendersi con tutti i mezzi legali” sul piano internazionale, ha commentato il portavoce del presidente Putin, Dmitri Peskov, in un’intervista a Sky News Uk. Intanto la posizione del governo italiano sulle sanzioni contro la Russia è stata definita “indecente” dalla portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, la quale ha ricordato che “quando l’Italia è stata emarginata in Europa in piena pandemia, Russia e Cina sono state le prime a venirle in soccorso”. Nella giornata di ieri, inoltre, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si chiede un embargo immediato per le importazioni di gas dalla Russia, oltre che per quelle di petrolio, carbone e combustibile nucleare.

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

    Ore 21.10 – Onu: 1.626 civili uccisi dall’inizio del conflitto, 132 sono minori – Sono almeno 1.626 le vittime civili dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, tra cui 132 bambini. Lo rende noto l’ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, aggiungendo che i feriti sono almeno 2.267, di cui 197 minori, e sottolineando che le cifre restano sottostimate, viste le difficoltà negli accertamenti sul terreno.

    Ore 20.30 – Bbc, russi hanno nuovo comando, esperienza in Siria – La Russia ha riorganizzato il comando delle truppe in Ucraina. Lo riporta la Bbc, che cita una fonte di intelligence occidentale. L’invasione sarebbe attualmente guidata dal comandante del distretto militare meridionale, il generale Alexander Dvornikov, che ha una vasta esperienza nelle operazioni russe in Siria. Finora le truppe entrate in Ucraina erano organizzate e comandate separatamente in base al distretto da cui provenivano i battaglioni. Ma “c’era uno scarso coordinamento tra quei diversi comandi”, ha spiegato la fonte.

    Ore 20.20 – Von der Leyen, Kiev marcia verso un futuro europeo – “Abbiamo imposto cinque pacchetti di sanzioni senza precedenti. E stiamo già preparando il prossimo”. Lo ha detto Ursula von der Leyen in conferenza stampa a Kiev. “L’export verso la Russia è sceso del 71%. L’inflazione in Russia è attorno al 20% e cresce. La fiducia finanziaria nel Paese è ai livelli piu’ bassi dal 1995 e le migliori menti stanno lasciando il Paese assieme a piu’ di 700 aziende private. I Paesi Ue hanno già congelato 225 miliardi di asset dall’inizio della guerra. La Russia decadrà da un punto di visto economico, finanziario e tecnologico mentre l’Ucraina sta marciando verso un futuro europeo”, ha sottolineato.

    Ore 20.10 – Stato maggiore Kiev, completato ritiro russo da Sumy – Le forze russe hanno completato il ritiro dalla regione settentrionale ucraina di Sumy. Ad annunciarlo è stato lo stato maggiore di Kiev su Facebook. Le forze di Mosca, è stato inoltre annunciato, continuano ad ammassare truppe nelle regioni meridionale ed orientale di Zaporizhzhia e Donetsk e proseguono con l’offensiva nella direzione di Popasna e Severodonetsk, nella regione orientale di Luhansk. A riportarlo è la Cnn.

    Ore 20.05 – Bucha, la smentita degli yakuti: Non siamo mai stati in Ucraina – Alcuni membri della brigata russa accusati di aver compiuto la strage di Bucha hanno smentito di essere mai stati nella città ucraina. I soldati, immortalati in una foto che ha fatto il giro del mondo, sono stati accusati da diverse testate di aver preso parte al massacro che ha sconvolto la comunità internazionale. “La foto l’abbiamo scattata nel 2019, a Khabarovsk, all’inizio della leva”, ha detto uno dei soldati, provenienti dalla Yakuzia, al giornalista del Tg5 Luigi Di Biase. “In Ucraina non sono mai stato. Non ho mai preso parte ad alcun combattimento”, ha aggiunto. In un articolo su Il Manifesto, De Biase ha contattato un secondo soldato della brigata immortalato nella foto. “Ho ricevuto messaggi con insulti e minacce. Ero sotto shock. Come potete capire è una brutta situazione”, ha detto.

    Ore 20.00 – Macron: primo ministro polacco “antisemita di estrema destra” – Il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki di essere “un antisemita di estrema destra che mette al bando le persone LGBT”. In un’intervista con il quotidiano francese Le Parisien, Macron ha definito “vergognosi” i commenti di Morawiecki, che ha paragonato le frequenti telefonate del presidente francese con Vladimir Putin a colloqui con Hitler.

    Ore 19.55 – Gas, von der Leyen a Orban: “Se paghi in rubli violi sanzioni” – L’Ungheria violerà le sanzioni decise dall’Ue contro Mosca se davvero accetterà di pagare il gas russo in rubli. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervistata dalla Cnn. “Abbiamo studiato il decreto di Putin e la questione legale è molto chiara. Quello che Putin suggerisce, trasformare gli euro in rubli e poi pagare il conto del gas, sarà una violazione delle sanzioni. Se lo fai, se paghi in rubli, violerai le sanzioni, aggirerai le sanzioni che abbiamo imposto alla Russia”.

    Ore 19.50 – Il cancelliere austriaco a Kiev da Zelensky – Il cancelliere austriaco Karl Nehammer è partito con una delegazione questa sera per l’Ucraina. Domani è previsto un incontro con il presidente ucraino Volodimir Zelensky e una visita a Bucha. A riportarlo è la Bild, secondo cui Nehammer vuole anche incontrare il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko.

    Ore 19.45 – Biden ringrazia Slovacchia per sistema di difesa aerea a Kiev – ”Oltre alle armi prodotte negli Stati Uniti, abbiamo anche lavorato per facilitare il trasferimento di capacità dai nostri alleati e partner in tutto il mondo” all’Ucraina. Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dicendo di voler ”ringraziare il governo slovacco per aver fornito un sistema di difesa aerea S-300 all’Ucraina”.

    Ore 19.40 – Borrell: ufficio Ue torna a Kiev, altre ambasciate seguiranno – “La nostra delegazione tornerà a Kiev. Credo che sia un’importante notizia da annunciare oggi. L’Ue torna a Kiev e sono sicuro che altre delegazioni e ambasciate di Stati membri ci seguiranno”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino, Volodimir Zelensky e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

    Ore 19.35 – Borrell a Zelensky, di tutto per farvi avere armi – “Presidente, lei ha avuto tanti applausi ma ha bisogno di armi” e “noi faremo di tutto per farle avere le armi per vincere questa guerra”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino, Volodimir Zelensky e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

    Ore 19.30 – Von der Leyen: a Zelensky, ti prometto prenderemo cura rifugiati – “Ti prometto caro Volodimir che ci prenderemo molta cura dei rifugiati ucraini in Europa, non meritano nulla di meno”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino, Volodimir Zelensky.

    Ore 19.25 – Zelensky, noi non uccidiamo civili russi o bielorussi – “Tutti devono essere uguali di fronte alla legge. L’Ucraina ha sempre supportato questo principio”, ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky, nella conferenza stampa a Kiev con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda dell’Ansa. “A differenza della Federazione russa, non cerchiamo di influenzare col potere la corte internazionale, perché siamo un paese democratico, quindi vogliamo una corte indipendente. Sono convinto che tutte le azioni da parte delle forze armate ucraine debbano essere eque e giuste, ma siamo sul nostro territorio e non abbiamo ucciso civili russi o bielorussi”.

    Ore 19.20 – Von der Leyen: oggi inizia cammino Kiev per adesione all’Ue – “Siamo qui per dare una prima risposta positiva alla forte richiesta di adesione. In questa busta c’è un importante passo per l’adesione. E’ il questionario che sarà la base per la nostra discussione nelle prossime settimane. E qui che comincia il vostro cammino per verso l’Unione europea”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, consegnando il questionario da compilare per la richiesta di adesione al presidente ucraino, Volodimir Zelensky. “Siamo pronti ad aiutarvi 24 ore su 24, sette giorni su sette per compilare questo questionario. Non sarà come al solito questione di anni ma penso che sarà questione di settimane”, ha aggiunto von der Leyen. “Noi lo compileremo in una settimana”, ha replicato Zelensky strappando una risata tra i presenti.

    Ore 19.15 – Von der Leyen: convinta che l’Ucraina vincerà la guerra – “Io sono profondamente convinta che l’Ucraina vincerà questa guerra, che vinceranno la libertà e la democrazia. Noi lavoreremo assieme all’Ucraina per ricostruirla, con investimenti e riforme. E tutto questo formerà il percorso dell’Ucraina verso l’Ue”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in conferenza stampa con il presidente ucraino Volodimir Zelensky.

    Ore 19.10 – Von der Leyen a Zelensky: ecco questionario su adesione Ue – “L’Ucraina fa parte della famiglia europea. Abbiamo sentito molto chiaramente la vostra richiesta e siamo qui per darvi una prima risposta positiva: in questa busta c’è l’inizio del vostro percorso verso l’Ue. In questa busta c’è il questionario per l’adesione all’Unione, che andrà compilato, poi si dovrà fare la raccomandazione al Consiglio Ue. Se lavoriamo assieme potrebbe essere anche una questione di settimane”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue in un punto stampa a Kiev con il presidente ucraino Volodimir Zelensky.

    Ore 19.05 – Russia chiude gli uffici di Amnesty, Human Rights Watch – Il ministero della Giustizia russo ha revocato le licenze di 15 organizzazioni straniere, comprese quelle di Amnesty International e Human Rights Watch. In una nota, il ministero ha affermato che le sedi russe delle organizzazioni non governative, tra cui anche il Carnegie Endowment for International Peace, “sono state escluse a causa della scoperta di violazioni delle leggi della Federazione Russa”.

    Ore 19.00 – Kiev: “121mila bambini portati in Russia” – Circa 121.000 bambini sono stati “deportati con la forza” in Russia. Lo ha dichiarato su Facebook la commissario del parlamento ucraino per i diritti umani, Liudmila Denysova, affermando che le forze russe hanno portato in totale più di 600.000 ucraini in Russia. Denisova ha affermato che i residenti della città temporaneamente occupata di Izium, nella regione di Kharkiv, sono stati trasferiti con la forza in Russia.

    Ore 18.55 – Biden: l’attacco alla stazione altra atrocità della Russia – “L’attacco alla stazione” di Kramatorsk “è un’altra orribile atrocità commessa dalla Russia, che ha colpito civili che cercavano di evacuare”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden su Twitter. “Continueremo a fornire assistenza di sicurezza e armi all’Ucraina per difendere il Paese. E, insieme agli alleati, sosterremo gli sforzi per indagare su questo attacco”, ha aggiunto Biden.

    Ore 18.50 – Attacco Kramatorsk, Mosca: “Kiev è responsabile, dovrà risponderne” – Ci sono “prove evidenti” che “l’Ucraina è responsabile per il bombardamento di Kramatorsk” e ciò conferma che l’azione militare russa in Ucraina è “giustificata”. Lo ha detto il ministero degli Esteri di Mosca, aggiungendo che “Kiev non potrà sottrarsi alle sue responsabilità” per questo episodio. La Russia invita inoltre la comunità internazionale a “fermare i rifornimenti di armi all’Ucraina e a indurla al rifiuto di metodi di combattimento inammissibili”.

    Ore 18.45 – Von der Leyen incontra Zelensky: “Meraviglioso rivederti” – “Che grande piacere, è meraviglioso rivederti di nuovo. È passato metà anno forse dall’ultimo volta”. Lo detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, incontrando il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, a Kiev. “Metà anno? Forse, non ricordo”, ha risposto Zelensky dando il benvenuto alla delegazione europea di cui fa parte anche l’Alto rappresentante Josep Borrell.

    Ore 18.42 – Sindaco di Makarov: trovati 132 corpi, molti in fosse comuni – A Makarov, nella zona di Kiev, sono stati trovati 132 corpi di persone in molti casi uccise da colpi di arma da fuoco e sepolte in fosse comuni. Lo ha detto il sindaco Vadim Tokar sottolineando che quasi la metà della città è completamente distrutta.

    Ore 18.40 – Biden: Usa riposizionano missili Patriot in Slovacchia – “Dall’inizio della mia amministrazione gli Stati Uniti hanno fatto della consegna di apparecchiature militari all’Ucraina per difendersi dalla Russia una priorità”: “Voglio ringraziare la Slovacchia per la fornitura del sistema S-300″ a Kiev… Per consentire questo trasferimento e assicurare la sicurezza, gli Stati Uniti riposizioneranno un sistema di missili Patriot in Slovacchia”. Lo ha detto oggi Joe Biden.

    Ore 18.35 – Biden: non lesineremo sforzi per fornire armi a Ucraina – “Con le forze russe che si riposizionano per la prossima fase della guerra, ho diretto la mia amministrazione a non risparmiare alcuno sforzo per identificare e fornire alle forze ucraine le armi di cui hanno bisogno per difendere il loro paese”. Lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden.

    Ore 18.30 – Kramatorsk: “Kiev ha chiesto riunione emergenza Osce” – L’Ucraina ha chiesto una riunione d’emergenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) sul bombardamento della stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. “Abbiamo chiesto alla presidenza polacca di convocare una riunione speciale del consiglio permanente dell’Osce in relazione all’attacco missilistico russo a Kramatorsk”, ha detto la missione permanente ucraina presso le organizzazioni internazionali a Vienna, citata dai media ucraini.

    Ore 18.25 – Procura generale ucraina: “Attacco Kramatorsk crimine contro l’umanità” – L’attacco contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk è stato un “crimine contro l’umanità”. Lo ha detto la procuratrice generale dell’Ucraina, Irina Venediktova, affermando che è stata avviata un’indagine preliminare sull’attacco.

    Ore 18.20 – Iniziato l’incontro tra Zelensky e von der Leyen – È cominciato l’incontro tra il presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell. È quanto si apprende da una nota del governo di Kiev. “I negoziati si svolgeranno in una cerchia ristretta, dopodiché il capo di Stato e i rappresentanti dell’Ue rilasceranno dichiarazioni ai media ucraini e stranieri e risponderanno alle loro domande”, ha precisato l’ufficio di presidenza di Zelensky.

    Ore 18.15 – Putin riappare in pubblico a funerali Zhirinovsky – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha fatto una rara apparizione pubblica, presentandosi al servizio funebre del politico russo ultra-nazionalista Vladimir Zhirinovsky, tra i pilastri della politica russa post-sovietica, deceduto mercoledì per complicazioni dovute al Covid. Sui media è apparso un video di Putin mentre depone un mazzo di fiori vicino alla bara di Zhirinovsky, prima di fare il segno della croce e chinare la testa.

    Ore 18.10 – Le Maire: “Francia pronta al bando sul petrolio russo” – Per imporre sanzioni più dure sull’energia contro la Russia, serve l’unità dell’Ue, ma “la Francia è pronta ad andare avanti e a decidere il bando del petrolio russo. Sono profondamente convinto che i prossimi passi e le prossime discussioni si concentreranno su questa questione”. Lo ha detto alla Cnn il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, aggiungendo che questo sarebbe “un punto di svolta”.

    Ore 18.05 – Borrell, 7,5 mln per raccolta dati persone scomparse – Nella sua visita a Kiev, l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato il lancio di “un progetto del valore di 7,5 milioni di euro a sostegno della raccolta di dati sulle persone scomparse”.

    Ore 18.00 – Guerini, sviluppo missili con Turchia e Francia – L’Italia ha dato la piena disponibilità a portare avanti lo sviluppo del sistema di difesa missilistico Samp-T con Francia e Turchia. Un impegno ribadito dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini oggi in visita a Istanbul, per la realizzazione di un progetto di cui i tre paesi sono tornati a parlare lo scorso 24 marzo, in occasione del vertice Nato di Bruxelles, quando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha parlato sia con il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi che con il presidente francese Emmanuel Macron. “Ci sono tutte le condizioni per fare passi in avanti sostanziali, dal nostro punto di vista piena disponibilità”, ha dichiarato Guerini.

    Ore 17.55 – Borrell, offriremo sostegno indagini crimini guerra – “La nostra missione civile dell’Ue in Ucraina sosterrà il procuratore generale ucraino fornendo addestramento e attrezzature a sostegno delle indagini e della raccolta di prove sui crimini di guerra commessi”. Lo ha annunciato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, durante la sua visita a Bucha.

    Ore 17.50 – Von der Leyen a Bucha: “La vostra battaglia è la nostra” – “Era importante iniziare la mia visita a Bucha. Perché a Bucha la nostra umanità è andata in frantumi”. Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, impegnata in queste ore in una visita in Ucraina. “Il mio messaggio al popolo ucraino: i responsabili delle atrocità saranno assicurati alla giustizia. La vostra battaglia è la nostra battaglia. Sono a Kiev oggi per dirvi che l’Europa è dalla vostra parte”, aggiunge.

    Ore 17.45 – Scholz: “Duro lavoro rendersi autonomi energia russa” – “È chiaro che è un lavoro molto duro rendersi indipendenti dalle fonti d’energia russa”. Lo ha dichiarato Olaf Scholz, durante una conferenza stampa a Londra insieme al premier britannico Boris Johnson. “A questo scopo è necessario realizzare delle infrastrutture”, ha aggiunto il cancelliere, secondo il quale “non si tratta solo di trovare fornitori alternativi in altre parti del mondo, si tratta anche di portare il gas nel nostro paese”. “A fronte delle incredibili sofferenze che vediamo in Ucraina è cruciale ed è essenziale l’unità dell’Unione europea”, ha detto oggi Scholz. “Vladimir Putin non se lo aspettava, lui pensava che si saremmo disintegrati. E invece affronterà ancora la nostra unità”, ha aggiunto.

    Ore 17.40 – Vereshchuk: “Ritorno ambasciatore Italia a Kiev messaggio a Putin” – “So che l’Italia sta pensando di far tornare il suo ambasciatore a Kiev. Questo sarebbe un altro segnale che possiamo dare a Putin che non abbiamo paura di lui”. Lo ha detto la vice prima ministra ucraina Irina Vereshchuk a Sky TG24.

    Ore 17.35 – Guerini: “Italia sostiene sforzi mediazione Turchia” – “Tutti gli sforzi diplomatici che sono in campo devono essere guardati con grande attenzione e bisogna assicurare ad essi un grande incoraggiamento per cui il lavoro che la Turchia sta realizzando da questo punto di vista, anche nell’ospitalità di parte dei negoziati, e’ un lavoro importante che noi apprezziamo e sosteniamo”. Lo ha affermato, in riferimento alla crisi in Ucraina, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che oggi ha anche sottolineato l’impegno “per arrivare a cessare il fuoco” tra Russia e Mosca durante un incontro a Istanbul con l’omologo turco Hulusi Akar e il segretario della Difesa britannico Ben Wallace. “Tutti e tre i paesi sono impegnati, ciascuno con la propria capacità e con le proprie prospettive per favorire una soluzione positiva della situazione in Ucraina” ha affermato il ministro.

    Ore 17.30 – Di Maio: “Difesa Ue anche per maggior tutela sicurezza italiani” – La difesa comune europea avrebbe dovuto essere realizzata “tanti anni fa” e ora “siamo in ritardo”. Lo ha dichiarato oggi Luigi Di Maio. Tuttavia, ora “stiamo facendo passi importanti” nella direzione di una sicurezza comune europea, necessaria “per difendere la sicurezza anche dei cittadini italiani e del territorio italiano”, ha aggiunto il titolare della Farnesina. “L’Europa si deve attrezzare per difendersi insieme”, ma in attesa di questo obiettivo “possiamo difenderci insieme alla Nato e ai nostri alleati”, ha affermato Di Maio.

    Ore 17.25 – Di Maio: “Ucraini hanno allontanato esercito russo da Ue” – “In questo momento il popolo ucraino ha il diritto di difendersi e difendendosi ha cacciato via da Kiev l’esercito russo. Significa che ha allontanato dall’Europa e dalla Nato l’esercito russo”. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Se il popolo ucraino non resiste e l’esercito ucraino non resiste questa guerra arriva sempre di più ai confini con l’Europa e ai confini con la Nato e allora lì sì scoppia la terza guerra mondiale”, ha continuato. “Ma questo non vuol dire che noi vogliamo aumentare il ritmo e l’intensità di questa guerra”.

    Ore 17.20 – Letta: “In questa vicenda Onu impotente” – “Le Nazioni Unite purtroppo in questa vicenda sono impotenti perché il diritto di veto che la Russia pone le rende tali”. Lo ha detto Enrico Letta segretario del Pd a margine dell’incontro a Siena con le categorie economiche rispondendo ad una domanda su quanto affermato dal presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky circa il ruolo dell’Onu. “Credo che questa sia una delle peggiori notizie perché senza un soggetto mediatore terzo sovranazionale è difficilissimo arrivare a soluzioni di cessate il fuoco e di pace”, ha sottolineato Letta. “Noi vogliamo che si arrivi alla pace il più presto possibile”.

    Ore 17.15 – Scatta il coprifuoco a Odessa, pericolo attacchi missili – “Verrà introdotto un coprifuoco esteso nella regione di Odessa nel fine settimana, dalle 21 del 9 aprile alle 6 dell’11 aprile”. Lo hanno dichiarato via social le autorità della città meridionale ucraina, secondo cui “tali misure sono state prese con la minaccia di un attacco missilistico”.

    Ore 17.12 – Johnson: “Europa di 6 settimane fa non esiste più” – “L’Europa che conoscevamo appena sei settimane fa non esiste più”. Lo ha sottolineato il premier britannico, Boris Johnson, in una conferenza stampa congiunta col cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al termine dei loro colloqui a Londra. Putin, ha aggiunto il capo del governo britannico, “è riuscito a unire l’Europa e tutta l’alleanza transatlantica nel sostenere l’Ucraina e nel dimostrarsi solidali l’uno con l’altro”.

    Ore 17.10 – Johnson: “Gran Bretagna manderà a Kiev armi anticarro e antiaeree” – Il governo britannico di Boris Johnson invierà a Kiev nuove armi anticarro e antiaeree per un valore 100 milioni di sterline in risposta all’attacco attribuito oggi alle forze russe contro la stazione di Kramatorsk, in Ucraina orientale. Lo ha detto lo stesso Johnson, dopo un vertice a Londra con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, definendo l’attacco una testimonianza “del precipizio” in cui Vladimir Putin è caduto.

    Ore 17.08 – Michel: “Vertice straordinario leader Ue il 30-31 maggio” – Il vertice straordinario dei leader europei si terrà il 30 e 31 maggio. Lo annuncia il presidente del Consiglio Ue Charles Michel su Twitter. I temi in agenda, spiega, saranno “difesa, energia e Ucraina”.

    Ore 17.07 – Unicef, “per bambini vittime a Kramatorsk temiamo il peggio” – “Non sappiamo ancora quanti bambini sono stati uccisi e feriti nell’attacco, ma temiamo il peggio”. Lo afferma il rappresentante in Ucraina dell’Unicef, Murat Sahin, condannando l’attacco missilistico russo alla stazione di Kramatorsk, come riporta il Guardian. Sahin ha chiesto che “l’uccisione di bambini deve finire ora”.

    Ore 17.05 – Comandante georgiano pro-Kiev, “non facciamo prigionieri” – “A volte li leghiamo mani e piedi. Parlo a nome della Legione georgiana, non faremo mai prigionieri russi. Gli occupanti russi e i kadyroviani (ceceni, ndr) non saranno mai fatti prigionieri”. Lo ha detto il comandante di un battaglione georgiano che combatte a fianco dell’esercito ucraino, Mamuka Mamulashvili, in un’intervista alla trasmissione Vozdukh del canale Youtube dell’oligarca russo dissidente Mikhail Khodorkovsky. Nelle scorse ore, un presunto membro del suo battaglione è comparso nel video dell’uccisione di un prigioniero russo alla periferia di Kiev, la cui autenticità non è stata confermata dalle autorità ucraine.

    Ore 17.00 – Allarme a Odessa. Aereo nei cieli, poi forte esplosione – Momenti di forte tensione a Odessa: un aereo ha sorvolato la città e dopo pochi secondi è stata udita una forte esplosione, avvertita in tutta la città, dove hanno tremato i vetri delle finestre e sono risuonate le sirene d’allarme. Lo ha constatato l’Ansa sul posto.

    Ore 16.55 – Di Maio: “Da Zelensky aperture clamorose, ma Putin avanza con carri armati” – Volodimir Zelensky “ha fatto delle aperture clamorose”, “aperture enormi”, mentre Vladimir Putin “continua ad avanzare con carri armati e missili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Secondo il capo della diplomazia italiana, il presidente ucraino “ha fatto delle aperture clamorose, ha detto ‘l’Ucraina non entra più nella Nato e siamo pronti a un accordo sulla neutralità’, ha detto che è pronto a discutere su Crimea e Donbass. Zelensky ha fatto delle aperture enormi, partendo dal presupposto che è stato eletto dal popolo ucraino e il paese è degli ucraini e Putin l’ha invaso, e nonostante queste aperture Putin continua ad avanzare con carri armati e missili”.

    Ore 16.50 – Mosca, “sanzioni minacciano esistenza stessa Onu” –Le sanzioni senza precedenti varate contro la Russia, compresa la sua sospensione dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, minacciano di far crollare le istituzioni internazionali, compresa l’Onu. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev. “Le attuali misure illegali e senza precedenti per ampiezza, portata e grado di cinismo, causeranno un ulteriore collasso di tutte le istituzioni internazionali, comprese principalmente le Nazioni Unite, e un totale disprezzo per le norme del diritto internazionale”, ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram. Dopo il voto ieri dell’Assemblea generale Onu, secondo l’ex presidente russo, “le relazioni diplomatiche con alcuni Stati arriveranno a un vicolo cieco, saranno declassate o completamente interrotte”.

    Ore 16.45 – Johnson: “Attacco a Kramatorsk inconcepibile” – L’attacco alla stazione ferrovia di Kramatorsk, in Ucraina – dove almeno 50 persone sono rimaste uccise – è “inconcepibile”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il premier britannico, Boris Johnson, ribadendo che i “crimini della Russia non rimarranno impuniti”.

    Ore 16.40 – Von der Leyen visita fosse comuni: “A Bucha umanità andata in frantumi” – “Qui è successo l’impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, la sconsideratezza e la spietatezza di chi ha occupato la citt. Qui a Bucha abbiamo visto la nostra umanità andare in frantumi”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, visitando una fossa comune a Bucha dove sono stati rinvenuti nei giorni scorsi decine di corpi. “Il mondo intero è in lutto con le gente di Bucha. Queste persone stanno difendendo il confine dell’Europa, l’umanità, la democrazia e noi li sosteniamo in questa battaglia”, ha aggiunto.

    Ore 16.35 – Von der Leyen e Borrell visitano Bucha – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel loro viaggio a Kiev hanno visitato anche Bucha, luogo dei crimini efferati commessi durante l’invasione russa.

    Ore 16.30 – Kiev: “Civili bruciati vivi a Izium, anche un bimbo” – La polizia ucraina ha accusato le forze russe di aver allestito una camera di tortura nella regione settentrionale di Kharkiv, in cui diverse persone, tra cui un bambino, sono state bruciate vive dopo essere state torturate. Secondo quanto dichiarato su Facebook, la scoperta è avvenuta nel villaggio di Husarivka, nel villaggio di Izium. L’agenzia di stampa ucraina Unian ha riportato che la polizia sta ora documentando i crimini dell’esercito russo nel villaggio. Secondo l’indagine, l’esame dei corpi avrebbe rivelato tracce di abusi e torture prolungati.

    Ore 16.25 – Gentiloni: “Ragioniamo su sanzioni a petrolio russo” – “Stiamo ragionando sul tema petrolio e lo stiamo valutando sia dal punto di vista di conservare l’unità dei vari paesi europei, non basta la dichiarazione di principio bisogna mettere d’accordo 27 Stati diversi, e ragioniamo delle conseguenze”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento all’evento Live In Bari su Sky Tg24 rispondendo a una domanda su un possibile embargo al petrolio russo. “Per rispondere è necessaria l’unità dei paesi europei, abbiamo reagito subito. Il primo pacchetto di sanzioni è arrivato subito, ora siamo a cinque e ragioniamo sul sesto. Dobbiamo prendere decisioni che non impattino troppo sulla nostra economia”, ha aggiunto Gentiloni. Oggi l’Unione europea ha adottato il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, che prevede un divieto di importazione sul carbone russo.

    Ore 16.20 – Russia espelle 45 diplomatici polacchi per ritorsione – Il governo russo ha deciso di espellere 45 diplomatici polacchi come ritorsione ad un’analoga decisione presa nei giorni scorsi da Varsavia. Ne danno notizia media polacchi citati dalla Tass.

    Ore 16.15 – Di Maio: “Dalla Russia allucinanti azioni di morte” – “Questa guerra deve finire, lavoriamo per una conferenza di pace, ma la pace si fa in due. E Putin sta dimostrando di non volere la pace. Continua con queste allucinanti azioni di morte, dobbiamo togliergli i soldi per finanziare questa guerra. Quanto accade a Bucha non sono effetti speciali, è la verità”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a “Tg4 – Diario di guerra”.

    Ore 16.10 – Attacco stazione di Kramatorsk, si aggrava bilancio: 50 morti – Si aggrava il bilancio delle vittime dell’attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk in Ucraina: secondo il governatore si contano 50 morti tra cui cinque bambini.

    Ore 15.10 – Sindaco Kramatorsk: “Al via evacuazione di emergenza” – È stata avviata l’evacuazione di emergenza di Kramatorsk dopo l’attacco missilistico alla stazione ferroviaria. Lo ha dichiarato il sindaco Alexander Goncharenko, secondo quanto riporta Unian. “Oggi stiamo iniziando un’evacuazione di emergenza delle persone con tutti i mezzi pubblici e privati, stiamo cercando autisti. Ad oggi saranno necessari circa 30-40 autisti”, ha affermato il sindaco.

    Ore 15.05 – Mulé: con nostre armi tirati giù aerei e carri armati – “Le armi e gli equipaggiamenti consegnati agli ucraini non sono vecchi ma nuovi o nuovissimi, i carri armati e gli aerei che sono stati tirati giù sono caduti grazie a questi missili terra aria di cui abbiamo dotato il paese, sono stati utilissimi“. Lo ha detto, il sottosegretario alla Difesa ed esponente di Forza Italia Giorgio Mulé, in un intervento alla trasmissione Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, smentendo che l’esercito ucraino considera l’equipaggiamento inviato vecchio e poco utile. “Non solo non ho testimonianze in questo senso, ma anzi ne ho di contrarie rispetto all’efficacia di quello che abbiamo inviato: era quello che serviva”, ha detto. “Spero che la guerra finisca prima di Pasqua anche se so che non sarà facile intanto si potrebbe iniziare con un cessate il fuoco, una tregua che almeno consenta di sedersi ad un tavolo per trattare”, ha aggiunto.

    Ore 15.00 – Ambasciata Usa, attacco Kramatorsk “ennesima atrocità russa” – “L’attacco missilistico russo alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, hub per l’evacuazione dei civili, che ha provocato la morte di decine di persone e oltre 100 feriti, è l’ennesima atrocità commessa dalla Russia in Ucraina. Il mondo chiederà conto a Putin”. Lo ha dichiarato in un tweet l’ambasciata statunitense in Ucraina.

    Ore 14.55 – Fonte Ankara, Russia e Ucraina disposte a proseguire colloqui – La Russia e l’Ucraina sono disposte a procedere con i colloqui nonostante l’interruzione seguita alla diffusione delle immagini del massacro di Bucha. Lo riporta Afp, citando un funzionario turco. “Sia la Russia che l’Ucraina sono disposte a tenere i colloqui in Turchia, ma non sono vicine a concordare un testo comune”, ha affermato il funzionario.

    Ore 14.50 – Chernihiv, sindaco: “Quasi 700 morti da inizio conflitto” – Circa 700 persone sono state uccise nella città ucraina di Chernihiv, tra militari e civili, dall’inizio dell’invasione russa a febbraio. Lo ha detto il sindaco della città ucraina settentrionale all’agenzia di stampa Unian. “Posso darvi una cifra approssimativa: 700 persone. Include militari e civili”, ha detto Vladyslav Atroshenko, aggiungendo che due terzi della popolazione prebellica di 300.000 persone è fuggita. Secondo l’ultimo bilancio delle Nazioni Unite, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina sono state confermate 1.611 vittime civili.

    Ore 14.45 – Sanchez: “Crimini di guerra non resteranno impuniti” – “Adesso che stiamo vedendo immagini terribili in Ucraina di bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile, sono convinto del fatto che l’Ucraina resisterà, l’Europa prevarrà e che questi crimini di guerra non rimarranno impuniti”. Lo ha affermato il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in riferimento all’attacco contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk.

    Ore 14.40 – Vertici ministri Esteri, fonte Ue: embargo petrolio non sul tavolo – “L’embargo del petrolio russo non sarà sul tavolo del consiglio affari esteri che si riunirà lunedì”. Lo ha dichiarato una fonte Ue. “Potrebbe esserci una questione politica, che qualche stato tirerà fuori, ma non è una discussione a livello tecnico perché abbiamo appena approvato il quinto pacchetto”, ha aggiunto.

    Ore 14.35 – Cingolani: “In 24-36 mesi possibile stop dipendenza gas russo” – In 24-36 mesi, secondo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, “è ragionevole dire che possiamo abbandonare completamente la dipendenza dal gas russo”. Lo ha affermato in un intervento registrato inviato all’incontro “Crisi climatica, dalla protesta alla proposta” durante il Festival internazionale del giornalismo di Perugia. Per il ministro rimarrebbe però il problema dello stoccaggio. “Il lavoro che stiamo facendo di diversificazione delle fonti ci consente già per il primo semestre del prossimo anno di aver compensato buona parte del gas russo da altre fonti e progressivamente di superarlo”, ha detto.

    Ore 14.30 – Vescovi Ue, “persone uccise e torturate nel centro dell’Europa” – “Siamo qui al confine tra Polonia e Ucraina per esprimere solidarietà a tutti i rifugiati che sono arrivati, stanno arrivando e arriveranno in Unione Europea. Qui è il centro dell’Europa perché il centro dell’Europa oggi è in Ucraina dove le persone stanno soffrendo, stanno morendo e vengono uccise, torturate e violentate”. Lo hanno dichiarato in un video il cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione Europea, e il Rev. Christian Krieger, presidente della Conferenza delle chiese europee, spiegando le ragioni che li hanno portati al confine tra Polonia e Ucraina, dove hanno visitato le strutture che accolgono e sostengono i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina.

    Ore 14.25 – Von der Leyen: attacco a stazione spregevole, sono inorridita – “L’attacco missilistico di questa mattina contro una stazione ferroviaria utilizzata per l’evacuazione dei civili in Ucraina è spregevole. Sono inorridita dalla perdita di vite umane e porrò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime”. Lo ha scritto in un tweet la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, che in queste ore è a Kiev.

    Ore 14.20 – Zelensky: frustrante che gli ucraini debbano aspettare armi – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha espresso frustrazione per il fatto che “gli ucraini debbano aspettare armi e sanzioni”. Rivolgendosi al parlamento finlandese con un video messaggio, Zelensky ha incoraggiato il governo di Helsinki a fare pressione sulle aziende che ancora operano in Russia, per tagliare completamente Mosca dall’economia mondiale. “Tutti i legami con la Russia devono essere interrotti”, ha aggiunto.

    Ore 14.15 – Mosca: “Missili ucraini su Kramatorsk lanciati da Dobropolye” – Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che l’attacco sulla stazione di Kramatorsk è stato compiuto da un battaglione missilistico ucraino dalla località di Dobropolye. Lo scopo, secondo quanto riporta la Tass, era “impedire ai civili di partire” per usarli come “scudi umani” da parte dell’esercito ucraino, ha detto il ministero. Le autorità ucraine hanno accusato le forze russe di aver condotto l’attacco, in cui sono morte 39 persone, affermando che sono stati utilizzati missili di fabbricazione russa, a differenza di quanto sostenuto da Mosca.

    Ore 14.10 – Banca centrale russa taglia a sorpresa tassi interesse – La banca centrale russa ha tagliato a sorpresa il tasso di interesse di riferimento di 300 punti base, portandolo dal 20% al 17%. La Banca ha spiegato che la decisione riflette il mutato equilibrio dei rischi costituiti dall’accelerazione della crescita dei prezzi al consumo, dal calo dell’attività economica e dall’instabilità finanziaria. Il 28 febbraio scorso la Banca centrale aveva alzato il tasso di interesse dal 9,5% al 20%. La Banca ha annunciato la possibilità che ulteriori riduzioni potrebbero essere decise nei prossimi incontri del consiglio.

    Ore 14.05 – Casa Bianca: immagini Kramatorsk orribili e devastanti – La Casa bianca ha definito “orribili e devastanti” le immagini dell’attacco alla stazione di Kramatorsk. Lo ha dichiarato un portavoce della presidenza statunitense.

    Ore 14.00 – Kiev: “I missili usati sono Iskander, non Tochka-U” – Sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk sono stati usati missili russi ad alta precisione Iskander. Lo ha detto la commissaria del parlamento ucraino per i diritti umani, Liudmila Denisova. “L’esercito criminale russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione ‘Iskander'”, ha affermato su Telegram. Il ministero della Difesa russa aveva respinto l’accusa di aver commesso l’attacco, sostenendo che si trattasse di un missile Tochka-U, “utilizzato solo dalle forze ucraine”.

    Ore 13.55 – Zelensky su Kramatorsk: “Mosca protegge così i russofoni?” – “Quella di Kramatorsk era solo la solita stazione ferroviaria nell’Ucraina orientale dove le persone si erano radunate in attesa dell’evacuazione. In questo modo la Russia protegge i russofoni nell’Ucraina orientale?”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un messaggio video rivolto al parlamento finlandese. “Qualcuno può spiegare perché la Russia ha bisogno di questa guerra? Perché sparare ai civili con i missili? Perché questa crudeltà?” ha chiesto Zelensky.

    Ore 13.50 – Cremlino: nostro export carbone verso altri mercati – Dopo l’embargo imposto dall’Unione europea sull’importazione di carbone russo, il Cremlino ha avvertito che i volumi del suo export saranno reindirizzati verso mercati alternativi. “Naturalmente, il carbone è ancora una merce molto richiesta. I flussi di carbone, che l’Europa rifiuta di consumare, saranno riorientati verso mercati alternativi”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, alla stampa.

    Ore 13.45 – Cremlino: “Presto incontro Putin-Lukashenko” – Si terrà “presto” un “incontro” tra Vladimir Putin e Alexander Lukashenko. Lo ha confermato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Tass. Rispondendo a una domanda, Peskov ha affermato che “l’incontro” tra il presidente russo e quello bielorusso “è in programma e sarà organizzato presto” senza fornire per ora altri dettagli.

    Ore 13.40 – Metsola: ripugnanti uccisioni Kramatorsk, missili non sono fake – “L’uccisione brutale di civili a Kramatorsk è ripugnante. Donne, bambini, famiglie sono state uccise e ferite mentre speravano di prendere un treno e fuggire dalla guerra. Gli attacchi missilistici russi non sono né fake né bugie. I responsabili dei crimini di guerra dovranno affrontare la giustizia”. Lo ha scritto in un tweet la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola.

    Ore 13.35 – Slovacchia fornisce a Kiev sistema difesa anti-aerea S-300 – La Slovacchia fornisce all’Ucraina il sistema di difesa aerea S-300. Lo ha annunciato il primo ministro slovacco Eduard Heger.

    Ore 13.30 – Kramatorsk chiusa, civili fuggono con i treni da Slovyansk – A causa dei bombardamenti russi la stazione di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, è stata chiusa. La popolazione in fuga dall’Ucraina orientale sarà evacuata nelle prossime ore dalla città di Slovyansk. Lo ha reso noto la società ferroviaria Ukrzaliznytsia (che organizza le evacuazioni dei civili) citata dall’Agenzia Unian, secondo cui i convogli dovrebbero partire per Leopoli, Chernivtsi, Ternopil e Odessa.

    Ore 13.25 – Cremlino: operazione speciale potrebbe finire presto – Gli obiettivi dell’operazione speciale russa in Ucraina saranno raggiunti sia militarmente che nel quadro del processo negoziale e l’operazione speciale potrebbe essere completata “nel prossimo futuro”, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. “L’operazione continua, stiamo raggiungendo gli obiettivi. Si sta svolgendo un lavoro sostanziale sia militarmente, in termini di avanzamento dell’operazione, sia attraverso il negoziatori che sono in fase di trattativa con le controparti ucraine”.

    Ore 13.2o – Ucraina, presidente Corte Suprema: “grazie Italia, aiutateci con armi e a entrare in Ue” – “Prima di tutto, vorrei ringraziare i giudici italiani e l’intero popolo italiano per il loro aiuto all’Ucraina e agli ucraini. Attualmente stiamo attraversando uno dei periodi più difficili e dolorosi dalla nostra indipendenza, quindi apprezziamo che l’Italia abbia a cuore i nostri cittadini che cercano rifugio nel vostro Paese, che sostiene l’Ucraina con fondi e azioni”. Lo ha detto Vsevolod Kniaziev, presidente della Corte Suprema dell’Ucraina aggiungendo che a Kiev “speriamo in un ulteriore sostegno del vostro governo e dei cittadini, perché dopo la vittoria in questa guerra abbiamo ancora molta strada da fare per la ricostruzione. Unitevi a questo processo”.

    Ore 13.15 – Di Maio: “Ancora orrori, condanniamo l’ennesima strage” – “Ancora orrori in Ucraina. Altri civili morti, anche bambini”, lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio commentando le ultime tragiche notizie arrivate dall’Ucraina. “Le bombe sulla stazione di Kramatorsk sono l’ennesima dimostrazione che la guerra russa è reale, le vittime sono vere. Ferma condanna”, ha scritto il ministro. “Tutti vogliamo la pace, non c’è più tempo da perdere: subito un cessate il fuoco”.

    Ore 13.10 – Kiev: “Attacco studiato, russi sapevano perfettamente di colpire civili” – I russi “hanno perfettamente visto che avrebbero colpito i civili, che alla stazione c’erano migliaia di civili per l’evacuazione di famiglie, bambini, anziani. Ecco con quali pezzi di m… siamo costretti a combattere”. Lo ha scritto su Facebook il consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych dopo l’attacco alla stazione di Kramatorsk. “Attacchi come questo vengono preceduti da un dettagliato studio dell’obiettivo, come minimo con aerei senza pilota e il lavoro degli esploratori a terra. Il razzo utilizzato è un razzo molto costoso e organizzare attacchi del genere è complicato e rischioso”, ha aggiunto Arestovych.

    Ore 13.05 – Kramatorsk, Londra: colpire i civili è crimine di guerra – Liz Truss, ministra degli Esteri del governo britannico, si è detta inorridita per le notizie dell’attacco missilistico sulla stazione di Kramatorsk, in Ucraina, puntando il dito contro le forze di Mosca. “Sono sconvolta dalle orrende denunce sull’attacco di un missile russo contro civili nella stazione ferroviaria di Kramatorsk, in Ucraina orientale”, ha detto in un tweet. “Prendere di mira i civili è un crimine di guerra e noi chiameremo la Russia e Putin a rispondere”, ha aggiunto.

    Ore 13.00 – Kuleba: “Strage deliberata, i russi sapevano della stazione piena di civili” – “I russi sapevano che la stazione ferroviaria di Kramatorsk era piena di civili in attesa di essere evacuati. Eppure l’hanno colpita con un missile balistico, uccidendo almeno 30 persone e ferendone un centinaio. Questo è stato un massacro deliberato. Porteremo ogni criminale di guerra alla giustizia”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri russo Dmitro Kuleba.

    Ore 12.55 – Sindaco Kramatorsk: in stazione 4.000 persone durante attacco – Erano 4 mila le persone in attesa alla stazione di Kramatorsk, nel Donetsk, quando lo scalo è stato colpito da un attacco missilistico che avrebbe ucciso 39 persone. Lo ha detto il sindaco di Kramatorsk, Oleksander Honcharenko, secondo quanto riporta Reuters. Honcharenko ha affermato che alla stazione si trovavano soprattutto anziani, donne e bambini in attesa di un treno per lasciare la città, che sarebbe obiettivo di un’imminente offensiva russa.

    Ore 12.50 – Kiev: concordati per oggi 10 corridoi umanitari- In Ucraina sono stati concordati per oggi dieci corridoi umanitari per evacuare le persone dalle città colpite dall’esercito russo nelle regioni di Luhansk, Zaporizhzhia e Donetsk. Lo ha annunciato la vice prima ministra ucraina Irina Vereshchuk, secondo quanto riporta il sito della presidenza ucraina. I civili presenti a Mariupol dovranno ancora lasciare la città con veicoli propri.

    Ore 12.45 – Mosca: “Missile in video Kramatorsk usato solo da ucraini” – I frammenti del missile che appaiono in un video vicino alla stazione di Kramatorsk appartengono ad un vettore Tochka-U, “utilizzato solo dalle forze ucraine”. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, respingendo le accuse ucraine di avere bombardato oggi la stazione della cittadina nel nord-est del paese. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.

    Ore 12.40 – Kramatorsk, media: bilancio delle vittime sale a 39, inclusi 4 bambini – Sale a 39, inclusi 4 bambini, il numero delle vittime dell’attacco russo alla stazione di Kramatorsk, secondo i servizi statali di sicurezza ucraini, citati da Ukrainska Pravda. “Per ogni vita uccisa, la Russia risponderà davanti alla legge”, afferma Kiev.

    Ore 12.35 – Mosca: non abbiamo colpito la stazione, provocazione Kiev – Il ministero della Difesa di Mosca ha smentito che l’esercito russo abbia bombardato la stazione di Kramatorsk parlando di “provocazione” degli ucraini. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

    Ore 12.30 – Ue, congelati 30 mld di beni per effetto sanzioni – “Gli asset congelati nell’Ue” per effetto delle sanzioni alla Russia in risposta alla guerra in Ucraina “ammontano a un valore di quasi 30 miliardi di euro” e tra i beni presi di mira “sono inclusi elicotteri, beni immobiliari e barche”, inoltre “circa 196 miliardi di transazioni sono state bloccate ai sensi delle sanzioni” adottate dall’Ue. Lo ha annunciato Christian Wigand, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa.

    Ore 12.25 – Michel, orribile attacco stazione; più armi Ue  – “È orribile vedere la Russia colpire una delle principali stazioni utilizzate dai civili che stanno evacuando la regione in cui la Russia sta intensificando il suo attacco. Occorre intervenire: più sanzioni alla Russia e più armi all’Ue sono in arrivo dall’Ue. Il quinto pacchetto di sanzioni Ue è stato appena approvato”. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

    Ore 12.20 – Borrell: attacco Kramatorsk tentativo di chiudere vie di fuga – “Condanno fermamente l’attacco indiscriminato di questa mattina contro una stazione ferroviaria a Kramatorsk da parte della Russia, che ha ucciso decine di persone e ha lasciato molti altri feriti”. Questo il commento su Twitter dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. “Questo è l’ennesimo tentativo di chiudere le vie di fuga per coloro che fuggono da questa guerra ingiustificata e causano sofferenze umane”, ha aggiunto.

    Ore 12.15 – Zelensky, strage Kramatorsk “malvagità senza limiti” – Il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, ha parlato di “malvagità senza limiti” a proposito dell’attacco missilistico alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che avrebbe causato almeno 35 morti.  “Stanno distruggendo in modo cinico la popolazione civile”, ha dichiarato Zelensky in un comunicato apparso sui media sociali, “questa è una malvagità che non ha limiti. E, se non viene punita, non si fermerà”.

    Ore 12.10 – Regno Unito sanziona figlie di Putin e Lavrov – Il Regno Unito ha emesso sanzioni contro le figlie del presidente russo, Vladimir Putin, e del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Lo riferisce un comunicato.

    Ore 12.05 – Ue, adottato quinto pacchetto sanzioni; stop carbone – L’Unione europea ha adottato il quinto pacchetto di sanzioni alla Russia dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Le nuove misure prevedono un divieto di importazione sul carbone russo. Ciò causerà “una perdita di entrate di circa 8 miliardi di euro all’anno per la Russia”, ha chiarito la Commissione europea. Tra le altre misure approvate oggi anche un divieto totale di transazioni e blocco dei beni di quattro banche russe.

    Ore 12.00 – Soccorritori, 35 i morti in attacco Kramatorsk  – È di 35 morti il bilancio finora dell’attacco missilistico alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell’Ucraina orientale, che veniva utilizzata per l’evacuazione dei civili. Lo ha riferito un soccorritore, secondo quanto riportato da Afp. I giornalisti sul posto hanno visto almeno 20 corpi raggruppati e coperti da teli di plastica vicino alla stazione. Secondo le ferrovie ucraine, la stazione è stata colpita da due razzi.

    Ore 10.45 – Bombardata la stazione di Kramatorsk: vittime – Due razzi russi hanno colpito una stazione ferroviaria a Kramatorsk, in Ucraina orientale, causando vittime. Lo ha detto la compagnia ferroviaria statale ucraina, citata dal Guardian. La stazione in queste ore viene usata per evacuare i civili dalle aree dell’Est del Paese che sono sotto i bombardamenti. Il cronista di France Presse sul posto ha riferito di aver visto i corpi di almeno 20 persone in sacchi per cadaveri e ha affermato che centinaia di persone erano assiepate nella stazione nella speranza di riuscire a lasciare la città, minacciata da una grande offensiva russa.

    Ore 10.20 – Giappone, 8 diplomatici russi dichiarati “persona non grata” – Il Giappone ha dichiarato otto diplomatici russi “persona non grata”. Lo fa sapere il ministero degli Esteri giapponese, citato dalla Tass.

    Ore 09.54 – Russi distruggono centro raccolta mercenari a Odessa – Missili di precisione del sistema di difesa costiera hanno distrutto il centro di raccolta dei mercenari stranieri a nord-est di Odessa. Lo afferma la Tass citando fonti militari.

    Ore 09.39 – Kiev, clima colloqui con Mosca cambiato dopo Bucha – I colloqui tra i negoziatori ucraini e russi proseguono in formato online ma “il clima è cambiato” dopo il ritrovamento di decine di civili uccisi a Bucha. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, secondo quanto riporta il Guardian.

    Ore 08.10 – Kiev: tutta la regione Sumy sotto nostro controllo – L’esercito ucraino controlla l’intera regione di Sumy, nel Nord-Est del Paese. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’amministrazione militare della zona, Dimitro Zhyvytskyy, avvertendo tuttavia la popolazione che il territorio non è ancora sicuro, perché l’esercito ucraino dovrà ora localizzare e neutralizzare le mine lasciate dalle forze russe.

    Ore 08.00 – Australia invierà 20 veicoli corazzati a Kiev – L’Australia invierà all’Ucraina 20 veicoli corazzati Bushmaster: lo ha annunciato ieri il primo ministro Scott Morrison. I veicoli, prodotti dalla filiale australiana della francese Thales – riporta la Cnn – erano stati richiesti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso al Parlamento australiano il 31 marzo scorso.

    Ore 07.00 – Pentagono: “Putin ha rinunciato a conquistare Kiev” – Il presidente russo Vladimir Putin ha rinunciato a conquistare Kiev: lo ha detto ieri durante un’audizione parlamentare il ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin: lo riporta il Guardian. “Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina, catturare molto rapidamente questa capitale. Si era sbagliato – ha detto il capo del Pentagono -. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per catturare la capitale e ora sia concentrato nel sud e nell’est del Paese”.

    Ore 06.00 – Gb: “I russi hanno abbandonato il nord dell’Ucraina”- Le forze russe si sono completamente ritirate dall’Ucraina settentrionale. Lo riferisce l’intelligence militare britannica. Almeno alcune di queste forze militari russe saranno trasferite nella parte orientale del paese per combattere in Donbass, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa britannico

    Otr 05.00 – Zelensky a ambasciate: “Tornate a Kiev, è segnale a Mosca”- “Le ambasciate stanno tornato a Kiev. Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello di simboli e gesti diplomatici. Per favore, tornate nella nostra capitale e continuate il vostro lavoro”. Questo l’appello lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle missioni diplomatiche nel Paese che si erano spostate da Kiev dopo l’attacco russo. Il ritorno degli ambasciatori nella capitale è “un segnale alla Russia che Kiev è nostra”, ha aggiunto citato dalla Cnn, ringraziando la Turchia e la Lituania per essere rientrata.

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