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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Zelensky in visita zone sott’attacco: “Libereremo sicuramente tutte le città occupate”. Annullato il viaggio di Lavrov in Serbia

    Credit: REUTERS/Serhii Nuzhnenko
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 6 Giu. 2022 alle 07:00 Aggiornato il 6 Giu. 2022 alle 19:07

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 6 GIUGNO 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – A più di tre mesi dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, Mosca torna a colpire Kiev: nella giornata di ieri, infatti, alcuni missili, uno dei quali è volato “criticamente basso” sulla centrale nucleare di Pivdennoukrainska, hanno colpito la periferia della capitale ucraina con lo scopo, secondo quanto dichiarato dal Cremlino, di distruggere blindati forniti dall’Occidente all’Ucraina. Sempre ieri, intanto, sono iniziate le esercitazioni della Nato nel Baltico, alle quali prendono parte anche gli eserciti di Svezia e Finlandia, mentre l’Onu prova a mediare nella battaglia del grano. Nel frattempo, non si arrestano le violenze nell’Ucraina orientale dove si decide il destino della guerra con la città di Severodonetsk al momento contesa tra le due forze in campo. Di seguito tutte le notizie di oggi, lunedì 6 giugno 2022.

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 6 GIUGNO 2022

    Ore 18.49 – Gli Stati Uniti accusano Abramovich di aver esportato aerei in Russia senza licenza – Gli Stati Uniti ordinano il sequestro di due aerei di proprietà dell’oligarca russo Roman Abramovich perché prodotti negli Stati Uniti e quindi soggetti alle sanzioni imposte da Washington alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. I due aerei un Boeing 787 Dreamliner e un Gulfstream, sono volati in Russia dopo febbraio, un viaggio che avrebbe richiesto uno speciale via libera americano.

    Ore 18.34 – Michel: “Basta propaganda, sanzioni non causano crisi grano” – Bisogna mettere un freno alla “propaganda russa” poiché l’Ue “non ha imposto alcuna sanzione al settore agricolo in Russia, zero”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel nel corso del suo intervento all’Onu. Le sanzioni europee non impediscono alle navi russe di portare cibo, grano o fertilizzanti ai Paesi in via di sviluppo”. “La Russia è l’unica responsabile per l’incipiente crisi alimentare”, ha precisato, “dati gli attacchi alle infrastrutture e al blocco marittimo ai porti ucraini”. “Il Cremlino sta usando le forniture di cibo come un missile invisibile contro le nazioni emergenti”, ha aggiunto. L’ambasciatore russo all’Onu ha lasciato la sala del Consiglio di sicurezza durante l’intervento del presidente del Consiglio europeo. “Può lasciare la stanza, magari è più semplice non ascoltare la verità”, ha commentato Michel mentre l’ambasciatore russo se ne andava.

    Ore 18.10 – Ucraina: allarme a Mariupol per rischio epidemia colera – Il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, ha detto che i russi stanno mettendo in lockdown la città a causa di una possibile epidemia di colera. La situazione a Mariupol è “peggiore che mai”, ha detto il portavoce del sindaco, Vitalli Falkovskii, a Sky News. Il portavoce ha riferito di essere a conoscenza dei rapporti di una possibile epidemia di colera, ma non ha confermato al 100% la notizia. Falkovskii ha spiegato che uno dei motivi per cui la situazione nella città sta peggiorando è la presenza di molti cadaveri ancora per strada.

    Ore 16.55 – Ucraina, bombardamenti nella regione di Sumy – I russi hanno bombardato la regione di Sumy nell’Ucraina nord-orientale.Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, come riporta Unian. Secondo Zhyvytskyi, dopo le 9 del mattino dal territorio della Russia il nemico ha aperto il fuoco con i mortai, colpendo per 4 volte la comunità di Velykopysariv. “Dopo le 14, i russi sembrano aver perso la testa: hanno aperto il fuoco di mortaio sul territorio della comunità di Shalygin con circa 30 colpi”, ha spiegato.

    Ore 16.30 – Zelensky: Più di 2.500 combattenti a Azovstal prigionieri dei russi” – “Più di 2500 combattenti ucraini che erano ad Azovstal ora sono i prigionieri dei russi”. Lo dichiara il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione della conferenza stampa di oggi.

    Ore 16.20 – Kiev, entro autunno rischio 75 milioni tonnellate grano bloccate – Se non si sbloccano le esportazioni, entro l’autunno potrebbero esserci 75 milioni di tonnellate di grano bloccate in Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, confermando le trattative in corso con Gran Bretagna e Turchia per una scorta di un Paese terzo dei cargo nel Mar Nero. La via preferita da Kiev, ha tuttavia sottolineato, sarebbe quella di una scorta da parte della sua stessa Marina militare. Lo riporta il Guardian.

    Ore 16.10 – Belgrado, non accettiamo lezioni dalla Croazia – La Serbia non accetta lezioni dalla Croazia in relazione alla sua posizione internazionale. Lo ha detto il ministro dell’Interno Aleksandar Vulin, che ha replicato in termini molto duri alle affermazioni fatte oggi dal premier croato Andrej Plenkovic, che ha invitato Belgrado a decidere da quale parte stare, se con l’UE o con la Russia, e che non si può essere seduti su due sedie. “Plenkovic non capisce che la Serbia è seduta su una sola sedia, quella serba, e che la Serbia non è un territorio ma uno Stato, e gli Stati decidono da soli chi sono i loro amici”, ha detto Vulin come riferito in un comunicato del suo dicastero. “Se c’è un popolo che infallibilmente ha scelto la parte sbagliata della storia, questo è il popolo croato, e se c’è un popolo che ha portato i croati dalla parte giusta della storia, quello è il popolo serbo”, ha osservato il ministro dell’Interno.

    Ore 16.00 – Turchia e Ucraina discutono sicurezza per corridoi grano – Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha discusso con l’omologo ucraino Oleksii Reznikov riguardo a come creare corridoi sicuri per navi commerciali ferme nei porti ucraini. Lo fa sapere la Tv di Stato turco Trt secondo cui, durante il colloquio telefonico, e’ stato anche discusso di come portare in Turchia aerei A400M fermi in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è atteso mercoledi’ ad Ankara per discutere con le autorita’ turche dei corridoi per il trasporto di prodotti agricoli.

    Ore 15.50 – Kiev, un morto e 29 feriti in bombardamento Mykolaiv – I “caotici” bombardamenti russi su Mykolaiv di stamattina hanno causato un morto e 29 feriti. Lo ha riferito su Telegram la presidente del consiglio regionale della città, Hanna Zamazieieva. “Gli occupanti hanno colpito edifici residenziali in diverse parti della città dove non ci sono strutture militari”, ha accusato Zamazieieva

    Ore 15.40 – Ministero Difesa ucraino: “Respinta offensiva russa, soldati continuano a eliminare invasori” – “I difensori ucraini (…) hanno respinto l’offensiva russa e respinto gli invasori che avanzano nelle direzioni di Velyka Komyshuvakha, Vernopillya, Dibrivny, Dolyna e Bohorodychny, ma sono stati sconfitti e costretti a ritirarsi”. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino Aleksandr Motuzyanyk. “I soldati ucraini continuano a eliminare gli invasori e il loro equipaggiamento” ha aggiunto.

    Ore 15.30 – Cremlino: “Finlandia e Svezia mai state minaccia a sicurezza Russia” – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha ribadito che Finlandia e Svezia “non hanno mai” rappresentato una minaccia alla sicurezza della Russia. Il 18 maggio, Svezia e Finlandia hanno presentato ufficialmente le loro richieste di adesione alla Nato, adducendo la possibilità di poter diventare nuovi obiettivi per le forze russe, dopo l’invasione dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio per ordine del presidente Putin.

    Ore 15.20 – Svezia fornirà missili anti nave a Kiev – “Il governo svedese ha proposto il trasferimento di ulteriori armi di difesa all’Ucraina, incluso il sistema missilistico anti nave Robot 17 (RBS-17 – IF)”. Lo ha comunicato sul proprio sito il governo svedese, aggiungendo che il paese consegnerà all’Ucraina anche 90 fucili e munizioni automatiche AG, oltre a 5.000 lanciatori anticarro leggeri.

    Ore 15.10 – Ambasciatore russo alla Farnesina insiste, propaganda ostile dei media – L’ambasciatore russo a Roma Sergei Razov, convocato stamattina dalla Farnesina, “si è soffermato sulle dichiarazioni talvolta inaccettabili di alti funzionari italiani nei confronti della Russia e della sua leadership. Ha sottolineato che la linea di propaganda che sta dominando nei media italiani difficilmente può essere qualificata altrimenti che come ostile. Ha chiesto moderazione ed equilibrio, tradizionali per la politica estera italiana, nell’interesse del mantenimento di relazioni positive e di cooperazione tra i popoli russo e italiano a lungo termine”. Lo fa sapere l’ambasciata russa in un comunicato.

    Ore 14.10 – Lavrov: più sarà lunga gittata armi a Kiev più avanzeremo – La Russia è pronta a colpire territori ucraini più lontani dai propri confini quanto più potente sarà la portata delle nuove armi che Kiev riceverà dall’Occidente: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, durante una conferenza stampa online. Lo riporta la Tass. “Il presidente Vladimir Putin ha già commentato la situazione che emergerà con l’arrivo di nuovi armamenti, io posso solo aggiungere che più lunga sarà la gittata degli armamenti che fornirete, più noi sposteremo avanti dal nostro territorio la linea oltre la quale la presenza dei neonazisti verrà considerata una minaccia per la Federazione Russa”.

    Ore 14.05 – Scala apre con opera russa. Meyer: “No caccia alle streghe” – Come già si sapeva, la Scala di Milano inaugurerà la prossima stagione lirica il 7 dicembre con Boris Godunov, capolavoro del russo Musirgskij. Una scelta fatta da anni che il sovrintendente Dominique Meyer difende come quella di avere interpreti russi come Anna Netrebko. “Non sono per la caccia alle streghe”, ha detto alla conferenza stampa di presentazione. “Non sono per la cancellazione delle opere russe e quando leggo Puskin non mi nascondo”.

    Ore 14.00 – Donetsk e Luhansk: 8 persone uccise e 4 ferite nelle ultime 24 ore – Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno fatto fuoco su 22 insediamenti negli oblast di Donetsk e Luhansk, uccidendo 8 persone e ferendone 4. Distrutte e danneggiate almeno 56 abitazioni tra case e palazzi. Lo rendono noto i media locali.

    Ore 13.55 – Donetsk, bombardamenti su larga scala lungo linea fronte: in crescita numero vittime tra civili – Bombardamenti su larga scala lungo l’intera linea del fronte. Il numero di vittime tra i civili è in crescita, secondo il capo dell’amministrazione regionale di Donetsk, Pavel Kirilenko. Lo riporta sul suo canale Telegram Anton Gerashchenko, consigliere ed ex viceministro dell’Ucraina.

    Ore 13.50 – Aiea a lavoro per invio missione esperti a Zaporizhzhia – L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) “sta lavorando per creare le condizioni per l’invio di una missione di esperti alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, controllata dalle forze russe. Lo ha annunciato il direttore generale dell’agenzia, Rafael Grossi durante una riunione del consiglio dei governatori dell’organismo, riporta la Tass.

    Ore 13.45 – Mattarella: l’Italia chiamata ad assicurare la pace – “Sul versante internazionale, la guerra scatenata dalla Federazione russa contro l’Ucraina sta minando le basi della convivenza nel mondo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando i vertici dei carabinieri per il 208esimo anniversario dell’Arma. “E’ un grande impegno – ha spiegato – quello cui siamo chiamati per assicurare pace, sicurezza, progresso. Sono certo che l’Arma saprà costantemente confermare la propria opera ed essere parte significativa dello sforzo nazionale in atto”.

    Ore 13.40 – Lavrov: burattinai Bruxelles hanno impedito viaggio a Belgrado – “Avevamo programmato di prendere in considerazione un’ampia agenda: volevamo parlare, ovviamente, del partenariato strategico in rapido sviluppo nelle nostre relazioni bilaterali, ma, a quanto pare, i burattinai di Bruxelles non hanno voluto concederci un altro forum per poter esporre e riaffermare nella capitale serba la posizione della Russia sulla questione del Kosovo e sulla questione della Bosnia-Erzegovina”. Così il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citato dalla Tass, ha criticato in una conferenza stampa online il divieto di sorvolo da parte di 3 paesi balcanici al suo aereo per raggiungere Belgrado.

    Ore 13.35 – Mosca: colloqui con USA su armi nucleari ora poco probabili – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha affermato che la ripresa dei colloqui tra Mosca e Washington sugli armamenti nucleari è necessaria ma che al momento è poco probabile: lo riporta l’agenzia Interfax. “Siamo interessati e crediamo che, nell’insieme, la continuazione delle trattative e la discussione su questo tema, tenendo conto dei movimenti tettonici che adesso stiamo osservando nel campo della sicurezza europea e addirittura di quella mondiale, sia necessaria per tutto il mondo”, ha detto ai giornalisti il portavoce di Putin, ripreso dall’agenzia Interfax.

    Ore 13.30 – Serbia: “Chi ha fermato Lavrov non vuole la pace” – Per il ministro dell’Interno serbo Aleksander Vulin, chi ha impedito l’arrivo del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Belgrado “non vuole la pace e sogna la sconfitta della Russia”. “Sono profondamente dispiaciuto per il fatto che sia stata impedita la visita di un grande e comprovato amico della Serbia, il ministro degli Esteri della Federazione russa Sergei Lavrov”, ha detto Vulin, noto per le sue posizioni nazionalpatriottiche e filorusse. “Il mondo nel quale i diplomatici non possono cercare la pace è un mondo nel quale non vi è pace”. Il ministro ha aggiunto che la Serbia è orgogliosa di non far parte dell’isteria antirussa, mentre i paesi che lo sono avranno il tempo di vergognarsene.

    Ore 13.25 – Media russi: “Ucciso nel Donbass generale Kutuzov” – I media statali russi hanno confermato la morte di uno dei massimi generali di Mosca durante i pesanti combattimenti nella regione orientale del Donbas, in Ucraina. Il generale Roman Kutuzov, già al comando delle truppe dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, secondo il media statale russo Rossiya 1, sarebbe stato ucciso durante un assalto a un insediamento ucraino nella regione. Il ministero della Difesa russo non ha commentato la notizia.

    Ore 13.20 – Kuleba, garanzie Putin su Odessa non affidabili – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, si è detto certo che il presidente russo Vladimir Putin menta quando dice che non attaccherà la città di Odessa, sul Mar Nero, l’unico porto commerciale del Paese ancora controllato dagli ucraini. “Putin dice che non utilizzerà le rotte commerciali per attaccare Odessa. Questo è lo stesso Putin che ha detto al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al presidente francese Emmanuel Macron che non avrebbe attaccato l’Ucraina, pochi giorni prima di lanciare un’invasione su vasta scala contro il nostro paese”, ha avvertito Kuleba in un tweet. “Non possiamo fidarci di Putin, le sue parole sono vuote”, ha aggiunto il ministro degli Esteri ucraino.

    Ore 13.15 – Lettonia vieta tutti i canali tv russi – La Lettonia ha deciso di vietare tutti i canali televisivi russi fino alla fine della guerra in Ucraina: lo riporta il Kyiv Independent. Il governo di Riga ha reso noto che 80 canali tv russi rimarranno sospesi finche’ proseguiranno i combattimenti e la penisola occupata della Crimea non ritornerà all’Ucraina. La misura entra in vigore giovedi’ prossimo.

    Ore 13.10 – Johnson sente Zelensky e conferma nuovi aiuti militari – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riferito che nella loro ultima telefonata il primo ministro britannico Boris Johnson ha confermato “un nuovo pacchetto di aiuti militari” del Regno Unito a Kiev. In un tweet, Zelensky ha spiegato che con il premier di Londra si “stanno cercando modi per evitare la crisi alimentare e sbloccare i porti dell’Ucraina”. Nella telefonata, ha concluso il leader di Kiev, è stato affrontato anche il tema del “lavoro sulle garanzie di sicurezza all’Ucraina”.

    Ore 13.05 – Lavrov invita omologo serbo a recarsi “presto” a Mosca – “Se la visita del ministro degli Esteri russo è percepita in Occidente come una minaccia su scala globale, allora, a quanto pare, le cose in Occidente vanno piuttosto male”. Lo ha detto il capo della diplomazia di Mosca, Sergei Lavrov, in conferenza stampa. La sua visita, prevista oggi a Belgrado, è stata annullata per via della decisione di Montenegro, Bulgaria e Macedonia del Nord di vietare l’ingresso nel loro spazio aereo al volo che doveva portare la delegazione russa in Serbia. Lavrov ha annunciato di aver invitato l’omologo serbo a recarsi a Mosca “presto”.

    Ore 13.00 – Mosca, colpiremo governo Kiev se avrà missili lungo raggio – La Russia potrebbe colpire infrastrutture ucraine e istituzioni del governo di Kiev se all’Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio: è l’avvertimento lanciato dal capo della commissione difesa della Duma, la Camera bassa russa.

    Ore 12.55 – Lavrov: “Impensabile chiudere spazi aerei a stato sovrano” – “L’impensabile è accaduto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, commentando la decisione di diversi paesi europei di chiudere i propri spazi aerei al suo volo, costringendolo a rinunciare alla prevista visita alla Serbia, paese “amico” di Mosca. “Si è trattato della privazione a uno stato sovranità di svolgere la propria politica estera”, ha detto lo stesso Lavrov in una conferenza stampa online. “Simili azioni ostili contro il nostro paese possono creare problemi”, ha commentato a sua volta il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, il quale ha assicurato che la Russia e la Serbia manterranno i loro contatti.

    Ore 12.50 – Kharkiv: “Morte 3 persone in attacco russo” – Un attacco russo nella regione di Kharkiv, in Ucraina orientale, ha provocato tre morti e 10 feriti. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione della regione, Oleh Synehubov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Synehubov ha aggiunto che le forze di Mosca hanno intensificato i bombardamenti delle aree residenziali nella regione ed hanno attaccato le truppe ucraine vicino a Izium, ma non hanno avuto successo e sono state costrette a ritirarsi subendo perdite.

    Ore 12.45 – Johnson ignora voto sfiducia e sfida Putin sui missili – Il governo britannico rivendica come giustificata la prevista fornitura di sistemi missilistici multi-testata a lungo raggio all’Ucraina. Lo ha scritto su Twitter il premier Boris Johnson, ignorando il cruciale voto di fiducia di stasera sulla sua leadership del partito conservatore. “Noi non possiamo assistere inerti al fuoco dell’artiglieria russa a lungo raggio che spiana città e uccide civili. Per questo il Regno Unito donerà alle forze armate ucraine sistemi missilistici multipli, in modo che esse possano respingere efficacemente l’incessante aggressione” di Mosca, ha detto nel tweet.

    Ore 12.40 – La Cina alla UE: sanzioni a Russia non risolvono crisi – “Le sanzioni hanno dimostrato che non sono un modo corretto per risolvere la crisi in Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, commentando nel briefing quotidiano il sesto round di misure punitive contro la Russia decise dall’Unione Europea.

    Ore 12.35 – Cremlino, chiusura spazio aereo a visita Lavrov “atto ostile” – Il portavoce del Cremlino, Dmtri Peskov, ha definito “atto ostile” la decisione di Montenegro, Macedonia del Nord e Bulgaria di vietare il loro spazio aereo al volo del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che doveva recarsi in visita a Belgrado oggi. Lo riportano le agenzie russe. Peskov ha poi assicurato che la decisione dei tre paesi non influisce comunque sul lavoro del ministero degli Esteri e che Mosca manterrà i suoi contatti con i paesi amici.

    Ore 12.30 – La Farnesina convoca l’ambasciatore russo Razov: “Serve un’intesa per sbloccare il grano” – Il segretario generale del ministero degli Esteri, l’ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergei Razov, a cui ha “sottolineato l’importanza di definire rapidamente un’intesa per sbloccare le esportazioni di grano dai porti ucraini al fine di evitare gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale”. Lo riporta una nota della Farnesina, secondo cui  Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal ministero degli Esteri russo e ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro paese in una campagna anti-russa, oltre a rinnovare la condanna per l’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa.  Sequi, afferma la nota, ha ribadito l’auspicio del governo italiano che si possa giungere presto a una soluzione negoziata del conflitto su basi eque e di rispetto della sovranità ucraina e dei principi del diritto internazionale.

    Ore 12.25 – Putin, in anni 2020 rafforzeremo sovranità economica – “Sono convinto che per la Russia gli anni 2020 diventeranno un periodo di rafforzamento della sovranità economica, che prevede lo sviluppo accelerato delle proprie infrastrutture e della propria base tecnologica, un aumento qualitativo del livello di formazione degli specialisti, nonché la formazione di un sistema finanziario indipendente ed efficiente”: lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, in un messaggio inviato ai partecipanti del XXV Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF), secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Allo stesso tempo, ritiene Putin, “l’economia russa farà sempre piu’ affidamento all’iniziativa privata e, naturalmente, manterrà la sua rotta verso l’apertura e un’ampia cooperazione internazionale”.

    Ore 12.20 – Putin attacca, povertà e carenza cibo colpa dell’Occidente – “Questo forum si svolge in un momento difficile per l’intera comunità internazionale. Gli errori di politica economica commessi da anni dai Paesi occidentali e le sanzioni illegittime hanno provocato un’ondata di inflazione globale, hanno rovinato le tradizionali catene logistiche e produttive, hanno fatto aumentare drasticamente la povertà e hanno innescato la carenza di cibo”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un discorso agli ospiti del 25esimo Forum economico internazionale di San Pietroburgo, come riporta Tass.

    Ore 12.15 – Urso, lista filo-Putin? L’ho letta sul giornale – “L’ho letta anch’io sul giornale, non la conoscevamo prima come Copasir”. Adolfo Urso, presidente del Copasir, risponde così a Rainews24 ad una domanda sulla lista dei “putiniani” italiani pubblicata ieri dal Corriere della Sera. “Come Comitato”, ha spiegato il senatore, “abbiamo attivato una indagine conoscitiva, secondo gli strumenti che la legge ci conferisce, per quanto riguarda la disinformazione e la propaganda che avviene anche, ma non solo, attraverso la rete cibernetica. E laddove lo riterremo opportuno, alla fine di questa indagine faremo una specifica relazione al parlamento”.

    Ore 12.10 – Confagricoltura: “Accelerare sblocco grano fermo nei porti” – “Solo la ripresa delle esportazioni dell’Ucraina via mare può scongiurare il rischio di una crisi alimentare su vasta scala. Le alternative basate sull’utilizzo di ferrovie e rotte stradali hanno tempi di consegna troppo lunghi”. E’ la presa di posizione del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sulle iniziative in corso per sbloccare il grano, circa 22 milioni di tonnellate, stoccato nei porti ucraini. Nella media degli anni passati – rileva Confagricoltura – l’Ucraina esportava in questo periodo 5 milioni di tonnellate di grano al mese. Ora, nonostante l’apertura di ‘corridoi di solidarietà’ da parte degli Stati membri della UE, non si va oltre un milione.

    Ore 12.05 – Di Maio, contrasto con Conte? Agisco su risoluzione –  “Si continua a dire questa cosa. Io sto agendo come ministro degli Esteri sulla base di una risoluzione che ha votato il Parlamento ed è stata votata da quasi tutti i partiti in Parlamento non solo quelli della maggioranza ma anche alcuni di opposizione”. Il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, ha risposto cosi’, a Napoli, a chi gli ha chiesto se la posizione espressa dal Governo non sia in conflitto con quella del leader M5S, Giuseppe Conte.

    Ore 12.00 – Zelensky dà onorificenza all’ambasciatore S.Sede – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ‘premiato’ con una onorificenza l’ambasciatore della Santa Sede a Kiev, il Nunzio apostolico monsignor Visvaldas Kulbokas. Il diplomatico vaticano – questo il motivo del riconoscimento – e’ tra i due ambasciatori che sono rimasti a Kiev anche nei giorni più duri dei bombardamenti. Lo riferisce l’ambasciatore ucraino presso la Santa sede Andrii Yurash.

    Ore 11.55 – Esercitazioni navali nel Mar Baltico anche per Mosca – Anche la Russia ha svolto ieri esercitazioni militari in Mar Baltico mentre erano iniziate sempre nel Mar Baltico le esercitazioni Nato Baltops 2022. Lo rende noto l’Interfax. Le unità Yevgeny Kocheshkov e l’hovercraft Mordovia hanno tenuto un’esercitazione di artiglieria nel Mar Baltico, ha dichiarato il servizio stampa della Flotta del Baltico. “Le navi hanno sparato con successo con l’artiglieria contro obiettivi di superficie e aerei in mare. L’esercitazione ha coinvolto cannoni automatici AK-630 da 30 mm”, ha dichiarato il servizio stampa. La flotta ha descritto l’esercitazione come programmata. La Mordovia e la Yevgeny Kocheshkov della Flotta Baltica sono i veicoli da sbarco a cuscino d’aria più grandi del mondo.

    Ore 11.50 – Kiev, 32 giornalisti uccisi in Ucraina da inizio guerra – Almeno 32 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto su Telegram il ministro della Cultura e della politica dell’informazione ucraino Alexander Tkachenko. Lo riporta l’agenzia Unian. “Quest’anno, la Giornata del Giornalista ha un sapore speciale di amarezza. Il quarto mese di una guerra su vasta scala, e abbiamo perso 32 giornalisti… In 8 anni di guerra, ne abbiamo persi ancora di piu’. Memoria eterna ai nostri combattenti sul fronte delle informazioni avanzate”, ha scritto Tkachenko.

    Ore 11.45 – Usa-Russia: amb. Sullivan, difficile ora negoziato nucleare – Al momento appare molto difficile che Russia e Stati Uniti possano riprendere i negoziati sulla limitazione degli arsenali nucleari. Lo ha dichiarato l’ambasciatore americano a Mosca, John Sullivan, in un’intervista alla Tass. “Uno dei primi passi compiuti dal presidente Biden al momento del suo insediamento nel gennaio 2021 è stato quello di dichiarare la sua intenzione di rinnovare il trattato Start-3 e di prorogarlo per cinque anni”, ha ricordato Sullivan, “il quinquennio è iniziato il 5 febbraio 2021 e si concluderà il 5 febbraio 2026, quando il trattato Start-3 finisce. Si può rinnovare una sola volta per cinque anni, e l’abbiamo già fatto”.

    Ore 11.40 – USA-Russia: amb. Sullivan, impossibile riconciliazione rapida – È impossibile che nel breve periodo avvenga una piena riconciliazione tra Stati Uniti e Russia. Lo ha dichiarato l’ambasciatore americano a Mosca, John Sullivan, in un’intervista all’agenzia Tass. “Ricordo quando il mio primo capo, il Segretario di Stato Rex Tillerson, venne qui nel marzo 2017, e come disse che avevamo scavato un buco nella nostra relazione e che dovevamo smettere di scavare, trovare un modo per stabilizzare la relazione e cercare di andare avanti”, ha detto Sullivan, “questo è stato più di cinque anni fa. I terribili eventi accaduti durante questo periodo hanno portato il divario nella relazione a diventare molto più grande.

    Ore 11.35 – USA-Russia: amb. Sullivan, impossibile totale rottura rapporti – È impossibile una rottura completa dei rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Russia, per quanto possa averli deteriorati la crisi in Ucraina. Lo ha dichiarato l’ambasciatore americano a Mosca, John Sullivan, in un’intervista all’agenzia Tass. “Alcuni mesi fa, l’ex presidente Medvedev ha rilasciato una dichiarazione, spero frutto di qualche esagerazione, secondo la quale dovremmo chiudere le ambasciate e guardarci l’un l’altro con il binocolo”, ha detto il diplomatico, “non possiamo permetterci il lusso di tornare indietro di decenni al dopoguerra. Dobbiamo mantenere la capacità di parlarci. C’è poco altro da aggiungere qui. Questa è una constatazione di fatto”.

    Ore 11.30 – Kiev: schierate armi pesanti in Bielorussia, al confine con l’Ucraina – Le truppe russe hanno schierato armi pesanti, come i sistemi missilistici balistici tattici ipersonici a corto raggio Iskander-M, in territorio bielorusso lungo il confine con l’Ucraina. Lo ha dichiarato lo stato maggiore di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. La Russia ha anche posizionato lungo il confine sistemi missilistici terra-aria e di artiglieria antiaerea a medio raggio Pantsir, sistemi missilistici S-400 e aerei operativi e tattici.

    Ore 11.20 – Media: “Mosca concorda con Kiev e Ankara corridoio del grano” – Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare per l’uscita da Odessa delle navi ucraine con il grano. “I militari turchi saranno impegnati nello sminamento e scorteranno le navi in acque neutrali. Lì le navi incontreranno le navi russe e le scorteranno sul Bosforo”. Lo rivela il quotidiano russo Izvestia. Secondo il quotidiano russo, ripreso dai media ucraini, finora lo schema è stato concordato solo per Odessa.

    Ore 11.10 – Di Maio: continueremo con escalation diplomatica – “Ricordo che la guerra è stata provocata dalla Russia, che è l’aggressore, e sta mietendo vittime tra i cittadini ucraini, che sono gli aggrediti. Noi continueremo a lavorare per la pace, continueremo a lavorare per un’escalation diplomatica, ma per volere la pace bisogna essere in due”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, a Napoli.

    Ore 11.00 – Luhansk: “Bombardamenti russi su Severodonetsk sono decuplicati” – Il numero di bombardamenti su Severodonetsk e Lysychansk “è aumentato di dieci volte. Nella regione di Luhansk ci sono molte città con una situazione paragonabile a quella di Mariupol: ora i russi stanno livellando Severdonetsk e Lysychansk”. Lo ha detto il capo dell’amministrazione regionale ucraina, Sergey Haidai.

    Ore 10.50 – Medvedev: “Per imbecilli UE loro cittadini nemici quanto Mosca” – Con il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia “gli imbecilli europei nel loro zelo hanno dimostrato ancora una volta di considerare i propri cittadini, i propri affari come nemici non meno dei russi”. Lo scrive su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, l’ex presidente Dmitri Medvedev.

    Ore 10.40 – Di Maio: “Guerra mondiale del pane già in corso, Putin sieda al tavolo” – “La guerra mondiale del pane è già in corso e dobbiamo fermarla. Putin deve venire al tavolo e deve raggiungere il prima possibile un accordo di pace che passa anche per un accordo sul grano, così come un accordo sul cessate il fuoco localizzati per permetterci di evacuare donne civili e bambini che sono ormai da 100 giorni sotto le bombe russe nell’est dell’Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sabato a margine di una visita allo stabilimento Dema di Somma Vesuviana (Napoli). Di Maio ha ricordato che “ci sono 30 milioni di tonnellate di grano bloccate nei porti ucraini dalle navi da guerra russe. Quello che noi stiamo facendo è lavorare affinché la Russia sblocchi l’export di grano dai porti ucraini, perché in questo momento quel grano non va solo verso i porti, o in generale i mercati europei. Senza quel grano rischiamo che scoppino nuove guerre in Africa, rischiamo instabilità politica, proliferazione di organizzazioni terroristiche, instabilità economica e colpi di Stato. Questo può produrre la crisi di grano che stiamo vivendo”.

    Ore 10.30 – Gas, flusso invariato dalla Russia tramite rete dell’Ucraina – L’operatore ucraino del sistema di trasporto del gas, Ogtsu, ha accettato la richiesta di Gazprom di trasportare oggi 40,1 milioni di metri cubi di gas attraverso il paese. Un dato praticamente invariato rispetto ai 40,4 milioni di metri cubi di ieri. La capacità di transito è stata richiesta solo attraverso uno dei due punti di ingresso nel sistema di trasporto del gas dell’Ucraina, la stazione di misurazione di Sudzha. Mentre non è stata accettata la richiesta attraverso la stazione di misurazione di Sokhranivka.

    Ore 10.20 – Visco: “Situazione molto incerta, difficile fare previsioni” – “La situazione è molto incerta anche nelle conclusioni finali i due termini che più ho utilizzato sono Ucraina e incertezza. È sempre difficile fare previsioni e valutazioni. Non è questa la sede in cui le farò”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo sabato al festival internazionale dell’economia in corso a Torino. “La situazione è sicuramente più sfavorevole di quello che avevamo anticipato anche a gennaio scorso. Sulla guerra abbiamo sbagliato e non siamo grandi esperti di geopolitica però molti non hanno capito”, ha aggiunto. “Le valutazioni che c’erano allora si basavano sulla forza del Pnrr e tutto ciò che i programmi hanno in cantiere per l’Italia che siano di infrastrutture pubbliche o riforme utili per l’attività privata”.

    Ore 10.10 – Timmermans: “Embargo un successo, entro l’anno -90% import petrolio Russia” – “Entro la fine di questo anno avremo ridotto del 90% le importazioni di petrolio dalla Russia” e “l’embargo” deciso dall’Unione Europea contro la Federazione a causa dell’invasione dell’Ucraina “sono convinto sarà un successo”. Ne è convinto il vicepresidente della Commissione europea con delega al Green Deal e al Clima, Frans Timmermans, che, nel corso di Sky TG24 Live In, venerdì sera, ha anche chiarito che “allo stesso tempo l’UE ha tenuto conto dei problemi specifici dell’Ungheria e della Slovacchia”. I paesi europei “si sono messi d’accordo che anche sul petrolio che arriva via terra e ci sarà una riduzione, la Polonia l’ha promesso alla Germania” ha aggiunto Timmermans.

    Ore 10.00 – Esplosioni a Mykolaiv e Kherson – Anche i residenti di Kherson, già occupata dai russi, stamattina sono stati svegliati da esplosioni, riportate anche nella vicina Mykolaiv, in Ucraina meridionale. Il sindaco di Mykolaiv,  Alexander Senkevich, ha invitato la popolazione a recarsi nei rifugi, secondo quanto riporta l’agenzia Unian.

    Ore 9.50 – Mattarella: “Guerra scellerata, rischi per clima e crisi umanitarie” – “Destino dell’uomo e destino dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi come nel nostro tempo. La scellerata guerra che sta insanguinando l’Europa con l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta provocando una conseguenza inevitabile sulla capacità di rispettare l’agenda degli impegni assunti per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così, le ulteriori crisi umanitarie conseguenti”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente. “Celebriamo quest’anno la Giornata mondiale dell’Ambiente nel cinquantesimo dalla Dichiarazione di Stoccolma che per la prima volta affermò in modo solenne, insieme al diritto alla libertà, all’uguaglianza e a condizioni di vita dignitose per ogni persona, anche il dovere di proteggere e migliorare l’ambiente per garantire il futuro alle nuove generazioni”, ha sottolineato il presidente Mattarella.

    Ore 9.40 – L’appello del Papa: “Non si porti l’umanità alla rovina” – “Ora a 100 giorni dall’aggressione armata all’Ucraina sull’umanità è calato nuovamente l’incubo della guerra e la negazione del sogno di Dio: popoli che si scontrano, popoli che si uccidono, gente che viene allontanata dalle proprie case. E mentre la furia della distruzione imperversa e le contrapposizioni divampano alimentando una escalation sempre più pericolosa per tutti, rinnovo l’appello ai responsabili delle nazioni: ‘non portate l’umanità alla rovina, per favore”. Così Papa Francesco ieri al termine del Regina Coeli da Piazza San Pietro. “Non portate l’umanità alla rovina”, ha ripetuto il Papa. “Si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco e per una soluzione sostenibile. Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, lo vediamo sui media tutti i giorni, si abbia rispetto della vita umana”, ha detto Francesco davanti ai fedeli riuniti in piazza, “si fermi la macabra distruzione di città e villaggi. Continuiamo a pregare e a impegnarci per la pace senza stancarci”.

    Ore 9.30 – Sindaco Mykolaiv: “Diverse esplosioni in città” – A Mykolaiv, città dell’Ucraina meridionale, sono state udite diverse esplosioni. Lo riferisce il sindaco, Oleksandr Sienkevych.

    Ore 9.20 – Putin avverte l’Occidente: “Colpiremo nuovi obiettivi” – “Attaccheremo quei bersagli che non abbiamo ancora colpito”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista all’emittente di stato Rossiya-1, senza specificare quali fossero gli obiettivi. In precedenza aveva avvertito che Mosca avrebbe colpito nuovi obiettivi se i paesi occidentali dovessero continuare a fornire all’Ucraina missili a lungo raggio. La scorsa settimana Joe Biden ha annunciato l’invio all’Ucraina dei sistemi missilistici Himars, affermando di aver ricevuto assicurazioni da Kiev che non sarebbe stato utilizzato per prendere di mira la Russia. Putin ha dichiarato che le spedizioni di armi non erano “niente di nuovo” e “non cambiano nulla in sostanza”, ma ha avvertito che Mosca avrebbe risposto all’invio di munizioni a lungo raggio per i sistemi Himars.

    Ore 9.10 – Luhansk: “Situazione leggermente peggiorata a Severodonetsk” – Il governatore della regione ucraina di Luhansk, Serhiy Haidai, ha detto la situazione è leggermente peggiorata per l’Ucraina a Severodonetsk, contesa tra le forze di Mosca e Kiev. In un intervento televisivo, Haidai ha detto che sono in corso combattimenti nelle strade della città, in cui le forze ucraine occupano diverse posizioni nella zona industriale. “I nostri difensori sono riusciti a contrattaccare per un certo tempo; hanno liberato quasi metà della città. Ma ora per noi la situazione è di nuovo un po’ peggiorata”, ha detto.

    Ore 9.00 – Putin: “I paesi europei sono stati miopi sulla politica energetica” – Vladimir Putin ha incolpato “la politica miope dei paesi europei, e soprattutto della Commissione Ue, nel settore energetico” come una ragione della crisi del mercato globale. “Tra le altre cose, gli europei non hanno ascoltato le nostre richieste urgenti di preservare i contratti a lungo termine per la fornitura del gas naturale. E hanno anche iniziato a rescindere i contratti. Questo ha avuto un impatto negativo sul mercato energetico, con l’aumento dei prezzi. La Russia non ha assolutamente nulla a che fare con questo”, ha detto ieri il presidente russo.

    Ore 8.50 – Filo-russi: un morto in bombardamenti su Donetsk – L’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha dichiarato che una persona è stata uccisa e cinque sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore dai bombardamenti ucraini nel territorio occupato di Donetsk.

    Ore 8.40 – Mosca, “attacco ucraino con mortaio in regione Kursk” – Il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoit, ha riferito su Telegram che le forze ucraine hanno colpito con mortai la città di Tyotkino, causando solo danni materiali. Nello specifico, ha spiegato Starovoit, sono stati danneggiati un ponte, un edificio residenziale e una raffineria di zucchero. La regione di Kursk, al confine con l’Ucraina, denuncia spesso attacchi dell’artiglieria di Kiev.

    Ore 8.30 – Kiev, “31.250 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra” – Sono circa 31.250 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che dopo 103 giorni di conflitto si registrano anche 213 caccia, 176 elicotteri e 551 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.386 carri armati russi, 690 pezzi di artiglieria, 3.400 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 125 missili da crociera e 13 navi.

    Ore 8.20 – Kiev: continua assalto russo a Severodonetsk – Le forze russe stanno continuando l’offensiva contro la città orientale di Severodonetsk e hanno lanciato missili contro le vicine città di Slovyansk, Lysychansk e Orikhove. Lo ha detto l’esercito ucraino nell’ultimo rapporto operativo pubblicato dallo stato maggiore delle forze armate ucraine. Secondo il rapporto, le truppe russe hanno attaccato le unità ucraine che difendevano Severodonetsk con mortai e artiglieria, danneggiando le infrastrutture nelle città di Metolkino, Borivske, Ustynivka e Toshkivka. Le forze russe stanno anche bombardando le infrastrutture civili degli insediamenti di Chernihiv e Sumy.

    Ore 8.15 – Imprese tedesche contro embargo immediato a gas russo – Il presidente della Confederazione delle associazioni datoriali tedesche ha messo in guardia il governo tedesco dall’imporre un embargo immediato sul gas russo, avvertendo che l’economia tedesca non è preparata a una simile mossa. Rainer Dulger si è unito a Georg Knill, presidente della Federazione dell’industria austriaca, nell’avvertire che un divieto affrettato di tutte le importazioni di gas russo potrebbe provocare un aumento dei prezzi, una flessione del settore manifatturiero e un blocco della produzione.

    Ore 8.10 – Svezia nella Nato, Erdogan chiede di rimuovere ministro Difesa – Il primo ministro svedese Magdalena Andersson dovrebbe rimuovere il ministro della Difesa Peter Gultqvist. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riporta il quotidiano Expressen citando proprie fonti. In particolare Erdogan ha ricordato al governo svedese un discorso di Gultqvist di 10 anni fa, quando ha elogiato il Pkk e il suo leader Abdullah Ocalan. Era il 2011 e Gultqvist, allora parlamentare socialdemocratico, aveva partecipato a una festa nella città di Borlange per celebrare il 33esimo anniversario del Pkk. Ha poi detto di aver partecipato all’evento perché voleva proteggere i curdi. In particolare, ha detto di aver voluto mostrare sostegno al Partito curdo per la pace e la democrazia, che da allora è stato ribattezzato Partito delle regioni democratiche, nei suoi sforzi per rendere il curdo la lingua ufficiale in Turchia.

    Ore 8.05 – Kiev: 262 bambini uccisi e 467 feriti da inizio conflitto – Sono 262 i bambini che hanno perso la vita e 467 quelli che sono rimasti feriti dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale di Kiev.

    Ore 8.00 – Londra: attacco Kiev contro forniture di armi occidentali – L’attacco missilistico con cui ieri le forze russe hanno colpito una ferrovia a Kiev mirava a “interrompere la fornitura di materiale militare alle unità ucraine al fronte”. Lo ha detto l’intelligence britannica nel suo bollettino giornaliero sulla guerra in Ucraina. Secondo il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa britannico, in Donbass continua l’offensiva delle forze di Mosca, che “continuano a spingere verso Sloviansk nel tentativo di accerchiare le forze ucraine” mentre sono in corso pesanti combattimenti nella città di Severedonetsk. Inoltre, secondo l’intelligence britannica, le forze russe “hanno probabilmente portato armi per la difesa aerea sull’Isola dei Serpenti, compresi i sistemi SA-15 e Sa-22”.

    Ore 7.55 – Onu: “Giornata della lingua russa andrà avanti” – “La promozione della Giornata della lingua russa andrà avanti come di consueto sui siti web e sui canali dei social media delle Nazioni Unite”. Lo ha affermato all’agenzia Tass il portavoce del Segretariato generale dell’Onu, Stephane Dujarric. La Giornata della lingua russa nelle Nazioni Unite è una ricorrenza istituita dall’Organizzazione dell’Onu per l’Educazione, la scienza e la cultura (Unesco) nel 2010 per “celebrare il multilinguismo e la diversità culturale e per promuovere la parità d’utilizzo di tutte le lingue ufficiali” delle Nazioni Unite. Viene celebrata il 6 giugno, giorno della nascita del poeta russo Aleksandr Sergeevich Pushkin.

    Ore 7.50 – Zelensky ai militari di Zaporizhzhia: “Grazie” – Ai militari al fronte Zelensky ha rivolto il suo ringraziamento: “Voglio ringraziarvi per il vostro grande lavoro, per il vostro servizio, per aver protetto tutti noi, il nostro Stato. Sono grato a tutti. Voglio augurare a voi e alle vostre famiglie buona salute. Abbiate cura di voi stessi”, ha detto. Il presidente e i soldati hanno infine onorato la memoria dei combattenti caduti con un momento di silenzio.

    Ore 7.45 – Difesa ucraina: “Kiev rimane obiettivo principale dei russi” – Kiev rimane l’obiettivo principale dei russi. Lo afferma il viceministro della Difesa ucraino Anna Malyar, come riporta Ukrainska Pravda, dopo le diverse esplosioni di stamattina nella capitale ucraina. “Abbiamo sempre detto apertamente che Kiev è costantemente minacciata. Le persone stanno tornando per vari motivi, ma dobbiamo ancora capire che la guerra è in una fase calda e Kiev, in quanto obiettivo principale della Federazione Russa, rimane tale”, ha aggiunto.

    Ore 7.40 – Casa Bianca sostiene sforzi Italia per porre fine alla guerra – L’amministrazione Biden sostiene gli sforzi dei suoi alleati e partner, compresa l’Italia, per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha confermato un portavoce della Casa Bianca, rispondendo alla domanda su come il governo Usa consideri la proposta italiana in quattro punti per il cessate il fuoco in Ucraina e per mettere fine al conflitto attraverso un accordo negoziato.

    Ore 7.35 – USA diramano allerta su navi russe in movimento con “grano rubato” – Navi russe cariche di quello che il dipartimento di Stato americano definisce “grano ucraino rubato” sarebbero dirette verso 14 Paesi, in gran parte in Africa. Gli Stati Uniti hanno allertato i governi locali.

    Ore 7.30 – Annullato il viaggio di Lavrov in Serbia – La visita del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in Serbia, che era prevista tra lunedì e martedì, è stata annullata. La decisione è stata presa dopo che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro hanno vietato il transito nel loro spazio aereo per il volo dell’esponente del Cremlino diretto a Belgrado. “La nostra diplomazia non ha ancora padroneggiato la capacità di teletrasportarsi”, ha affermato il ministero russo.

    Ore 7.25 – Regno unito conferma invio lanciarazzi a Kiev – Il Regno Unito fornirà all’Ucraina lanciarazzi con un raggio di 80 chilometri per contrastare l’offensiva russa. Lo ha annunciato il ministero della Difesa. Questi sistemi M270 MLRS “aumenteranno significativamente le capacità delle forze ucraine”, ha affermato il ministero in una nota. La decisione è stata presa in “stretto coordinamento” con Washington. “Se la comunità internazionale mantiene il suo sostegno, l’Ucraina può vincere”, ha osservato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace. “La strategia della Russia sta cambiando e anche il nostro sostegno deve cambiare”, ha aggiunto, sottolineando che le nuove armi consentiranno agli ucraini “di proteggersi meglio dall’uso brutale dell’artiglieria a lungo raggio, che le forze di Putin hanno utilizzato indiscriminatamente per radere al suolo le città”. Il sostegno militare del Regno Unito all’Ucraina è stato finora di oltre 750 milioni di sterline.

    Ore 7.20 – Mosca: “Su Donbass anche Italia zitta per otto anni” – “Sono 8 anni che abbiamo cercato di chiudere il conflitto in Donbass con il negoziato, come membri del formato Normandia con Germania e Francia, abbiamo fatto tanto. Noi abbiamo trattato per otto anni ma tutto il conflitto è cominciato quando Usa e Ue con il consenso tacito dell’Italia hanno sostituito il regime ucraino con conseguenze fatali per l’Ucraina”. Lo ha detto ieri sera la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Abbiamo aspettato otto anni e non siamo stati aiutati, anche l’Italia e’ stata zitta e non ha applicato sanzioni al regime di Kiev, quindi ne siete responsabili anche voi”, ha aggiunto la portavoce intervenendo a “Non è l’arena”, su La7. “Se gli europei vogliono la pace e le trattative, bisogna occuparsene e non fornire armamenti e varare sanzioni”, ha detto.

    Ore 7.15 – Russia: show Zakharova a La7, polemiche e colpi di scena – È stata una puntata più che movimentata quella di ieri sera di “Non è l’arena”, in cui Massimo Giletti ha intervistato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, prima di subire le dure critiche di Alessandro Sallusti e accusare un mancamento. Il conduttore di “Non è l’arena”, collegato da Mosca, sullo sfondo della Piazza Rossa, è stato criticato più volte da Zakharova sulle sue conoscenze del dossier ucraino e dell’impegno della Russia in altri teatri di guerra. “I bambini parlano in questo modo!”, ha tuonato la portavoce di Lavrov in un passaggio della lunga intervista di una cinquantina di minuti, in cui era collegata via Skype da quello che sembrava un ambiente domestico. “Lei non è mai stato in Donbass, non sta capendo cosa succede lì, non sa a quali bombardamenti è stato sottoposto dal regime di Kiev, lei non capisce cosa significano le persone morte”, ha affermato Zakharova, rispondendo a Giletti che le chiedeva a che condizioni Mosca fosse disposta a terminare le ostilità.

    Dopo l’intervista, in cui sono state ribadite le ragioni russe della guerra e le accuse all’Occidente di doppi standard, il direttore di Libero Alessandro Sallusti ha deciso di rinunciare al collegamento  (e al compenso) attaccando il conduttore per essersi, a suo dire, prestato alla propaganda del Cremlino. “Mi alzo e me ne vado”, ha detto Sallusti, “non farò la foglia di fico”, ha aggiunto il giornalista dopo aver usato dure parole per descrivere il Cremlino e gli ospiti di Giletti a Mosca, tra cui il celebre conduttore russo filo-Putin, Vladimir Solovyov. Poco dopo un altro colpo di scena: Giletti è uscito dall’inquadratura in modo improvviso, lasciando la conduzione a Myrta Merlino dallo studio a Roma, salvo poi riapparire dopo la pubblicità raccontando di un mancamento forse dovuto al “freddo o a un calo di zuccheri”.

    Ore 7.12 – Bombardamenti a Kharkiv – I russi hanno nuovamente bombardato le aree residenziali di Kharkiv. Lo afferma il capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleh Synegubov. Gli occupanti russi “stanno nuovamente bombardando le aree residenziali della città. Restate nei rifugi e non ignorate gli allarmi”.

    Ore 7.10 – Zelensky: “Libereremo sicuramente tutte le città occupate” – “Non abbiamo dubbi che libereremo tutte le città temporaneamente occupate. Accadrà sicuramente”. Lo ha detto Volodimir Zelensky, che ha incontrato gli sfollati di Mariupol durante una visita a Zaporizhzhia. Ispezionando alcune postazione dell’esercito, il presidente ucraino ha ringraziato i militari “per il loro grande lavoro, per il loro servizio, per aver protetto tutti noi, il nostro Stato. Grazie a tutti”.

    Ore 7.05 – Zaporizhzhia, il governatore: “Il 60% dell’oblast è in mano russa” – Quasi il 60% dell’oblast di Zaporizhzhia è occupato dalle truppe russe. Lo riferisce il governatore Oleksandr Starukh, spiegando che l’esercito di Mosca ha distrutto oltre 2.700 siti infrastrutturali nell’oblast e che 77 tra città e villaggi della regione sono senza elettricità a causa dei combattimenti.

    Ore 7.00 – Zelensky in visita zone sott’attacco, fiducia e forza – Il presidente dell’Ucraina, Volodmyr Zelensky, ha annunciato di essere andato in visita ai soldati in alcune delle zone più pesantemente bombardate dai russi. “Siamo stati a Lyschansk e a Soledar”, ha dichiarato in un messaggio notturno. “Sono orgoglioso di tutte le persone che ho incontrato, a cui ho stretto la mano e dato il mio sostegno. Abbiamo qualcosa per loro, ma non scenderò nei dettagli, mentre da loro ho preso qualcosa per voi, che è importante: fiducia e forza”.

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