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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Sospesi i negoziati. Putin: “Da Occidente suicidio economico su energia”. Azovstal: 260 soldati evacuati dall’acciaieria di Mariupol. Il Cremlino: “Azioni dell’Occidente contro la Russia sono una guerra”. Svezia e Finlandia domani invieranno candidatura alla Nato

    Credit: Victor/Xinhua
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 17 Mag. 2022 alle 07:00 Aggiornato il 17 Mag. 2022 alle 20:52

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 17 MAGGIO 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS –  A 82 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina continuano gli scontri lungo il fronte orientale, dove le forze di Kiev tentano di respingere l’offensiva lanciata da Mosca per controllare l’intero Donbass. A sud, si prepara l’evacuazione dei combattenti rimasti all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, in cui da settimane erano asserragliati gli uomini del reggimento ultranazionalista Azov. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata concordata una tregua intorno all’acciaieria ad Azovstal, per trasportare i feriti nella Repubblica popolare di Donetsk. Il comandante del reggimento, Denis Prokopenko, ha dichiarato che i combattenti hanno “eseguito l’ordine”. Dopo l’annuncio della Finlandia, ieri anche la Svezia ha confermato che chiederà formalmente l’adesione alla Nato. “Stiamo uscendo da un’era per entrare in una nuova”, ha detto la prima ministra Magdalena Andersson, prima però di una nuova chiusura da parte del presidente turco Erdogan, che ha definito la Svezia un “incubatore di organizzazioni terroristiche” e ha annunciato che continuerà a opporsi all’ingresso dei due paesi scandinavi nell’Alleanza atlantica. Mosca ha invece promesso misure in “risposta alle minacce derivanti dall’adesione della Svezia alla Nato”. Di seguito tutte le notizie di oggi, martedì 17 maggio 2022, in diretta:

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 17 MAGGIO 2022

    Ore 20.40 – Zelensky a Cannes: “Cinema non resti in silenzio” – Il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, è intervenuto in collegamento video con il Festival di Cannes esortando il cinema a “non restare in silenzio” di fronte all’attacco della Russia contro l’Ucraina.

    Ore 20.30 – Nato, domani da Stoltenberg ambasciatori di Finlandia e Svezia – Domani mattina il segretario generale della Nato incontrera’ gli ambasciatori della Finlandia, Klaus Korhonen, e della Svezia, Axel Wernhoff. I due Paesi hanno fatto sapere di voler presentare insieme la domanda di adesione. L’incontro e’ previsto per le 8 di domattina, secondo quanto informa l’Alleanza atlantica.

    Ore 20.20 – Zelensky interviene a Cannes: “Serve un nuovo Chaplin” – “Il cinema non dovrebbe restare muto. L’odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. Siamo in guerra per la libertà”, ha detto Zelensky citando Il Grande Dittatore, accolto da una standing ovation appena iniziato il collegamento via satellite a sorpresa con la cerimonia di apertura del festival di Cannes. “Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non e’ muto”. Zelensky si è rifatto ancora alle evocazioni cinematografiche “Mi piace l’odore del napalm al mattino”, ha detto citando Apocalypse Now. Il presidente ha fatto riferimento anche al documentario Mariupol 2 che è costato la vita al regista Kvedaravicius.

    Ore 20.10 – Mosca: “Non permetteremo che scoppi la terza Guerra mondiale” – La Russia non permetterà che scoppi la Terza Guerra mondiale. Lo ha detto il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass.

    Ore 20.00 – Zelensky si collega con la cerimonia di apertura del Festival di Cannes – A sorpresa il presidente dell’Ucraina Zelensky si è collegato in diretta con la cerimonia di apertura del 75esimo Festival del Cinema di Cannes.

    Ore 19.50 – Bulgaria, presidente: no a invio di armi a Kiev – Dopo gli incontri con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz, il presidente bulgaro Rumen Radev, di ritorno da una visita ufficiale in Germania, ha detto ai giornalisti di essere contrario all’invio di armi bulgare in Ucraina. “Dovrebbe essere chiaro che la Bulgaria è parte di tutte le decisioni europee e della Nato riguardanti l’Ucraina. Ma non vi è nessun imperativo di fornire armi”, ha precisato. Secondo Radev, la Bulgaria non deve permettere che “gli appelli interessati di certi nostri politici di fornire obbligatoriamente armi all’Ucraina, siano impacchettati come un dovere morale della Bulgaria”. “Non voglio che si uccidano persone con armi bulgare, questo è inaccettabile”, ha aggiunto il presidente.

    Ore 19.40 – Ungheria si offre come mediatore in colloqui di pace – Budapest è pronta a mediare nei colloqui di pace tra Kiev e Mosca. Lo ha affermato la presidente dell’Ungheria, Katalin Novak, durante una conferenza stampa congiunta con il presidente della Polonia Andrzej Duda oggi a Varsavia. Lo riferisce un corrispondente di Ukrinform.

    Ore 19.30 – Allarme Oms su Mariupol: rischio epidemia di colera – A Mariupol scatta l’allarme colera. A lanciarlo è la direttrice regionale per le emergenze dell’Oms, Dorit Nitsan. “Riceviamo informazioni da organizzazioni non governative che a Mariupol le acque reflue sono mescolate con l’acqua potabile. Questo minaccia la diffusione di molte malattie, in particolare il colera. Ci stiamo preparando per questo con una campagna di vaccinazione, lavorando con le Ong che possano andare lì a sostenere le persone”, ha detto Nitsan.

    Ore 19.25 – Macron a Zelensky: “Consegne armi da Francia aumenteranno” – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha assicurato all’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, che “le consegne di armi da parte della Francia continueranno e aumenteranno di intensità nei prossimi giorni e settimane, così come l’invio di attrezzature umanitarie”. Lo ha reso noto l’Eliseo, confermando che i due presidenti hanno avuto un colloquio telefonico questo pomeriggio di un’ora e 10 minuti. La presidenza francese ha reso noto che lo scorso fine settimana altri 13 veicoli di soccorso sono stati consegnati, che hanno portato gli aiuti umanitari a 800 tonnellate dal 24 febbraio.

    Ore 19.20 – Cremlino: “Un furto usare beni russi per ricostruire l’Ucraina” – Sarebbe “un vero e proprio furto” utilizzare i beni sequestrati alla Russia nell’ambito delle sanzioni per pagare la ricostruzione dell’Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando nel corso di un punto stampa le parole del ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, il quale si è detto favorevole all’idea, aggiungendo che il piano è già in discussione a livello di G7 e UE. Peskov ha sottolineato che nessuno ha informato la Russia dell’iniziativa, descrivendola come “illegale e che, ovviamente, richiede una risposta adeguata. Sarebbe, in effetti, un vero e proprio furto”.

    Ore 19.10 – USA verso blocco totale pagamenti su debito Russia, rischio default – Gli Stati Uniti si apprestano a bloccare interamente la possibilità per la Russia di pagare i titolari americani di suoi bond, in una mossa che aumenta le chance di default della Russia. Secondo indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg, il Dipartimento del Tesoro non intende prorogare la licenza in scadenza il 25 maggio, che ha finora consentito a Mosca lo spazio necessario per continuare a pagare gli investitori.

    Ore 19.00 – Colloquio Zelensky-Macron: focus su Azovstal, sanzioni e negoziati – L’operazione di “salvataggio” dei soldati ucraini dall’acciaieria Azovstal, le prospettive del processo negoziale e la situazione sul terreno sono stati tra i temi di una “lunga e significativa” conversazione telefonica con il presidente francese, Emmanuel Macron. Lo ha dichiarato su Twitter il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, spiegando che nel corso della telefonata è stata sollevata la questione delle forniture di carburante all’Ucraina.

    Ore 18.50 – Azov, alla Duma proposta per condanna a morte – Il presidente della commissione Esteri della Duma russa, Leonid Slutsky, propone che sia sollevata parzialmente la moratoria contro la pena di morte che, a suo dire, dovrà essere considerata per gli elementi del reggimento Azov che hanno resistito fino a ieri negli impianti della Azovstal e che si sono arresti e portati in territorio controllato da Mosca. “Se saranno dimostrati i loro mostruosi crimini contro l’umanità, ribadisco la mia proposta per fare una eccezione alla moratoria alla pena di morte in Russia che consenta a un tribunale di considerare la possibilità della pena di morte”, ha affermato dopo che il Presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, aveva chiesto l’introduzione di un provvedimento per proibire lo scambio dei soldati della Azovstal con prigionieri di guerra russi. “I criminali nazisti non possono essere scambiati”, aveva detto.

    Ore 18.40 – Duma esamina proposta che vieta scambio militari Azovstal – Il parlamento russo esaminerà domani una bozza di risoluzione che vieta lo scambio dei militari evacuati dall’acciaieria Azovstal. I deputati hanno sostenuto la proposta fatta dal capo del comitato di Difesa della Duma, Andrei Kartapolov. Nella proposta di risoluzione Kartapolov parla di “criminali nazisti”.

    Ore 18.30 – Luhansk, capo amministrazione: “Autobus evacuazione preso di mira dai russi” – Un autobus usato per l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal sarebbe stato preso di mira dai russi nella regione di Luhansk. Lo riferisce il canale ucraino Nivekta, riportando le parole del capo dell’Ova, l’amministrazione regionale, Sergei Gaidai. “Il 17 maggio, 33 residenti di Lisichansk e Severodonetsk sono stati evacuati, sei dei quali bambini. L’autobus è stato preso di mira perché il percorso è ancora oggetto di colpi di arma da fuoco da parte dei russi. Hanno aperto il fuoco dalle città. Fortunatamente, tutti sono al sicuro. Le persone sono già al sicuro”, dice Gaidai. Anche oggi sono stati salvati 8 abitanti di Vrubovka e 32 della comunità montana, per un totale di 73 persone.

    Ore 18.20 – Borrell: stupefacente tasso perdita Mosca di uomini e mezzi – “Non lasceremo l’Ucraina senza armamenti, continuano ad avere un capacità incredibile di resistenza e contro-attacco”. Lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell al termine del consiglio Difesa Ue. “Gli stati membri hanno le capacità di continuare ad aiutare l’Ucraina allo stesso passo; al contempo, è stupefacente il tasso di perdita da parte della Russia di truppe e mezzi”, ha aggiunto.

    Ore 18.10 – Azovstal, almeno 7 pullman con combattenti lasciano impianto – Almeno 7 pullman con combattenti ucraini a bordo hanno lasciato l’acciaieria Azovstal di Mariupol, scortati dalle forze filorusse. Secondo testimoni, alcuni di questi soldati arresi non sembravano feriti.

    Ore 18.00 – Nato: presidente Finlandia, “ottimista” su accordo con Turchia – Il presidente finlandese Sauli Niinisto, è “ottimista”: ritiene che Helsinki e Stoccolma riusciranno a trovare un accordo con la Turchia in modo da ottenere il sostegno di Ankara alla loro richiesta di adesione alla Nato. “Sono fiducioso che con l’aiuto di colloqui costruttivi, la situazione sarà risolta”, ha affermato in un discorso al Parlamento svedese.

    Ore 17.50 – Borrell: non permetteremo che Ucraina resti senza armi – Il sostegno europeo all’Ucraina con le armi “sta facendo la differenza sul campo, sulla capacità dell’esercito ucraino. Dobbiamo continuare a sostenere l’esercito ucraino”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine della riunione dei ministri della Difesa Ue. “Questo sostegno in questo momento è cruciale perché la guerra è a un punto cruciale, a un punto svolta. Non possiamo lasciare l’Ucraina che finisca gli equipaggiamenti e non lo permetteremo. La battaglia in Donbass è cruciale”, ha aggiunto.

    Ore 17.40 – Kirill: Occidente cancella cultura russa, culmine dell’odio – Il patriarca di Mosca e di tutta la Russia ha bollato le azioni dei paesi occidentali che cancellano la cultura russa come il “picco dell’odio”. “Cancellare la cultura russa in Occidente dimostra la triste condizione morale della società”, ha detto Kirill. “Il tentativo di sradicare la cultura di una nazione o di un’altra è il culmine dell’odio”, ha aggiunto il capo della Chiesa ortodossa russa. “L’unica cosa peggiore è il tentativo di eliminare fisicamente una nazione che è diventata indesiderabile”. Lo riporta l’agenzia russa Tass.

    Ore 17.30 – Ucraina, Resnikov: “Militari ucraini hanno eseguito l’ordine che gli è stato dato” – “A Istanbul io personalmente avevo parlato di questo con il presidente Erdogan un mese fa, il presidente Zelensky mi ha delegato per questo incontro. Già allora si parlava di coinvolgimento della parte turca, ma non tutto è così facile. Il capo del Cremlino ha una sua idea e visione, e poi è stato detto di no al presidente Erdogan”. Lo afferma il ministro della Difesa ucraino Oleksy Resnikov. “Io capisco benissimo le mogli e le madri dei ragazzi che cercano di rivolgersi alla Cina, ma bisogna capire che la Cina risolverebbe ben poco lì. Oggi abbiamo la missione umanitaria Onu, Croce Rossa, c’è l’iniziativa del Papa”. Resnikov poi ribadisce: “Loro l’ordine l’hanno eseguito”.

    Ore 17.20 –  Resnikov: “ad Azovstal più importante salvare vite soldati, servono a Paese” – “Loro adesso hanno un altro ordine: preservare le proprie vite. Loro servono all’Ucraina, questo è più importante”. Lo afferma il ministro della Difesa ucraino Oleksy Resnikov. “Il nostro scopo principale adesso -dice il ministro- è preservare le vite della guarnigione Mariupol, di cui fanno parte la marina, difesa territoriale, polizia, guardia di frontiera, guardia nazionale, il reggimento Azov”.

    Ore 17.10 – Zelensky: prima o poi vinceremo perché questa è nostra terra – “Non ci sono catene che possono legare il nostro spirito libero. Non c’è occupante che possa mettere radici nella nostra terra libera. Non c’è invasore che possa governare il nostro popolo libero. Prima o poi vinceremo perché questa è la nostra terra”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

    Ore 17.05 – Mosca non esclude la possibilità di sbloccare Instagram – Il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov non esclude che Instagram possa a un certo punto essere sbloccato. Il social network è stato bandito nella Federazione Russa ed è di proprietà della società Meta, riconosciuta come estremista da Mosca. Lo riporta l’agenzia russa Tass. “Onestamente, non lo escluderei”, ha detto Peskov ai giornalisti. “Loro (Meta) si sono rifiutati di rimuovere i materiali estremisti, si sono rifiutati di rimuovere i materiali che contraddicono le nostre leggi e si sono rifiutati di discuterne per diversi anni”, ha aggiunto. Peskov ha anche ricordato che la società si era rifiutata di aprire un ufficio in Russia per diversi anni, come richiesto dalla legge sulla localizzazione. “Se rispetti le leggi della Federazione Russa, ovviamente, si aprono possibilità di interazione”, ha concluso Peskov.

    Ore 17.00 – Conte e Letta domani a pranzo con premier Finlandia – Il segretario del Pd, Enrico Letta, e il presidente del M5s, Giuseppe Conte, domani parteciperanno a un pranzo con il primo ministro finlandese, Sanna Marin, che sarà a Roma per incontrare il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Questo quanto viene confermato da fonti Pd e del M5s.

    Ore 16.55 – Macron-Bennett: negoziati nel rispetto integrità Ucraina – “Per quanto riguarda l’aggressione russa all’Ucraina, il presidente della Repubblica (francese) e il premier israeliano hanno deciso di continuare a coordinare i loro sforzi per giungere a un cessate il fuoco e a un negoziato nel rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. Così si legge in una nota dell’Eliseo diffusa in seguito a una telefonata fra Emmanuel Macron e Naftali Bennett. I due leader, viene precisato, “agiranno di concerto nell’ambito delle iniziative destinate a garantire la sicurezza alimentare mondiale”.

    Ore 16.50 – Gas, Eni continuerà a pagare Gazprom in euro – L’Eni ha dichiarato che continuerà a pagare in euro il gas alla Russia, dopo aver annunciato l’apertura di un conto in euro e uno in rubli presso Gazprom Bank. “Da un lato, a oggi, Gazprom Export e le autorità federali russe competenti hanno confermato che la fatturazione (giunta a Eni nei giorni scorsi nella valuta contrattualmente corretta) e il relativo versamento da parte di Eni continueranno a essere eseguiti in euro, così come contrattualmente previsto”, spiega il gruppo italiano. “Le attività operative di conversione della valuta da euro a rubli – prosegue Eni – saranno svolte da un apposito clearing agent operativo presso la Borsa di Mosca entro 48 ore dall’accredito e senza coinvolgimento della Banca Centrale Russa”.

    Ore 16.45 – Svezia e Finlandia invieranno candidatura domani – La Svezia e la Finlandia invieranno domani la loro candidatura alla sede della Nato. Lo ha annunciato la prima ministra svedese, Magdalena Andersson. “Sono felice che abbiamo preso la stessa strada e che lo facciamo insieme”, ha dichiarato Andersson in una conferenza stampa congiunta con il presidente finlandese, Sauli Niinisto.

    Ore 16.40 – Mosca: “Inserire il reggimento Azov nella lista dei terroristi” – Il procuratore generale russo ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come “organizzazione terroristica”. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Interfax citando il sito web del ministero della giustizia russo. La Corte Suprema russa dovrebbe esaminare il caso il 26 maggio.

    Ore 16.35 – Zelensky avverte: “Nessun invasore ci governerà” – “Non ci sono catene che possono legare il nostro spirito libero. Non c’è occupante che possa mettere radici nella nostra terra libera. Non c’ è che possa governare il nostro popolo libero”. Lo ha dichiarato nel suo ultimo messaggio su Telegram il presidente ucraino, Volodimir Zelensky. “Prima o poi vinceremo”, ha concluso.

    Ore 16.30 – Eni apre conti in euro e rubli presso Gazprom Bank –“La procedura per l’apertura dei conti presso Gazprom Bank è stata avviata senza accettazione di modifiche unilaterali dei contratti in essere”. Lo ha reso noto Eni spiegando che “ha avviato in via cautelativa le procedure relative all’apertura presso Gazprom Bank dei due conti correnti denominati K, uno in euro ed uno in rubli, secondo una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere”. Eni ha detto di aver “rigettato tali modifiche”. “L’apertura dei conti avviene su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnerà anche l’esecuzione dei relativi pagamenti”, ha aggiunto. “La decisione, condivisa con le istituzioni italiane è stata presa nel rispetto del quadro sanzionatorio internazionale e nel contesto di un confronto in corso con Gazprom Export”.

    Ore 16.20 – Casa bianca: fiducia in adesione di Svezia e Finlandia alla Nato – La Casa Bianca si dice fiduciosa che la Nato possa raggiungere un consenso unanime sulla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia, nonostante le resistenze della Turchia. Lo ha detto la portavoce di Joe Biden, Karine Jean-Pierre.

    Ore 16.10 – Nato, il parlamento finlandese approva l’adesione a larga maggioranza – Il parlamento della Finlandia ha approvato la richiesta di adesione alla Nato con 188 voti a favore su 200 deputati totali.

    Ore 16.00 – Cremlino: “Combattenti dell’Azovstal trattati secondo le leggi internazionali” – I combattenti dell’acciaieria Azovstal di Mariupol saranno trattati in linea con le “leggi internazionali”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Bbc. Peskov ha rifiutato di commentare lo status delle truppe evacuate e non ha risposto alla domanda se i soldati ucraini saranno trattati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra: “Il presidente Putin ha garantito che saranno trattati in linea con le leggi internazionali in materia”, ha dichiarato senza fornire ulteriori dettagli sulla sorte delle truppe evacuate.

    Ore 15,30 – Putin: “La politica dei Paesi europei nel settore energetico è un suicidio economico” – “La Russia approfitti delle decisioni caotiche dell’Occidente”: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin parlando con gli imprenditori petroliferi russi. “I Paesi dell’Ue attuano sanzioni contro la Federazione russa sotto la pressione degli Stati Uniti e questo provoca danni alle proprie economie, con l’aumento del prezzo del petrolio sui mercati a ritmo vertiginoso. Cercano di dare la colpa a noi per questa inflazione energetica, ma l’Occidente sta cercando di coprire i suoi errori sistematici”.

    Ore 15,00 – Nato, Biden giovedì riceve i leader di Svezia e Finlandia – Il presidente americano Joe Biden riceverà giovedì alla Casa Bianca la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente della Finlandia Sauli Niinisto. Lo riferisce la portavoce, Karine Jean-Pierre. I leader discuteranno della domanda di adesione dei due Paesi scandinavi alla Nato.

    Ore 14,30 – Mosca: “l’Occidente vuole instaurare un suo regime in Russia” – Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolaj Patrushev ha accusato l’Occidente di voler creare le condizioni “per l’instaurazione di un regime sotto il suo controllo in Russia, così come ha già fatto in Ucraina e in altri Stati”.

    Ore 14 – Presidente della Duma contrario allo scambio dei combattenti di Azovstal con prigionieri russi – “I criminali nazisti non dovrebbero essere scambiati, ma processati. Si tratta di criminali di guerra, dovremmo fare di tutto per garantire che vengano processati”. Lo ha dichiarato il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin durante la sessione plenaria facendo riferimento alla proposta di Kiev di scambiare i combattenti feriti evacuati ieri sera dall’acciaieria Azovstal di Mariupol con soldati russi prigionieri in Ucraina.

    Ore 13.50 – Missione a Kiev del ministro degli Esteri del Vaticano: dialogo per la pace – Il ‘ministro degli Esteri’ del Vaticano in procinto di visitare i luoghi colpiti dalla guerra per portare la vicinanza del Papa e della Santa Sede. Da domani prenderà il via la missione del segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher. In un tweet della Segreteria di Stato si annuncia il viaggio in Ucraina del presule in occasione del 30esimo anniversario dei rapporti diplomatici con il Paese est europeo: “Un viaggio per riaffermare l’importanza del dialogo per ristabilire la pace”. Andrà a Leopoli e a Kiev.

    Ore 13 – Ucraina, Kiev conferma: sospesi i negoziati con Mosca – Il processo negoziale tra Russia e Ucraina è sospeso. Lo ha confermato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo che la notizia era arrivata da Mosca. Se riprenderanno, ha aggiunto, il moderatore potrebbe essere lo stesso presidente Volodymy Zelensky. Podolyak ha ribadito che Kiev non è disposta a cedere nulla “per salvare la faccia a Putin”. “La società ha giù pagato un prezzo enorme”, ha aggiunto come riporta Ukrinform su Telegram.

    Ore 12,00 – Russia: “Al momento nessun negoziato con l’Ucraina” – Allo stato attuale non vi è un negoziato tra Russia e Ucraina perché Kiev si è ritirata dal processo negoziale. È quanto afferma il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko: “No, i negoziati non stanno proseguendo. L’Ucraina si è praticamente ritirata dal processo negoziale”. Rudenko, poi, ha aggiunto che con l’Ucraina non vi sono trattative “in nessuna forma”.

    Ore 11,00 – Lavrov: “L’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato non fa differenza” – L’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato non fa nessuna differenza per la Russia: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, intervenendo a un evento dedicato ai giovani.

    Ore 10,30 – La Svezia firma la richiesta di adesione alla Nato – Secondo quanto riporta la Cnn, la ministra degli Esteri svedese Ann Linde ha firmato questa mattina la domanda di adesione della Svezia alla Nato. Si tratta di un passo formale di Stoccolma verso l’ingresso nell’Alleanza Atlantica, già annunciata ieri dalla premier Magdalena Andersson. “Siamo arrivati a una conclusione che è la migliore per la Svezia” ha dichiarato Ann Linde. “Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, ma riteniamo che potrebbe volerci fino a un anno”. La domanda, secondo quanto riportato dai media locali, sarà presentata domani insieme alla Finlandia e poi sarà esaminata dalla Nato.

    Ore 9,30 – Cremlino: “Azioni dell’Occidente contro la Russia sono una guerra” – “Le azioni dei Paesi occidentali nei confronti della Russia sono una guerra, sarebbe più corretto ora indicare i Paesi non amici come ostili”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, le cui parole sono state riportate da Interfax. “La Russia non può essere isolata politicamente, economicamente o nella sfera dell’informazione” ha aggiunto Peskov, che poi ha sottolineato: “Gli ucraini sono persone pacifiche e di talento, fraterne alla Russia, ma sono state ingannate per molto tempo”.

    Ore 8,00 – Bombardamento ucraino sulla regione russa di Kursk – La regione di Kursk, al confine con l’Ucraina, è stata colpita da un bombardamento da parte delle forze di Kiev, che hanno preso di mira il villaggio di Alekseeva senza causare feriti. Lo riferisce su Telegram il governatore della regione Roman Starovolt, il quale ha aggiunto che l’attacco è stato respinto da una controffensiva russa.

    Ore 7,00 – Kiev intensifica sforzi per salvare gli ultimi difensori dall’Azovstal – Funzionari ucraini hanno fatto sapere che la missione dei combattenti che hanno difeso l’acciaieria Azovstal di Mariupol è finita e che sono in corso sforzi per trarre in salvo gli ultimi soldati rimasti asserragliati all’interno dell’impianto. Nella notte, 260 soldati, di cui una cinquantina feriti, sono stati evacuati e portati in aree sotto il controllo della Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che l’evacuazione è un “lavoro che richiede delicatezza e tempi” e che l’Ucraina “ha bisogno di eroi vivi, e penso che ogni persona giudiziosa capirà queste parole”.

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