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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Macron, Draghi e Scholz arrivati a Kiev. Macron: “Servono armi di difesa più efficaci, l’Ucraina deve vincere la guerra”. Cremlino, le forniture di armi occidentali sono inutili

    Persone evacuate dall'acciaieria Azovstal, dalla città di Mariupol città e dalle aree circostanti, arrivate a Zaporizhzhia, il 3 maggio 2022. Credit: EPA / PILIPEY ROMANO
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 16 Giu. 2022 alle 07:35 Aggiornato il 16 Giu. 2022 alle 19:25

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 16 GIUGNO 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina è arrivata al 113esimo giorno. Oggi appuntamento cruciale per la diplomazia: Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron si recano a Kiev dove incontreranno Volodimir Zelensky. Macron ieri ha sottolineato che l’Ucraina prima o poi “dovrà negoziare” con la Russia, mentre la Casa bianca ha replicato che sarà Zelensky “in quanto leader di un paese sovrano e democratico” a decidere “come deve finire questa guerra”. Nel frattempo  ieri dalla compagnia russa Gazprom è arrivato l’annuncio di una riduzione del 15 percento del gas destinato l’Italia, dopo i tagli annunciati alle forniture tramite il gasdotto Nord Stream, che collega la Russia alla Germania. Di seguito tutte le notizie di oggi, giovedì 16 giugno 2022.

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 16 GIUGNO 2022

    Ore 19,00 – Draghi: “Non si vedono spiragli per la pace” – “Le condizioni che gli ucraini pongono oggi è l’integrità territoriale. È la premessa per iniziare i negoziati di pace da parte ucraina. Al momento non si vedono margini, ma c’è un atteggiamento che è cambiato molto nelle ultime settimane”, anche “degli altri Paesi che li devono aiutare a trovare la pace. C’è un’iniziativa diplomatica mondiale che non c’era un mese fa”. Lo ha dichiarato Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev.

    Ore 18,30 – Draghi: “Zelensky non ci ha chiesto nuove armi oggi” – “Oggi non ci sono state richieste da Zelensky di nuove armi. Ha descritto la situazione com’è, una situazione che sta diventando critica. Perché le armi sovietiche stanno finendo le munizioni e  le nuove armi necessitano di addestramento. I vari Paesi Nato forniscono questo addestramento ma ci vuole tempo”: lo ha dichiarato il premier italiano Mario Draghi incontrando i giornalisti a Kiev.

    Ore 17,30 – Moldavia, Lavrov: “L’Occidente vuole renderla una seconda Ucraina” – Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha affermato che l’Occidente vuole far diventare la Moldavia una seconda Ucraina, minandone la stabilità. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti.

    Ore 16.30 – Zelensky: “L’Ucraina in Ue rafforza la libertà europea” – “Dobbiamo arrivare a una posizione comune sull’appoggio alla nostra integrazione nell’Ue. Lo status di candidato per l’Ucraina può rafforzare la libertà in Europa e diventare la decisione più importante del terzo decennio del XXI secolo. Capiamo che la strada verso l’Ue non è un solo passo, ma questa strada deve cominciare. Gli ucraini sono pronti ad andare avanti su questa strada per diventare Stato candidato”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa a Kiev con i leader Ue.

    Ore 16.20 – Zelensky: grazie ai leader UE, ora ci servono armi pesanti – “Cari amici, apprezziamo che siate oggi con noi, proprio alla vigilia di importanti eventi internazionali per tutti noi e per l’Europa. E sono molto grato che la visita sia iniziata a Irpin per vedere cosa hanno fatto gli invasori russi. La nostra forza è l’unità”. Lo ha detto Zelensky in conferenza stampa con i leader Ue, parlando della necessità dell’Ucraina di avere “armi pesanti e moderne”: “Ci serve aiuto. Ogni arma è una vita umana salvata. Ogni proroga aumenta la possibilità per i russi di uccidere ucraine e distruggere le nostre città”.

    Ore 16.10 – Draghi: sì alle indagini sui crimini di guerra dei russi – “Abbiamo visto le atrocità commesse dalla Russia in questa guerra a Irpin che condanniamo senza esitazioni – ha detto Draghi in conferenza stampa a Kiev -. Diamo il nostro completo sostegno alle indagini sui crimini di guerra commessi dai russi”.

    Ore 16.00 – Draghi: due settimane per sminare i porti, poi subito i corridoi – “Ci sono due settimane per sminare i porti. Il raccolto arriverà alla fine di settembre e una serie di scadenze sempre più urgenti che ci avvicinano al dramma inesorabilmente. Occorre creare corridoi sicuri con la massima urgenza per il trasporto sicuro per il grano ed evitare una catastrofe”. Così Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev. “L’unico modo è una risoluzione dell’Onu che regoli la navigazione nel Mar Nero, la Russia finora lo ha rifiutato”.

    Ore 15.50 – Draghi: vogliamo la pace ma l’Ucraina deve difendersi – “A Irpin ho sentito orrore e speranza, speranza per la ricostruzione e per il futuro. Noi oggi siamo qui per questo, per aiutare l’Ucraina a ricostruire il suo futuro”. Lo ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev. “Vogliamo la pace ma l’Ucraina deve difendersi ed è l’Ucraina a dover scegliere la pace che vuole, quella che ritiene accettabile per il suo popolo. Solo così può essere una pace duratura”.

    Ore 15.40 – Draghi: l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea – “Il messaggio più importante della nostra visita è che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo. Zelensky sa che è una strada da percorrere, non solo un passo”. Lo ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino e gli altri leader europei.

    Ore 15.30 – Stoltenberg: Macron-Draghi-Scholz a Kiev un messaggio politico – “E’ una cosa positiva che leader dei Paesi della Nato vadano a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky e per vedere le atrocità causate dalla guerra di Putin: portano solidarietà e un messaggio politico”. Lo ha detto il segretario generale della nato Jens Stoltenberg al termine della ministeriale Difesa di Bruxelles parlando della visita dei tre leader in Ucraina.

    Ore 14.25 – Zelensky: apprezzo solidarietà leader Ue oggi a Kiev – “Il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi e il presidente romeno Klaus Iohannis sono a Kiev oggi. Apprezziamo la vostra solidarietà con il nostro Paese e il nostro popolo”. Questo il messaggio pubblicato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. In un altro messaggio,il leader di Kiev ha postato le foto mentre accoglie i leader europei, sottolineando che è “una giornata piena, incontri importanti”.

    Ore 14.20 – Cremlino: “Visita leader Ue vada oltre armi, guardino la realtà” – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si augura che la visita a Kiev del premier Mario Draghi, del presidente della Francia Emmanuel Macron e del cancelliere della Germania Olaf Scholz “non si concentri esclusivamente sulle spedizioni di armi in Ucraina”. Nel corso di una conferenza stampa, Peskov ha detto che “vorrei sperare che i leader di questi tre stati, e il presidente della Romania, non si concentreranno solo sul sostegno all’Ucraina pompando ulteriormente armi”. Sarebbe “assolutamente inutile e causerebbe ulteriori danni al Paese”. Peskov suggerisce che Macron, Scholz e Draghi dovrebbero usare il loro tempo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per dare uno “sguardo realistico allo stato delle cose”.

    Ore 14.15 – I filorussi: non ci fermeremo al Donbass – “Le forniture di nuove armi dell’Occidente all’Ucraina stanno costringendo le truppe” dei separatisti filorussi del Donbass “a non fermarsi ai confini della Repubblica di Donetsk”. Lo ha detto il leader dell’entità autoproclamata, Denis Pushilin, citato da Ria Novosti.

    Ore 14.10 – Kiev: con nuove armi Usa riconquisteremo Crimea e Donbass – Le nuove armi statunitensi aiuteranno l’Ucraina a riconquistare i territori occupati dalla Russia, tra cui la Crimea e il Donbass: ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov alla Cnn. “Libereremo tutti i nostri territori, tutti, compresa la Crimea”, ha dichiarato,”la Crimea è un obiettivo strategico per l’Ucraina perché è territorio ucraino. Ma ci muoveremo passo dopo passo”. Reznikov ha spiegato che il primo passo sarà la stabilizzazione della situazione, la seconda fase sarà per spingere fuori i russi. Nella terza fase si discuterà con i partner su “come liberare i territori, compresa la Crimea”, ha detto.

    Ore 14.05 – Chiesa ortodossa russa, sanzioni Gb contro patriarca assurde – Le sanzioni britanniche contro il Patriarca russo sono “assurde, insensate”. Lo afferma la Chiesa ortodossa dopo che Il governo britannico ha sanzionato il leader della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, “per il suo sostegno e appoggio” all’invasione dell’Ucraina decisa dal presidente Vladimir Putin.

    Ore 14.00 – Iohannis: “A Irpin tragedia orribile, russi siano ritenuti responsabili” – ”Non ci sono parole per descrivere l’inimmaginabile tragedia umana e le orribili distruzioni che abbiamo visto oggi a Irpin”. Lo ha scritto su Twitter il presidente rumeno Klaus Iohannis, che ha visitato il sobborgo a nord di Kiev insieme al premier Mario Draghi, al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al presidente francese Emmanuel Macron. ”Rinnovo con forza il mio appello affinché tutti i responsabili russi siano ritenuti responsabili dalla giustizia penale internazionale, che la Romania sostiene pienamente”, ha aggiunto Iohannis.

    Ore 13.50 – Orban: contrari a proposte lesive di interessi nazionali e UE – “Durante l’adozione del sesto pacchetto di sanzioni, l’Ungheria ha fatto del suo meglio per preservare l’unità europea. Lo abbiamo fatto nonostante stia diventando sempre più difficile mettere in atto il principio, in origine unanime, secondo cui le sanzioni imposte non devono colpire noi più di quanto non colpiscano la Russia”. Così il primo ministro ungherese, Viktor Orban, in una lettera indirizzata ad un gruppo di eurodeputati che nei giorni scorsi ha lanciato una petizione per l’abolizione del veto in seno al Consiglio europeo.

    Ore 13.40 – Scholz a Irpin: brutalità guerra ci dice va fatto qualcosa – “È spaventosa la distruzione provocata da questa guerra. Ed è anche peggio quando si vede quanto spaventosamente priva di senso sia tutta questa violenza. Vengono colpiti civili senza colpa. Le case vengono distrutte. C’è una intera città che viene distrutta nella quale non vi erano infrastrutture militari. Questo dice molto della brutalità della guerra dei russi, spinta solo dalla distruzione e dalla conquista E questo dobbiamo tenerlo in mente in tutto quello che decidiamo. È una guerra spaventosa che la Russia porta avanti con grande brutalità e senza rispetto delle vite umane”. Lo dice Olaf Schoz in uno statement divulgato dalla cancelleria, durante la sua visita a Irpin. “Tutto quello che vediamo è un monito sul fatto che si debba fare qualcosa”, ha aggiunto

    Ore 13.30 – Di Maio: non si può attaccare governo un giorno sì e uno no – “Non credo che possiamo stare nel governo e poi, per imitare Salvini, un giorno sì ed uno no, si va ad attaccare il governo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

    Ore 13.20 – Ucraina, governo britannico sanziona il patriarca Kirill – Il governo britannico ha sanzionato il leader della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, “per il suo sostegno e appoggio” all’invasione dell’Ucraina decisa dal presidente Vladimir Putin. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Foreign Office.

    Ore 13.10 – Mosca, flusso gas da Nord Stream 1 potrebbe interrompersi – La Russia ha avvertito che i flussi di gas verso l’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream potrebbero essere sospesi, dopo i problemi nelle riparazioni delle turbine per mancanza di componenti a causa delle sanzioni. L’ambasciatore russo all’UE Vladimir Chizhov ha dichiarato all’agenzia statale Ria Novosti che un arresto completo dei flussi nel gasdotto, che fornisce gas dalla Russia all’Europa sotto il Mar Baltico, sarebbe una “catastrofe” per la Germania. Il flusso del Nord Stream verso la Germania è stato interrotto due volte questa settimana. Secondo Berlino, con l’obiettivo di provocare l’aumento dei prezzi.

    Ore 13.00 – Gas, Enea: dipendenza da Russia sotto 24%, nel 2021 era 40% – Nei primi cinque mesi del 2022, la quota delle importazioni di gas dalla Russia sul totale è scesa in media sotto il 24% (rispetto a circa il 40% nello stesso periodo 2021, con un calo del 41%), con punte al di sotto del 20% in aprile e maggio, e superata anche dalla quota del gas algerino (31%). È quanto emerge dall’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano dell’Enea.

    Ore 12.50 – Draghi e leader europei arrivati alla presidenza, incontro con Zelensky – Il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il presidente rumeno Klaus Iohannis sono arrivati alla presidenza ucraina per l’incontro con il capo di stato ucraino, Volodimir Zelensky. A seguire si terrà la conferenza stampa congiunta.

    Ore 12.40 – Medvedev: Macron-Scholz-Draghi fan di “rane, salsicce e spaghetti”, visita inutile – “I fan europei di rane, salsicce di fegato e spaghetti” amano visitare Kiev “con zero utilità”. Nuovo attacco su Twitter di Dmitri Medvedev, ex presidente russo che ha scelto di insultare con metafore culinarie i leader europei Draghi, Macron e Scholz, oggi in visita a Kiev. Medvedev ha detto che i tre prometteranno all’Ucraina “l’adesione all’Ue e vecchi obici, si leccheranno i baffi con l’horilka” (una vodka ucraina, ndr) e torneranno a casa in treno, “come 100 anni fa”. “Tutto bene. Ma non avvicinerà l’Ucraina alla pace. Il tempo scorre”, ha concluso.

    Ore 12.30 – Cremlino, le forniture di armi occidentali sono inutili – Il Cremlino definisce “inutili” le forniture di armi occidentali mentre i tre leader europei Draghi, Macron e Scholz sono a Kiev per discutere con il presidente ucraino Zelensky anche della necessità di nuove armi per sostenere l’Ucraina contro l’invasione russa.

    Ore 12.20 – Gas: prezzo corre ancora, +18% a 142 euro al megawattora – Non si ferma la corsa del gas sui mercati europei: ad Amsterdam, listino di riferimento per il vecchio continente, il metano sale del 18% a 142 euro al megawattora. Nelle ultime tre sedute il prezzo del gas è cresciuto di quasi il 70%.

    Ore 12.10 – Kiev: “Ci aspettiamo sostegno per l’adesione all’UE” – La sicurezza alimentare, le armi e il sostegno all’Ucraina “sono argomenti di discussione importanti. Ci aspettiamo sostegno per la domanda di adesione dell’Ucraina all’UE”. Lo ha annunciato il capo dell’Ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, riferendosi ai temi che saranno discussi nell’incontro tra Zelensky, Mario Draghi, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e il presidente della Romania Klaus Johannis.

    Ore 12.00 – Cnn: “La Francia vuole che l’Ucraina riprenda anche la Crimea” – La Francia vorrebbe che l’Ucraina riprendesse anche il controllo della Crimea dopo l’eventuale vittoria militare contro la Russia. Lo ha detto una fonte diplomatica che ha viaggiato con la delegazione francese in occasione della visita di Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron a Kiev. Lo riporta la Cnn. “Siamo per una vittoria integrale con il ripristino dell’integrità territoriale su tutti i territori conquistati dai russi, compresa la Crimea”, ha affermato il funzionario francese, riferendosi alla penisola sul Mar Nero che la Russia ha annesso con la forza nel 2014.

    Ore 11.50 – Macron: l’Ucraina deve vincere la guerra –“Serve che l’Ucraina possa resistere e vincere la guerra”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la visita a Irpin con Draghi e Scholz.

    Ore 11.45 – Draghi a Irpin: “Gli ucraini ricostruiranno quello che i russi hanno distrutto” – Qui i russi “hanno distrutto gli asili e i giardini di infanzia. Sarà ricostruito tutto. Gli ucraini hanno già iniziato. Sono già a uno stadio molto avanzato di valutazione”. Lo ha detto il premier Mario Draghi ai giornalisti a margine della visita a Irpin. A chi gli chiedeva se ci vorrà un piano Marshall, Draghi ha tagliato corto: “Ne parliamo dopo”.

    Ore 11.40 – Draghi a Irpin: “È un luogo di distruzione ma anche di speranza” – “Questo è un luogo di distruzione ma anche di speranza. Molto di ciò che mi hanno detto riguarda il futuro e la ricostruzione. E’ un popolo che è stato riunito dalla guerra, che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima della guerra”. Lo ha detto Mario Draghi a margine della visita a Irpin.

    Ore 11.35 – Macron: ucraini eroici, servono armi di difesa più efficaci – “All’Ucraina servono armi di difesa più efficaci” per contrastare l’invasione russa. Lo ha detto Emmanuel Macron dopo la visita a Irpin salutando “l’eroismo” degli ucraini.

    Ore 11.20 – Filorussi, siamo entrati nel perimetro dell’impianto Azot – Le forze filorusse dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) hanno dichiarato di essere entrati nel perimetro dell’impianto chimico Azot a Severodonetsk dove i combattenti ucraini stanno opponendo resistenza. Lo riporta la Tass. Intanto il leader della Lpr Leonid Pasechnik, a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, ha affermato: “Non ci sono dati precisi sul numero di civili nell’impianto Azot della città di Severodonetsk”.

    Ore 11.10 – Zelensky discuterà con i tre leader di sicurezza alimentare e armi – Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenski, discuterà della sicurezza alimentare, delle armi e del sostegno a Kiev con il premier Mario Draghi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha dichiarato il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, Andriy Yermak, sul suo canale Telegram. Scholz, Macron e Draghi sono già arrivati a Kiev. Il loro incontro con Zelenski sta per iniziare.

    Ore 11.00 – Luhansk: a Severodonetsk si combatte casa per casa – “Da circa quattro mesi i russi non hanno vittorie significative, quindi usano tutte le loro riserve per catturare Severodonetsk. In città si combattono battaglie feroci casa per casa”. Lo riferisce Serhai Haidai, il governatore della regione ucraina di Luhansk, in cui Severodonetsk si trova. “L’esercito ucraino ha bisogno di artiglieria di lungo raggio per respingere i russi a distanza di sicurezza”, ha continuato Haidai, aggiungendo che “decine di occupanti muoiono ogni giorno nelle battaglie di strada a Severodonetsk”.

    Ore 10.50 – Draghi tra i palazzi distrutti di Irpin: “Tutto questo deve essere conosciuto” – A Irpin Draghi è stato ricevuto dal sindaco di Irpin Oleh Bondar e dal capo dell’amministrazione regionale militare di Kiev Oleksiy Kuleba e, con Macron e Scholz, ha fatto il giro di un isolato di palazzi anneriti dalle bombe e dalle fiamme. E ha detto: “Tutto questo deve essere conosciuto dal mondo intero”.

    Ore 10.40 – Draghi a Irpin: “Avete il mondo dalla vostra parte” – Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi a Irpin si è fermato davanti ai palazzi bombardati e alle autorità locali ha detto: “Avete il mondo dalla vostra parte”.

    Ore 10.30 – Scholz: sanzioni servono perché Russia rinunci all’invasione – “Le sanzioni occidentali contribuiscono alla possibilità che la Russia rinunci all’operazione e ritiri nuovamente le sue truppe. Perché questo è l’obiettivo”. Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando alla Bild dopo essere arrivato a Kiev con Mario Draghi e Emmanuel Macron.

    Ore 9.55 – Draghi, Macron e Scholz a Kiev: risuona sirena antiaerea – A Kiev è risuonata la sirena d’allarme antiaereo, mentre nella capitale ucraino si trovano Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz, arrivati insieme per dimostrare solidarietà e sostegno contro l’invasione russa.

    Ore 9.50 – Nato, pronti a lunga guerra; aiuti senza precedenti – “Alla riunione di ieri dei ministri della Difesa c’è stato un forte messaggio da tutti gli alleati Nato: siamo pronti a un lungo conflitto, siamo pronti a continuare a fornire un sostegno sostanziale senza precedenti all’Ucraina”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo – con il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin – alla riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza a Bruxelles.

    Ore 9.45 – Macron: con Draghi e Scholz andremo anche a Irpin – “Con Draghi e Scholz ci incontreremo con il presidente Volodimir Zelensky e andremo anche a Irpin, dove sono avvenuti omicidi”. Lo ha detto in un commento a Bfmtv il presidente francese Emmanuel Macron dopo l’arrivo in treno a Kiev. Macron è accompagnato anche dal ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. “Questo viaggio è molto importante per l’Ucraina, l’Europa e la stabilità globale”, ha detto.

    Ore 9.40 – Scholz a Kiev: aiuti all’Ucraina finché sarà necessario – La visita a Kiev di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz insieme “è importante”: “non vogliamo solo dimostrare solidarietà, vogliamo anche assicurare che l’aiuto che diamo – finanziario, umanitario ma anche in fatto di armi – proseguirà. E che lo continueremo fintanto che sarà necessario alla lotta ucraina per l’indipendenza”. Così il cancelliere tedesco Scholz alla Bild, in occasione della missione in Ucraina insieme al presidente francese e al presidente del Consiglio.

    Ore 9.35 – Cremlino, vertice Putin-Biden improbabile nel prossimo futuro – Un incontro tra i leader di Russia e Stati Uniti sarà improbabile nel prossimo futuro. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in una intervista all’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. L’ultimo incontro tra il presidente russo, Vladimir Putin e l’omologo statunitense Joe Biden risale a un anno fa a Ginevra. “Un vertice tra i leader è attualmente improbabile. Ed è improbabile che avvenga nel prossimo futuro. Anche se, in tutta onestà, si deve ammettere che negli affari internazionali a volte inizia a prevalere un approccio pragmatico. E poi le tendenze cambiano abbastanza rapidamente”, ha spiegato Peskov.

    Ore 9.30 – Parigi, a Kiev per discutere invio armi e Ucraina nell’UE – “Prima di tutto, questa visita ha lo scopo di riaffermare il nostro sostegno all’Ucraina. I leader discuteranno delle esigenze dell’Ucraina, dell’assistenza a Kiev, comprese le armi e, tra gli altri argomenti, della prospettiva dell’Ucraina nell’UE, che sarà anche discussa al prossimo consiglio europeo a Bruxelles”. Lo ha detto a France Info il segretario di stato francese incaricato degli affari europei, Clement Beaune, riferendosi alla visita a Kiev del presidente francese, Emmanuel Macron, del presidente del Consiglio, Mario Draghi e del cancelliere tedesco, OIlaf Scholz.

    Ore 9.25 – Macron a Kiev, prossime settimane molto difficili – “Sono venuto per inviare un messaggio di unità europea e sostegno agli ucraini. Le prossime settimane saranno molto difficili”. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, scendendo dal treno che dalla Polonia lo ha portato a Kiev, “in un luogo di guerra dove sono stati commessi i massacri”, con il presidente del Consiglio, Mario Draghi e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Lo riferiscono i media francesi.

    Ore 09.20 – Arrivato a Kiev il treno blindato con Draghi, Macron e Scholz – Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono arrivati a Kiev per la loro prima visita in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio. Il premier italiano, il cancelliere tedesco e il presidente francese incontreranno insieme il leader ucraino Volodymyr Zelensky.

    Ore 9.10 – Cremlino agli Usa, non saremo vassalli di nessuno – “L’unico modo per normalizzare le relazioni tra Russia e Stati Uniti può essere il rifiuto dell’egemonismo da parte di Washington e capire che non saremo vassalli di nessuno”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in una intervista all’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. “L’unico modo è abbandonare la politica dell’egemonismo negli affari mondiali e capire che non vogliamo, non possiamo e non saremo vassalli di nessuno, in ogni senso. Quando ci saranno vantaggio reciproci, rispetto reciproco, allora sarà il momento per pianificare i prossimi contatti”, ha aggiunto Peskov

    Ore 9.00 – Kiev: 318 bambini uccisi e 581 feriti da inizio guerra – Sono 318 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese. 581 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe – aggiunge la nota – hanno danneggiato 2.000 istituzioni educative, 208 delle quali sono andate completamente distrutte.

    Ore 8.50 – Governatore Severodonetsk, circa 10 mila civili intrappolati – Circa 10.000 civili sono intrappolati nella città orientale ucraina di Severodonetsk, dove da settimane infuriano i combattimenti con le forze russe. Lo ha riferito il governatore della regione di Lugansk, Sergiy Gaiday. “Su 100.000 residenti, ne rimangono circa 10.000”, ha scritto il governatore su Telegram.

    Ore 8.40 – Londra: “Truppe russe sotto organico nel Donbass” – “Le forze di combattimento russe nel Donbass stanno probabilmente operando in raggruppamenti sempre più ad hoc e gravemente sotto organico. Come hanno affermato le autorità ucraine, alcuni gruppi tattici di battaglioni russi – in genere costituiti da circa 600-800 persone – sono stati in grado di radunare solo 30 soldati”. Lo scrive su Twitter l’intelligence del ministero della Difesa britannico, nell’aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina.

    Ore 8.30 – Londra: distrutti tutti i ponti intorno a Severodonetsk – Tutti i principali ponti sul fiume Siverskyy Donets, che collegano Severodonetsk al territorio controllato dalle forze ucraine, sono stati molto probabilmente distrutti. Lo ha dichiarato l’intelligence britannica nel suo ultimo bollettino, in cui afferma che la situazione resta estremamente difficile per le forze ucraine e i civili rimasti a Est del fiume.

    Ore 8.20 – Gas: Gazprom riduce del 60% forniture a Germania in due giorni – Gazprom ha cominciato a ridurre da stamattina il volume delle forniture di gas alla Germania, attraverso la pipeline del Nord Stream 1, a un massimo giornaliero di 67 milioni di metri cubi. Questo ulteriore taglio arriva dopo l’annuncio del gruppo di martedì scorso. Complessivamente, si tratta di una riduzione di circa il 60% nell’arco di due giorni.

    Ore 8.10 – Cremlino, discussione Russia-USA su trattato per riduzione armi nucleari – La Russia e gli Stati Uniti devono discutere l’estensione del trattato di riduzione delle armi nucleari Start. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in un’intervista all’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. Secondo Peskov, si tratta di una questione importante per la sicurezza globale che non può essere messa in discussione dall’operazione militare in Ucraina. Alla domanda sulla possibilità di una guerra nucleare, Peskov ha detto: “Credo che oggi i media dovrebbero essere abbastanza professionali da non porre domande del genere, e coloro che vengono intervistati dovrebbero essere abbastanza saggi da non rispondere a tali domande”.

    Ore 8.00 – Kiev: raid aereo russo su Sumy, 4 morti e 6 feriti – Quattro persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite nella notte in un attacco aereo russo nella periferia della città di Sumy, in Ucraina settentrionale. Il governatore regionale, Dmitro Zhyvytskyi, non ha specificato l’obiettivo dell’attacco, avvenuto nel distretto di Dobropillia.

    Ore 7.50 – Scomparsi due combattenti americani: forse catturati dai russi – Alexander Drueke, 39 anni, e Andy Tai Ngoc Huynh, 27 anni, entrambi veterani dell’esercito americano sono scomparsi in Ucraina, dove stavano assistendo le forze di Kiev negli sforzi bellici. I due potrebbero essere stati catturati dalle forze russe, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Telegraph.

    Ore 7.40 – Ucraina: 478 civili uccisi a Chernihiv da inizio guerra – Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, 478 civili sono stati uccisi e 692 feriti nella regione settentrionale di Chernihiv: 334 uomini, 122 donne e 22 bambini. I dati sono stati forniti dalla Procura regionale di Chernihiv, riporta Ukrinform. La maggior parte dei civili è morta a causa dei bombardamenti di artiglieria e degli attacchi aerei su insediamenti residenziali. Alcuni sono stati colpiti mentre si trovavano in macchina. Nella regione sono stati avviati 1.263 procedimenti penali per crimini di guerra. Ventidue soldati russi sono stati formalmente accusati e uno incriminato.

    Ore 7.30 – Cremlino: tentativi Usa di soffocare la Russia non hanno successo – Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che i tentativi statunitensi di soffocare la Russia con le sanzioni non sono efficaci, un fatto che è già stato riconosciuto da esperti internazionali, anche statunitensi. “Si possono ascoltare … esperti internazionali ed esperti di paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti”, ha spiegato, “i quali stanno già dicendo che questi tentativi di soffocamento non stanno funzionando in modo corretto”.

    Ore 7.20 – Kiev: i russi attaccano il Luhansk da nove direzioni – “La lotta feroce per [la regione di] Luhansk continua e gli invasori russi stanno cercando di attaccare contemporaneamente da nove direzioni”. Lo ha annunciato su Facebook il comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina, Valeriy Zaluzhny.

    Ore 7.10 – Casa bianca: tocca a Zelensky decidere come finire la guerra – John Kirby nel briefing della Casa Bianca ha affermato che “è Volodimir Zelensky, in quanto leader di un paese sovrano e democratico, che deve decidere come deve finire questa guerra”. Il nuovo coordinatore della comunicazione strategica per il Consiglio di sicurezza nazionale lo ha detto in risposta a una domanda sulle parole del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui l’Ucraina a un certo punto dovrà negoziare.

    Ore 7.00 – Draghi-Macron-Scholz verso Kiev: summit nella notte – Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz sono in viaggio verso Kiev. Il presidente del Consiglio, il presidente francese e il cancelliere tedesco stanno raggiungendo la capitale ucraina in treno, seguendo un percorso blindato che da Medyka, cittadina polacca al confine, li sta portando a destinazione. Nella notte i tre hanno avuto un lungo colloquio a bordo del convoglio in vista dell’incontro con Volodimir Zelensky che dovrebbe avvenire tra poche ore.

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