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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Riapre l’ambasciata italiana a Kiev, Zelensky: Italia si è offerta come garante sicurezza. Mosca vieta l’ingresso di Boris Johnson in Russia. Ripresi i bombardamenti a Kiev. Mosca: ultimi resistenti a Mariupol isolati in acciaieria

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 16 Apr. 2022 alle 07:08 Aggiornato il 16 Apr. 2022 alle 22:09

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 16 APRILE 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Prosegue la guerra in Ucraina. Nelle scorse ore è stata affondata una nave russa nel Mar Nero. Gli Stati Uniti: “Duro colpo per Mosca”. Nel frattempo la Russia è tornata a colpire l’Ucraina e Zelensky è tornato ad allarmare il mondo: “Dobbiamo tutti essere pronti alla minaccia nucleare della Russia. Siamo preoccupati dal possibile uso di armi nucleari, ma tutto il mondo dovrebbe esserlo, non solo l’Ucraina”. Nel pomeriggio di ieri poi Di Maio ha annunciato che è stata “riaperta l’ambasciata italiana a Kiev, l’ambasciatore è arrivato”. Resta chiusa invece quella degli Stati Uniti secondo cui “non ci sono ancora le condizioni di sicurezza”. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina di oggi, 16 aprile 2022, minuto per minuto.

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 16 APRILE 2022

    Ore 21.55 – Nehammer, sì Putin a indagine internazionale Bucha – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che coopererà con un’indagine internazionale sui crimini di guerra dei quali sono accusate le forze russe in Ucraina, come l’uccisione di decine di civili a Bucha. Lo ha dichiarato alla Nbc l’unico leader occidentale ad aver incontrato il capo del Cremlino dopo l’invasione dell’Ucraina: il cancelliere austriaco Karl Nehammer. “Mi ha detto che da un lato collaborerà a un’indagine internazionale e dall’altro mi ha detto che non si fida del mondo occidentale”, ha detto Nehammer, “quindi questo sarà il problema in futuro”. “È stata una discussione dura ma ho cercato di convincerlo che, ad esempio, la guerra dell’ex Jugoslavia ci ha mostrato che le indagini internazionali sono utili per perseguire i criminali di guerra”, ha aggiunto il cancelliere austriaco nell’anticipazione dell’intervista che verrà trasmessa integralmente domani.

    Ore 21.45 – Zelensky, pronto a discutere status Crimea dopo ritiro – L’Ucraina è pronta a discutere con la Russia la permanenza fuori dalla Nato e lo status della Crimea, ma solo dopo la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un’intervista ai media online ucraini. “Credo che tutto dovrebbe essere scomposto in passaggi normali, lenti, calmi”, ha detto Zelensky”, c’è un’intesa, “parleremo e dobbiamo decidere. Ma dopo non ci sono spari e l’equipaggiamento viene ritirato”. “Non si può chiedere di accettare prima lo stato di neutralità per poi ritirare l’equipaggiamento”, ha spiegato Zelensky, “quale dei garanti della sicurezza firmerà se qua c’è equipaggiamento militare?”.

    Ore 21.35 – Nehammer, Putin ritiene di star vincendo la guerra – Il presidente russo, Vladimir Putin, “ritiene di stare vincendo la guerra”. Lo ha dichiarato alla Nbc l’unico leader occidentale ad aver incontrato il capo del Cremlino dopo l’invasione dell’Ucraina: il cancelliere austriaco Karl Nehammer. “Credo ora sia nella sua logica di guerra, sai? Crede che la guerra fosse necessaria per garantire sicurezza alla Federazione Russa”, ha spiegato Nehammer, “non ha fiducia nella comunità internazionale. Accusa gli ucraini di genocidi nella regione del Donbass. Quindi, essendo ora nel suo mondo, ritiene di stare vincendo la guerra”.

    Ore 21.20 – Mosca accusa Kiev di sparare nei corridoi umanitari – Il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev, ha accusato le forze di difesa territoriale ucraine di aver sparato nelle aree designate come corridoi umanitari verso Kharkiv e Zaporizhzhia, impedendo l’evacuazione dei civili. “I sistemi di controllo hanno registrato violazioni nelle aree dei corridoi umanitari aperti”, ha affermato Mizintsev, secondo quanto riporta Tass, “i militanti dei battaglioni territoriali hanno sparato con armi leggere e mortai nelle direzioni di Kharkiv e Zaporizhzhia, impedendo cosi’ l’evacuazione dei cittadini dagli insediamenti bloccati”.

    Ore 21.10 – Papa a sindaco Melitopol, siamo con voi, coraggio! – Il Papa, alla fine dell’omelia, si è rivolto al sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, presente in basilica per la Veglia Pasquale, con alcuni parlamentari ucraini. “In questo buio che voi vivete, signor sindaco, signori e signore parlamentari, il buio oscuro della guerra e della crudeltà, tutti noi preghiamo con voi questa notte, preghiamo per tante sofferenze. Noi soltanto possiamo darvi la nostra compagnia, la nostra preghiera e dirvi coraggio e vi accompagniamo. Possiamo anche dirvi la cosa più grande che oggi si celebra”. “Cristo è risorto” ha detto il papa, pronunciando queste ultime parole in ucraino.

    Ore 21.00 – Papa: servono gesti pace in questo tempo di orrori guerra – Il Papa chiede di portare Gesù Cristo “nella vita di tutti i giorni: con gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra; con opere di riconciliazione nelle relazioni spezzate e di compassione verso chi è nel bisogno; con azioni di giustizia in mezzo alle disuguaglianze e di verità in mezzo alle menzogne. E, soprattutto, con opere di amore e di fraternità”. Lo ha detto nell’omelia della Veglia Pasquale nella basilica vaticana. “Con Gesù, il Risorto, nessuna notte è infinita; e anche nel buio più fitto, brilla la stella del mattino”.

    Ore 20.50 – Zelensky: subito incontro con Putin, uno non basterà – Il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, si è detto disponibile a incontrare “il prima possibile” il presidente russo, Vladimir Putin, anche perché “non credo che un solo incontro basterà”. “Non credo sia possibile incontrarsi una volta e concordare su tutto perché ci sono ancora molte questioni aperte”, ha detto Zelensky in un’intervista ai media online ucraini rilanciata da Ukrainska Pravda, “non so ancora per quali questioni i russi sceglieranno la nostra opzione e per quali noi sceglieremo la loro opzione”.

    Ore 20.40 – Ucraina, Zelensky: “Valutiamo scambio di Medvedchuk” – “Stiamo valutando il possibile scambio di Medvedchuk”. Lo ha detto il presidente Volodimir Zelensky parlando, in un punto stampa con i media ucraini, dell’oligarca vicino a Putin, Viktor Medvedchuk, catturato quattro giorni fa dai servizi di sicurezza di Kiev. Il parlamentare ucraino, leader del partito filo-russo Opposition Platform For Life, era stato accusato di tradimento ed era evaso dai domiciliari a febbraio. Sua moglie, Oksana Marchenko, a più riprese ha chiesto che il marito venga scambiato con prigionieri di Mosca ed estradato in Russia.  Un’ipotesi a cui Kiev non sarebbe contraria. Secondo Zelensky lo scambio potrebbe essere fatto con “militari ucraini o magari con altre proposte che avanzerà la Russia”.

    Ore 20.30 – Mosca: “Ripulita Mariupol, in 2.500 nell’acciaieria” – Le forze russe hanno completamente eliminato i difensori dall’area urbana di Mariupol e rimangono solo non più di 2.500 combattenti che resistono nell’acciaieria Azovstal “la cui unica chance di sopravvivenza è deporre le armi”. Lo ha dichiarato il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov.

    Ore 20.20 – Mosca: abbattuto a Odessa aereo Kiev con armi da Occidente – “Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto vicino a Odessa un aereo militare ucraino che trasportava armi fornite dagli occidentali”. Lo afferma il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass.

    Ore 20.10 – Mosca: annientate tutte le truppe ucraine a Mariupol – Il ministero della Difesa russo afferma di avere “ripulito completamente l’area della città di Mariupol da tutti i miliziani del battaglione Azov, dei mercenari stranieri e delle truppe ucraine”. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass.

    Ore 20.00 – Comandante Marina russa incontra equipaggio Moskva – Il comandante in capo della Marina militare russa, ammiraglio Nikolai Yevmenov, ha incontrato oggi membri dell’equipaggio dell’incrociatore Moskva, affondato due giorni fa nelle acque del Mar Nero. L’ammiraglio, citato dall’agenzia Tass, ha detto che “gli ufficiali e i marinai” della nave “continueranno a servire nella Marina”. L’incontro si è svolto a Sebastopoli, in Crimea, dove ha sede il comando della flotta russa del Mar Nero. La Russia ha detto che la Moskva è affondata a causa dell’esplosione di un deposito di munizioni a bordo. L’Ucraina invece ha affermato che l’unità militare è stata colpita da un missile lanciato dalle forze di Kiev. Nessuna notizia ufficiale è stata fornita sul numero delle eventuali vittime.

    Ore 19.50 – Kiev: “Libereremo il sud occupato dai barbari russi” – ”Kherson, Oleshky, Nova Kakhovka, Skadovsk, Genichesk. Berdyansk, Melitopol, Tokmak, Vasylivka. Non dimentichiamo le città e i villaggi del sud dell’Ucraina che stono stati occupati provvisoriamente dai barbari russi. Rilasceremo il nostro popolo e ripristineremo la libertà e la civiltà”. Lo ha scritto su Twitter Mikhailo Podolyak, il consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.-

    Ore 19.10 – Kiev: dall’inizio della guerra 21 i giornalisti uccisi – Dall’inizio della guerra in Ucraina hanno perso la vita 21 giornalisti. Lo ha reso noto la commissione per la libertà di stampa del parlamento ucraino, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Esprimiamo le nostre sincere condoglianze alle famiglie delle vittime. Chiediamo una risposta globale ai crimini commessi dagli occupanti russi in Ucraina, inclusa la distruzione dei media liberi. Chiediamo alle forze dell’ordine di documentare attentamente i crimini contro i giornalisti”, ha sottolineato la commissione.

    Ore 19.00 – Comandante Marina russa incontra equippaggio Moskva – Il comandante della Marina russa ha incontrato nel porto di Sebastopoli l’equippaggio dell’incaricatore Moskva, affondato ieri nei pressi di Odessa.

    Ore 18.50 – Zelensky, trattato di pace in due parti – “Un trattato di pace con la Russia può consistere in due documenti. Uno dovrebbe riguardare le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l’altro direttamente le sue relazioni con la Federazione Russa”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, in un’intervista ai media online ucraini, in cui ha detto che l’Italia è tra i paesi che si sono offerti per garantire la sicurezza dell’Ucraina, nell’eventualità di un accordo con Mosca sullo status neutrale di Kiev. “Penso che questi possano essere due documenti diversi. Garanzie di sicurezza di coloro che sono pronti a offrirle. E un documento separato con la Russia”, ha specificato.

    Ore 18.40 – Moglie Medvedchuk a Johnson: “Favorisca scambio prigionieri” – Oksana Marchenko, la moglie del leader ucraino dell’opposizione filo-russa Viktor Medvedchuk, catturato in Ucraina, ha chiesto in un discorso su YouTube al primo ministro britannico Boris Johnson di favorire uno scambio tra suo marito e cittadini britannici nell’esercito di Kiev fatti prigionieri dalla Russia. “Signor primo ministro, lei ha una grande influenza sul presidente Zelensky”, ha detto Marchenko.”Se non è indifferente al destino dei suoi sudditi, aiutateli a tornare dalla loro famiglia e dai loro amici, aiutami a far tornare Viktor”, ha dichiarato.

    Ore 18.30 – Zelensky: Italia si è offerta come garante sicurezza – L’Italia è tra i paesi che si sono offerti per garantire la sicurezza dell’Ucraina, nell’eventualità di un accordo con Mosca sullo status neutrale di Kiev. Lo ha dichiarato all’Ukrainska Pravda il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, spiegando che manifestazioni di disponibilità sono giunte inoltre da Regno Unito, Stati Uniti e Turchia. “Al momento non abbiamo ancora firmatari ma c’e’ una dimostrazione (di interesse, nda) da Johnson, dalla Gran Bretagna, dagli Usa, dall’Italia, dalla Turchia”, ha spiegato Zelensky, “credo che ci sarà un impegno separato dall’Unione Europea”.

    Ore 18.20 – Ucraina, premier andrà a Washington per incontri Fmi e Banca Mondiale – Il primo ministro ucraino Denis Shmyhal parteciperà la prossima settimana a Washington a un meeting del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Banca Mondiale. Lo riferisce una fonte della Banca mondiale citata dalla Dpa. Shmyhal sarà accompagnato dal ministro delle Finanze ucraino Serhiy Marchenko e dal capo della Banca nazionale ucraina Kyrylo Shevchenko. Mercoledì è previsto un incontro dei ministri delle Finanze e dei capi delle Banche centrali dei 20 Paesi maggiormente industrializzati e delle economie emergenti. Prevista la partecipazione della Russia, anche se non è chiaro se Mosca invierà un suo rappresentante ai colloqui.

    Ore 18.10 – Sturgeon su bando russo: “Putin è un criminale di guerra” – La premier scozzese Nicola Sturgeon ha definito il presidente russo Vladimir ”Putin un criminale di guerra e non esiterò a condannare lui e il suo regime”. Dopo essere stata messa al bando dalle autorità russe, Sturgeon ha ribadito che ”la Scozia è determinata a intraprendere azioni più forti possibili per isolare e penalizzare il suo regime e farà tutto il possibile per sostenere il popolo ucraino”.

    Ore 18.00 – Zelensky, su Mariupol no fiducia in negoziatori russi – L’Ucraina “a essere onesti, non ha alcuna fiducia nei negoziatori” russi sulla questione di Mariupol. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, in un’intervista ai media online ucraini ripresa dall’Ukrainska Pravda. “Avevamo concordato che ci sarebbero stati corridoi umanitari. Volevamo portare via i feriti, le nostre donne e i bambini, ma la Russia si è opposta”, ha accusato Zelensky. “A Mariupol la situazione è molto difficile. Le nostre forze sono bloccate, i feriti sono bloccati”, ha proseguito Zelensky, “c’è una crisi umanitaria, niente cibo, né acqua, né medicine. Nondimeno i ragazzi stanno difendendo. E non ci sono abbastanza parole per ringraziarli, quindi i negoziati sono in corso. A essere onesti, non c’è fiducia nei negoziatori su Mariupol”.

    Ore 17.50 – Luhansk, governatore: “Spari a Lysychansk, saltata evacuazione” – Il governatore della regione orientale ucraina di Luhansk, Serhiy Haidar, ha accusato le forze russe di aver aperto il fuoco nel centro di Lysychansk, impedendo l’evacuazione della città. Lo ha riportato il Kyiv Independent. “I residenti hanno deciso di restare nelle cantine e solo una persona è stata evacuata”, ha detto Haidar. In precedenza, Haidar ha dichiarato che sempre a Lysychansk le forze russe hanno colpito una raffineria di petrolio, provocando un grande incendio.

    Ore 17.40 – Kiev, bombe nelle lavatrici lasciate dai russi in fuga – I russi prima di ritirarsi dalle città ucraine, hanno lasciato una serie di trappole nelle case, inclusi esplosivi nelle lavatrici. Lo ha dichiarato il ministero dell’Interno ucraino Denis Monastyrsky, secondo quanto riporta Ukrinform. “In tutti i posti dove gli occupanti hanno trascorso la notte, hanno installato trappole, la popolazione trova esplosivi anche nelle case dove vivono agenti di polizia, soccorritori e militari”, ha detto il ministro. Sono stati trovati esplosivi alle porte o addirittura dentro le lavatrici, mentre molte auto sono state minate. La minaccia delle mine è ancora molta alta, ha avvertito il ministro che invitato i cittadini a non rientrare fino a quando gli artificieri non avranno compiuto lo sminamento.

    Ore 17.30 – Unhcr: 4,8 milioni di persone sono fuggite dal paese – Sono 4.836.445 gli ucraini fuggiti dal loro paese dall’inizio dell’invasione russa. Lo riporta l’ultimo aggiornamento dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo l’Unhcr, la Polonia ne ha accolti 2.744.778; la Romania 732.473. Mentre le persone che hanno attraversato il confine cercando sicurezza in Ungheria sono 454.098. Altre si sono dirette verso la Federazione Russia, Moldavia, Slovacchia e Bielorussia. Secondo i dati di Unhcr, 94.800 rifugiati ucraini sono arrivati in Italia fino ad oggi.

    Ore 17.20 – Mariupol: i russi stanno rastrellando i nostri uomini – “I russi stanno raccogliendo tutti gli uomini di Mariupol e li trasferiscono a Bezimenne, un villaggio del Donetsk sotto il loro controllo”. Lo affermano le autorità locali, secondo quanto riporta l’agenzia Unian, sottolineando che una volta trasferiti “gli vengono sequestrati i documenti in attesa di nuovo ordine”. “Stanno compiendo una intensa ‘pulizia’ degli uomini, abbiamo le prime conferme”, ha scritto su Telegram un consigliere del sindaco della città, Petro Andryushchenko.

    Ore 17.10 – Zelensky: fine negoziati se forze Kiev distrutte a Mariupol – La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol “metterà fine ai negoziati con la Russia”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodimir Zelensky, citato dal Kyiv Independent. “La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati”, ha detto. In precedenza Zelensky aveva affermato che erano in corso trattative sulla sorte di Mariupol, ma che i russi chiedono la resa. Il presidente ha detto che l’Ucraina non si fida ad accettare la richiesta russa, temendo un massacro dei propri soldati se dovessero consegnare le armi.

    Ore 17.00 – Media Kiev, servizi Mosca arrestano vicecomandante Donetsk – Il vicecomandante delle milizie separatiste filorusse dell’autoproclamata repubblica di Donetsk (Dnr), nel Donbass, Eduard Basurin, e’ “scomparso” dopo aver avuto un colloquio con agenti dell’Fsb, i servizi d’intelligence russi: è quanto sostengono alcuni media ucraini, fra cui l’Ukrainska Pravda e il sito Fakty. Questi ipotizzano che Basurin sia stato arrestato o sequestrato perché avrebbe rivelato, forse con una leggerezza, facendosi intercettare dagli ucraini, presunti piani russi di usare armi chimiche per stanare i difensori ucraini asserragliati a Mariupol fra i ruderi dell’acciaieria Azovstal. Il 12 aprile Basurin, citato dall’agenzia russa Ria Novosti, aveva pubblicamente minacciato di impiegare le armi chimiche per “stanare” i miliziani ucraini dalla vecchia fabbrica di Mariupol. I media ucraini affermano inoltre che fra le forze armate russe e le milizie separatiste del Donbass sono in corso epurazioni da parte dei russi per la campagna militare “fallimentare” in Ucraina.

    Ore 16.50 – Attacco missilistico a Kharkiv, bilancio sale a 2 morti e 18 feriti – Sale a due morti e 18 feriti il bilancio dell’attacco missilistico di questa mattina contro due distretti di Kharkiv, su cui la Procura della regione ha avviato un’indagine preliminare per violazione del diritto di guerra e omicidio premeditato. “Secondo l’indagine, il 16 aprile 2022, verso le 11.45 i militari russi hanno sparato contro i distretti Slobidsky e Osnovyansky di Kharkiv utilizzando un missile da crociera a lungo raggio”, ha dichiarato la procura generale sul suo canale Telegram. “Il bombardamento ha ucciso due civili e ne ha feriti altri 18. Anche case, automobili, un mercato e negozi sono stati danneggiati e distrutti”.

    Ore 16.40 – Kiev scansiona volti soldati russi morti e contatta le madri – Le autorità ucraine hanno eseguito oltre 8.600 riconoscimenti facciali di soldati russi morti o catturati dall’inizio della guerra, utilizzando le scansioni per identificare i corpi e contattare centinaia di familiari. Un esercito informatico di hacker e attivisti alle dipendenze del governo ucraino, che ha già informato le famiglie della morte di 582 soldati russi, in alcuni casi inviando loro foto dei cadaveri abbandonati. Per le scansioni, gli ucraini utilizzano un software dell’azienda Usa Clearview AI per fomentare il dissenso all’interno della Russia e scoraggiare gli avversari. Ma secondo alcuni analisti la strategia potrebbe essere un boomerang, infiammando la rabbia per una campagna shock diretta soprattutto alle madri delle vittime. “Contattare i genitori dei soldati è una classica guerra psicologica e potrebbe diventare una prassi in conflitti futuri”, ha commentato l’analista britannica Stephanie Hare.

    Ore 16.30 – Nato, Lituania esorta Finlandia e Svezia a velocizzare ingresso per “Baltico più sicuro” – La Svezia e la Finlandia “non possono perdere tempo e devono prendere una decisione il prima possibile” a proposito dell’ingresso nella Nato, ha detto il presidente lituano Gitanas Nauseda al Financial Times aggiungendo che l’adesione “aumenterebbe la condizione della sicurezza della regione del Baltico”.

    Ore 16.20 – Kiev: “Armi arrivano troppo tardi, da Ue non quelle che chiediamo” – Le armi necessarie all’Ucraina per resistere all’invasione russa arrivano troppo tardi e l’Europa manda quelle che Kiev non ha chiesto. Lo ha ribadito il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, che in un tweet puntualizza: 1) L’Ucraina chiede armi all’Europa. 2) Gli europei sostengono gli appelli ai loro governi. 3) L’Ue dà le armi all’Ucraina, non quelle che noi chiediamo. 4) Le armi ci mettono troppo ad arrivare”. Conclusione: “La democrazia non vincerà giocando questo gioco. L’Ucraina ha bisogno di armi, non tra un mese. Adesso”

    Ore 16.10 – Kiev, almeno un morto dopo raid russo su fabbrica militare – “Non è un segreto che un generale russo abbia recentemente affermato di essere pronto per attacchi missilistici contro la capitale dell’Ucraina. E, come vediamo, stanno effettuando questi bombardamenti”, ha detto oggi il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, nel messaggio su Telegram in cui ha dichiarato che almeno una persone ha perso la vita e diverse sono rimaste ferite nei raid russi di stamattina contro una fabbrica di armi in un distretto di Kiev . Una grossa nuvola di fumo si è alzata dal distretto di Darnyrsky nel sud-est della capitale dopo quelli che Mosca ha definito “attacchi a lungo raggio di alta precisione” contro l’impianto che produce armamenti.

    Ore 16.00 – Usa temono che Kiev resti a corto di munizioni – C’è preoccupazione al Pentagono che le oltre 40.000 munizioni, inviate dagli Stati Uniti a Kiev nel nuovo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari, possano non essere sufficienti a fronteggiare gli intensi combattimenti contro la Russia previsti nei prossimi giorni. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione alla Cnn. Per questo il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, e il capo dello stato maggiore congiunto, il generale Mark Milley, stanno effettuando telefonate quotidiane con i loro omologhi dei paesi vicini all’Ucraina facendo pressioni per inviare armi e rifornimenti militari il prima possibile.

    Ore 15.00 – Mosca: Israele usa crisi per distrarre da palestinesi – Mosca ha attaccato il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, per aver difeso il voto dello Stato ebraico a favore della sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu, definendolo la sua dichiarazione “spiacevole” e “anti-russa”. Si tratta da parte di Israele di “un tentativo mal camuffato di sfruttare la situazione in Ucraina per distrarre l’attenzione della comunità internazionale da uno dei più antichi conflitti
    irrisolti: quello israelo-palestinese”, ha sottolineato il ministero degli Esteri russo. Fin dall’inizio del conflitto, Israele ha tentato di presentarsi come mediatore in nome dei buoni rapporti che intrattiene sia con la Russia che con l’Ucraina, forte anche delle ampie comunità ebraiche che vivono in entrambi i Paesi. A pesare anche le questioni di sicurezza: con il Cremlino, lo Stato ebraico ha un coordinamento in Siria, dove le forze israeliane compiono raid aerei regolarmente, avvertendo Mosca in modo da non incorrere in incidenti con le forze russe presenti nel Paese vicino.

    Ore 14.50 – Ucraina: ancora sirene a Kiev, dichiarata allerta aerea – Ancora sirene nella capitale ucraina. A Kiev è stata dichiarata l’allerta aerea, a tutti viene chiesto di ripararsi nel rifugio della protezione civile.

    Ore 14.40 – Ucraina, miliardario Ahmetov: ricostruirò Mariupol – L’uomo più ricco di Ucraina, Rinat Akhmetov, ha promesso di ricostruire la città di Mariupol, assediata dalle forze russe che ne rivendicano il controllo e da quasi due mesi sottoposta a pesanti bombardamenti. In un’intervista alla Reuters, il miliardario ha espresso fiducia nei “coraggiosi soldati” ucraini che “difenderanno la città, anche se capisco quando difficile e duro possa essere”.

    Ore 14.30 – Ucraina: russi colpiscono una raffineria di petrolio a Luhansk – “I russi hanno colpito a Lysychansk una raffineria di petrolio. L’incendio, ancora in corso, si è esteso su 5000 mq. Non è la prima volta che i russi colpiscono la raffineria sperando di distruggere il petrolio per lasciare i nostri soccorritori senza carburante. Ma lì il carburante non c’è più, ci sono soltanto scorie”. Lo comunica Serhiy Haidar, governatore della regione di Luhansk.

    Ore 14.20 – Da domenica i porti italiani saranno off limits per le navi russe – Da domenica i porti italiani saranno off limits per le navi russe e il divieto varrà anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. La misura è contenuta in una circolare del comando generale delle capitanerie di porto che recepisce la direttiva dell’Unione Europea dell’8 aprile scorso con la quale sono state introdotte le ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani, dice la circolare, dovranno lasciarli subito dopo “il completamento delle proprie attività commerciali”.

    Ore 14.10 – Kiev: “mille civili prigionieri, Mosca li rilasci” – “Oltre un migliaio di civili sono stati catturati dai russi, dei quali più di 500 sono donne”. Lo ha affermato la vice prima ministra ucraina, Irina Vereshchuk, sottolineando che Kiev chiede “il rilascio senza condizioni dei civili”. L’Ucraina “non scambierà i militari per i civili, dal momento che è proibito dalla Convenzione di Ginevra”, ha dichiarato.

    Ore 14.00 – Autorità Luhansk: “Escalation combattimenti, civili vadano via” – Le autorità di Luhansk esortano i civili a lasciare l’area mentre si intensifica l’offensiva russa nel Donbass. Sul suo account Telegram, il responsabile dell’amministrazione regionale, Serhiy Haidar, ha scritto che oltre 70mila residenti non sono ancora partiti in direzione di zone più sicure: “È estremamente pericoloso restare nelle città adesso, i bombardamenti si sono intensificati”. Nella regione di Luhansk non sotto il controllo dei separatisti filorussi prima dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina vivevano circa 330mila persone: oltre 32mila sono state evacuate in 52 giorni con mezzi di trasporto organizzati, mentre più di 200mila hanno lasciato la regione con mezzi propri.

    Ore 13.50 – Kharkiv: “Un morto e 18 feriti in attacco missilistico” –Un missile russo ha ucciso una persona e ne ha ferite 18 nella regione di Kharkiv. Lo ha detto il governatore attraverso Telegram.

    Ore 13.40 – Kiev, sindaco: un morto in attacchi contro la capitale – Una persona è stata uccisa e diverse sono ferite gravemente dopo gli attacchi missilistici che hanno colpito Kiev stamattina. Lo ha dichiarato su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, affermando che le difese aeree stavano cercando di proteggere le persone. Il sindaco ha ricordato che le autorità russe avevano in precedenza minacciato di attaccare la capitale, aggiungendo che “il nemico è spietato”.

    Ore 13.30 – Putin parla con principe saudita, in agenda petrolio – In una telefonata fra il presidente russo Vladimir Putin e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman Al Saud “sono state discusse questioni rilevanti della cooperazione bilaterale, anche nel settore commerciale ed economico. Le parti hanno espresso un impegno reciproco per l’ulteriore sviluppo di legami reciprocamente vantaggiosi tra Russia e Arabia Saudita”. Lo ha dichiarato il servizio stampa del Cremlino. Durante la telefonata, avvenuta su iniziativa della parte saudita, le parti hanno lodato “il lavoro congiunto come parte dell’OPEC+ volto a garantire la stabilita’ del mercato globale del petrolio”.

    Ore 13.10 – Russia, bloccata versione russa Moscow Times – Le autorità di Mosca hanno bloccato la versione russa del sito Moscow Times. Una decisione che il quotidiano ha attribuito alla copertura della guerra in Ucraina. Secondo il quotidiano in lingua inglese, le autorità hanno imposto il blocco ieri per una notizia sul rifiuto di agenti di polizia di andare a combattere in Ucraina.

    Ore 13.05 – Viminale, finora 94.800 profughi in Italia – Sono 94.800 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate fino a oggi in Italia. Lo riferisce il ministero dell’Interno. L’incremento, rispetto a ieri, è di 1.024 ingressi nel territorio nazionale. Dei profughi arrivati, 48.977 sono donne, 11.053 uomini e 34.770 minori. Le principali città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

    Ore 13.00 – Greenpeace, da inizio guerra Ue ha speso oltre 33 mld per petrolio e gas russi – Secondo le stime di Greenpeace, dall’inizio del conflitto in Ucraina i Paesi dell’Ue hanno speso più di 33 miliardi di euro per importare gas fossile, petrolio e carbone dalla Russia

    Ore 12.55 – Vescovo Bielorussia, “guerra è crimine, va condannata” – Nel messaggio di Pasqua ai cattolici bielorussi, monsignor Tadeusz Kondrusiewiczn, a nome della conferenza episcopale, parla della guerra in Ucraina sottolineando che “è un crimine contro Dio e contro l’uomo che merita una condanna decisa e immediata”.

    Ore 12.50 – Mariupol, da lunedì russi vietano spostamenti nei quartieri – Dal 18 di aprile l’esercito russo vieterà i movimenti all’interno dei quartieri Mariupol per controllare gli uomini intrappolati in città. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, i russi intendono controllare tutti gli uomini per reclutare con la forza alcuni, mentre altri saranno impiegati per sgomberare le macerie. Quelli considerati inaffidabili saranno isolati, ha aggiunto il funzionario.

    Ore 12.45 – Kiev, 20.100 soldati russi uccisi da inizio guerra – Sono almeno 20.100 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. Lo ha dichiarato noto oggi l’Esercito di Kiev sul suo account Twitter. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’Esercito ucraino indica inoltre che dopo 52 giorni di conflitto si registrano anche 163 aerei da caccia abbattuti, oltre a 145 elicotteri e 138 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 762 carri armati russi, 371 pezzi di artiglieria, 1.982 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 125 sistemi di lanciamissili, otto navi, 1.458 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 66 unita’ di difesa antiaerea e 26 unita’ di equipaggiamenti speciali.

    Ore 12.40 – Times: forze britanniche a Kiev per addestrare gli ucraini – Per la prima volta dall’inizio della guerra, forze speciali britanniche hanno addestrato militari ucraini a Kiev nell’impiego di alcuni tipi di armi forniti da Londra, , in particolare i razzi anti-carro Nlaw. Lo hanno detto ufficiali ucraini al quotidiano britannico Times.

    Ore 12.35 – Kiev: 200 bambini uccisi e 360 feriti dall’inizio della guerra – “A partire dalle 8 del 16 aprile 2022, secondo il Registro unificato delle indagini preliminari e altre fonti che necessitano di conferma, 200 bambini sono morti e 360 sono rimasti feriti da quando la Federazione Russa ha invaso l’Ucraina”. Lo ha scritto su Facebook Liudmila Denisova, commissaria del parlamento ucraino per i diritti umani.

    Ore 12.30 – Zazo, riapertura ambasciata italiana a Kiev momento di speranza – “La riapertura della nostra ambasciata a Kiev rappresenta per noi un momento emozionante e di speranza ad oltre cinquanta giorni di distanza dall’inizio del conflitto”. Sono le prime impressioni dell’ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo, il giorno dopo il rientro nella capitale dopo il periodo trascorso a Leopoli. La sede della rappresentanza diplomatica italiana sarà nuovamente operativa da lunedì. “Come evidenziato dal ministro degli Esteri Di Maio, la riapertura della nostra sede è un gesto simbolico ma che queste autorità apprezzano molto”, ha dichiarato ancora Zazo. “Oggi ci sentiamo ancora più vicini al governo e al popolo ucraino e continueremo ad assistere al meglio i nostri connazionali”.

    Ore 12.25 – Esperti: ora l’obiettivo dei russi è il bunker di Zelensky – Il “centro di controllo” di Kiev, un bunker sotto l”Ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, potrebbe essere l’obiettivo principale delle forze russe per rispondere all’affondamento dell’incrociatore Moskva, l’ex nave ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero. È l’ipotesi avanzata dagli esperti militari ucraini, che prevedono un aumento dei bombardamenti nella zona centrale della capitale ucraina, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ucraina Unian. L’esperto militare Oleg Zhdanov ha affermato che potrebbe trattarsi di un “attacco inquietante al quartiere governativo di Kiev”. Ma, ha aggiunto, “il centro decisionale, è ben protetto. È stato costruito in epoca sovietica in previsione di un possibile attacco nucleare. Anche se la tecnologia degli armamenti ha fatto da tempo un passo avanti, la struttura è ben protetta”.

    Ore 12.20 – Zakharova denuncia ricerca bio-militare Usa-Germania – Un “programma militare biologico” in Ucraina e una trentina di laboratori gestiti nel Paese da Germania e Stati Uniti: la Russia, ha spiegato in un’intervista a Russia Today la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, ha denunciato questo programma all’Onu e in altre organizzazioni internazionali, invitando le autorità statunitensi a fornire spiegazioni dettagliate, “ma, prevedibilmente, Washington non sembra essere pronta a condividere con il pubblico alcuna informazione significativa sul suo programma militare biologico in Ucraina”. Come si legge sul profilo Telegram del ministero degli Esteri di Mosca, Zakharova ha sottolineato nell’intervista che “secondo rapporti confermati, la Germania ha coordinato strettamente il suo lavoro sulla sicurezza biologica con i suoi alleati statunitensi, che hanno creato una rete di almeno 30 laboratori biologici in Ucraina”.

    Ore 12.15 – Le Chiese chiedono una tregua per le feste religiose – Quest’anno, il 17 aprile secondo il calendario gregoriano e il 24 aprile secondo il calendario giuliano, i cristiani celebrano la Pasqua. Cominciando dalla sera del 15 aprile fino alla sera del 23 aprile, gli ebrei celebrano la Pasqua ebraica. Fino alla fine di aprile, i musulmani commemorano il mese di digiuno del Ramadan. “Come rappresentanti delle comunità religiose dell’Ucraina, esortiamo a fermare i bombardamenti di città e villaggi ucraini e ridurre le ostilità offensive almeno per il tempo dei giorni sacri per tutte e tre le religioni”. E’ l’appello del Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose.

    Ore 12.10 – Kiev esorta i residenti a non tornare: ripresi i bombardamenti – L’amministrazione militare ha esortato su Telegram i residenti di Kiev a non tornare a casa poichè le truppe russe hanno ripreso a bombardare la capitale e l’intera regione. Lo riporta Ukrinform. Ogni giorno 40-50mila persone tornano nella capitale, il che rappresenta una minaccia per la sicurezza della popolazione, ha detto l’amministrazione: “Gli aiuti umanitari, i servizi di emergenza, i medici, i servizi pubblici e i militari non riescono a superare gli ingorghi. Non ignorate gli allarmi per i raid aerei, rimanete al sicuro”, hanno esortato i funzionari.

    Ore 12.05 – Missili sull’aeroporto di Oleksandria: ci sono vittime – Il capo dell’amministrazione militare di Kirovohrad, nel centro dell’Ucraina, Andrii Raikovych, ha segnalato vittime in seguito all’attacco missilistico russo sull’aeroporto di Oleksandria la scorsa notte. Lo ha riportato il corrispondente di Ukrinform. “In tarda serata, missili russi hanno colpito la città di Oleksandria. Le infrastrutture dell’aeroporto sono state danneggiate. Alcune persone sono state uccise e ferite”, ha detto.

    Ore 12.00 – Mosca vieta l’ingresso di Boris Johnson in Russia – Il governo di Mosca ha vietato l’ingresso del premier britannico Boris Johnson in Russia. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo, che ha vietato l’ingresso nel Paese anche alla segretaria agli Esteri britannica Liz Truss, al segretario alla Difesa Ben Wallace e ad altri dieci membri del governo e politici britannici. Il ministero degli Esteri russo ha affermato che la decisione è stata presa “in vista dell’ostilità senza precedenti da parte del governo britannico, in particolare dell’imposizione di sanzioni contro alti funzionari russi”.

    Ore 11.20 – Nyt, elicotteri d’attacco russi al confine est ucraino – La Russia sta schierando elicotteri d’attacco lungo il confine orientale con l’Ucraina e sta inviando altre truppe e pezzi di artiglieria nel territorio nemico per prepararsi al previsto assalto nell’est del Paese: lo scrive il New York Times, che cita anonimi funzionari ucraini e statunitensi. Secondo analisti militari, riferisce ancora il giornale, potrebbero passare “settimane” prima che Mosca completi il consolidamento delle sue forze, ma quando tutto sarà pronto l’offensiva sarà “lunga e molto, molto sanguinosa”.

     Ore 10.51 – Russia: “Distrutti 16 obiettivi militari in Ucraina” – Il ministero della Difesa russo ha detto che durante la scorsa notte sono stati distrutti 16 obiettivi militari in Ucraina.  Si trovavano nelle zone di Odessa, Poltava e Mykolaiv, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov.

    Ore 10.00 – “Situazione dura a Mariupol, combattimenti in corso” – “La situazione a Mariupol è difficile e dura. I combattimenti sono in corso anche questa mattina. L’esercito russo impiega costantemente altre unità per prendere d’assalto la città”. Lo ha detto il portavoce del ministero della difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk in un briefing – citato dal Guardian – aggiungendo che la città non è completamente in mano all’esercito russo.

    Ore 09.00 – Kiev: sono 200 i bambini uccisi dall’inizio della guerra – Sono 200 i bambini ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa, 360 sono stati feriti. Lo riferisce il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Liudmyla Denisova su Facebook, citata da Ukrinform.  “Alle 8.00 del 16 aprile 2022, secondo i dati del registro unificato delle indagini preliminari e altre fonti, che devono ancora essere confermate, dall’inizio dell’invasione russa sono morti in totale 200 bambini e 360 bambini sono stati feriti”, ha scritto Denisova.

    Ore 08.30 – Polizia: giustiziati i 900 civili trovati in regione Kiev – Sarebbero stati quasi tutti giustiziati a colpi di pistola i 900 civili trovati nella regione che circonda Kiev. Lo riferisce l’Associated Press che cita la polizia locale, riportata dal Guardian. “La presenza di ferite d’arma da fuoco indica che molti sono stati semplicemente giustiziati”, hanno detto gli ufficiali di polizia. Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale di Kiev, ha spiegato che i corpi sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie. Secondo la polizia il 95% è morto per ferite d’arma da fuoco.

    Ore 07.30 – Berlino conferma aumento fondi aiuti militari per l’Ucraina – Il ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner, ha confermato ieri sera – tramite il suo account Twitter – che il governo tedesco nel bilancio suppletivo “porterà a 2 miliardi di euro” i fondi per gli aiuti militari internazionali, la maggior parte dei quali saranno destinati all’Ucraina.

    Ore 07.00 – Sirene allarme anche a Kiev e in altre città – Sirene d’allarme antiaeree stanno risuonando a Kiev e in altre citta’ dell’Ucraina, nelle regioni centrali e occidentali del Paese: a Leopoli, Rivne, Ivano-Frankivsk, Volyn, Khmelnytsky, Vinnytsia e Zhytomyr. Lo riportano i media locali.

    Ore 06.00 – Zelensky, con embargo petrolio si avvicinerà pace – “Il prossimo pacchetto di sanzioni contro la Russia deve includere una rinuncia al petrolio russo. In generale, il mondo democratico deve decidere che il denaro pagato alla Russia per le risorse energetiche è in realtà denaro per la distruzione della democrazia”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo video messaggio serale diffuso su Telegram. “Quando queste decisioni saranno prese, saremo tutti in grado di vedere che la pace si sta avvicinando”, ha aggiunto.

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