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    Gaza: il Consiglio di Sicurezza dell’Onu approva una risoluzione per la tregua. Gli Usa si astengono

    Credit: AGF
    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 25 Mar. 2024 alle 15:42 Aggiornato il 25 Mar. 2024 alle 17:16

    Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una bozza di risoluzione per una tregua nella Striscia di Gaza presentata dai 10 membri eletti dell’organismo, anche grazie all’astensione degli Stati Uniti, che non hanno opposto il veto (come richiesto dal governo di Israele).

    La proposta, sottoscritta da Algeria, Guyana, Ecuador, Giappone, Malta, Mozambico, Sierra Leone, Slovenia, Corea del Sud e Svizzera, ha ottenuto il voto favorevole di tutti gli Stati presenti, compresi i membri permanenti Russia, Cina, Francia e Regno Unito con la sola astensione degli Usa. La bozza chiede “una tregua immediata” per il Ramadan, il mese sacro per i musulmani, “che porti a un cessate il fuoco duraturo e sostenibile”.

    La risoluzione chiede che la tregua sia “rispettata da tutte le parti” e “che conduca ad un cessate il fuoco duraturo e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”. Immediata la reazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha annullato la partenza per Washington di una delegazione di alto livello israeliana

    Il voto di oggi, posticipato di venti minuti rispetto all’orario previsto per alcuni negoziati dell’ultimo minuto, segue la bocciatura della proposta di risoluzione presentata venerdì 22 marzo dagli Usa, approvata da 11 su 15 membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e a cui però avevano opposto il veto Russia e Cina, che avevano raccolto anche il voto contrario dell’Algeria e l’astensione della Guyana.

    Anche l’attuale bozza ha rischiato di non passare. Il rinvio del voto, secondo fonti diplomatiche citate dall’emittente qatarina al-Jazeera e dall’agenzia di stampa francese Afp, era legato alle tensioni provocate dalla proposta degli Stati Uniti di modificare l’espressione “cessate il fuoco permanente” con l’aggettivo “duraturo”. Tanto che, poco prima del voto, l’ambasciatore russo Vasily Nebenzya ha proposto di ripristinare la precedente versione, una mozione bocciata dal veto Usa, che poi si sono solo astenuti sulla bozza finale.

    Diverse proposte di risoluzione per stabilire una tregua a Gaza avevano subito il veto del Consiglio nei mesi precedenti proprio a causa dei disaccordi nati tra i membri permanenti Usa, Regno Unito, Francia, Cina e Russia. Soltanto Washington ha opposto il proprio veto su quattro bozze di risoluzione per un cessate il fuoco nella Striscia.

    Intanto non si placa la guerra scatenata da Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza dopo i brutali attentati del 7 ottobre scorso. Dall’inizio del conflitto, oltre 32 mila palestinesi sono stati uccisi e quasi 75mila sono rimasti feriti mentre 134 ostaggi israeliani, una trentina dei quali probabilmente già deceduti, sono ancora nelle mani di Hamas.

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