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    Giappone, treno arriva con un minuto di ritardo: scatta l’inchiesta

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 22 Mag. 2021 alle 11:05

    Si sa, in Giappone i treni sono puntualissimi, e anche un solo minuto di ritardo può far scattare un’inchiesta. Una realtà molto lontana dalla nostra, tanto da provocarci un inevitabile sorriso. Eppure è successo veramente. Il conducente del treno ad alta velocità Shinkansen (detto anche proiettile) ha lasciato il controllo del mezzo a un dipendente non qualificato durante il viaggio, perché – secondo quanto riferito dalla compagnia ferroviaria – doveva andare urgentemente in bagno.

    Il fatto grave è che il treno ha così accumulato un minuto di ritardo. Un’inadempienza che ha immediatamente scatenato un’indagine. Il macchinista ha ammesso di aver lasciato il suo posto perché aveva mal di pancia e ha quindi chiesto ad un suo collega (non qualificato) di assumere il controllo del treno, che in quel momento viaggiava a 150 chilometri orari. A bordo c’erano 160 passeggeri.

    Un’assenza durata solo tre minuti, ma tanto è bastato perché il convoglio arrivasse in stazione in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Questi tipi di treni ad alta velocità sono costantemente monitorati dal sistema di controllo computerizzato centralizzato e il conducente deve rimanere al suo posto per gestire situazioni impreviste.

    Secondo le regole, quando i macchinisti hanno urgente bisogno di andare in bagno mentre sono alla guida del treno, devono coordinarsi con il centro di comando per passare il controllo a un altro macchinista qualificato o fermare il treno in mezzo ai binari o alla stazione più vicina prima di poter espletare i propri bisogni fisiologici.

    Un caos che ha portato la direzione dell’azienda a scusarsi pubblicamente in conferenza stampa, assicurando che il dipendente pagherà le conseguenze delle sue azioni. Dal canto suo il macchinista si è difeso sostenendo che non intendeva causare alcun ritardo e che non aveva avvisato il centro di comando del suo impellente bisogno perché si vergognava.

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