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    Gaza, il principe William: “Troppi morti, basta guerra”

    Credit: Kensington Palace
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 21 Feb. 2024 alle 12:33 Aggiornato il 21 Feb. 2024 alle 12:35

    Il principe del Regno Unito William auspica “la fine dei combattimenti il ​​prima possibile” in Medio Oriente. E sottolinea che c’è un “disperato bisogno di maggiore sostegno umanitario a Gaza” invocando anche il rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas.

    Lo si legge in una nota diffusa da Kensington Palace a margine della visita dell’erede al trono alla sede della Croce Rossa a Londra. Nel comunicato il principe si dice preoccupato per il “terribile costo umano del conflitto in Medio Oriente dopo l’attacco terroristico di Hamas”

    William rimarca “l’importanza di una pace permanente” e dice essere “aggrappato alla speranza in un futuro più luminoso”. “Troppe persone sono state uccise”, ha osservato durante la visita.

    Il figlio del re Carlo ha preso parte a un collegamento video con il personale della Croce Rossa a Gaza, che gli ha fornito resoconti grafici di prima mano del loro lavoro.

    Il principe ha ascoltato le parole del responsabile della crisi, Pascal Hundt, secondo cui senza forniture mediche o carburante gli ospedali rischiano di “diventare un cimitero”.

    Dopo la visita alla Croce Rossa, nei prossimi giorni William parteciperà a un evento in una sinagoga: i due appuntamenti, fanno sapere da Kensington Palace, servono a “saperne di più sull’impatto umano del conflitto in corso in Medio Oriente”.

    La dichiarazione del principe è stata accolta favorevolmente dal primo ministro britannico Rishi Sunak: “Vogliamo vedere la fine dei combattimenti a Gaza il più presto possibile, quindi è coerente con la posizione del governo”, ha dichiarato il portavoce del premier.

    A William ha risposto anche il Governo di Israele, per bocca del portavoce Eylon Levy: “Gli israeliani ovviamente vogliono vedere la fine dei combattimenti il ​​più presto possibile – ha osservato Levy – e ciò sarà possibile quando i 134 ostaggi saranno rilasciati e quando l’esercito terroristico di Hamas minaccerà di ripetere le atrocità del 7 ottobre viene smantellato”.

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