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    Il piano di Germania e Francia che allarma l’Italia: “Fondi Ue solo per i paesi con i conti in regola”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 22 Feb. 2019 alle 19:02 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:28

    “Fondi Ue solo ai paesi che rispettano le regole”: questo il cuore della proposta presentata da Francia e Germania visionato in anteprima da Repubblica per definire “possibili passi in avanti dopo il summit europeo di dicembre”. (qui il Pdf)

    Nel documento si legge che il budget dell’eurozona “come parte del bilancio Ue, dovrebbe sostenere le riforme nazionali che sono state identificate dal Semestre europeo”. Secondo la Germania quindi le raccomandazioni sui singoli Stati membri devono essere la base su cui decidere chi potrà avere accesso ai fondi e chi no.

    La riforma, se accettata, penalizzerà i paesi che non attuano una “prudente politica finanziaria e dei conti pubblici”, secondo quanto spiega Repubblica.

    Il documento specifica anche che i fondi europei possono essere usati per investimenti, ma sempre “nelle aree di intervento individuate dal Semestre europeo e, preferibilmente, in riferimento alle riforme individuate da esso”.

    Germania e Francia, per quanto riguarda il finanziamento, propongono di attingere a “contributi regolari sulla base di accordi intergovernativi”, ma anche al budget europeo e ai fondi per gli investimenti previsti dal piano Juncker.

    Di un simile progetto si era iniziato a parlare già a novembre del 2018, prima della riunione straordinaria dell’Eurogruppo prevista per dicembre.

    Francia e Germania avevano stilato un piano congiunto per creare un bilancio unico dell’Eurozona e proposto che i governi che chiedono di accedere ai fondi possano farlo solo se si impegnano a perseguire “politiche che sono in sintonia con gli obblighi che discendono dalle regole europee, incluso le regole fiscali”.

    Il piano aveva trovato fin dal principio l’opposizione di diversi paese membri e se approvato rappresenterebbe un problema per l’Italia, accusata più volte di non rispettare le regole sul bilancio.

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