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    Epidemia di morbillo in Congo: 4 mila morti, il 90% sono bambini sotto i 5 anni

    Credits: AFP

    L'Unicef ha vaccinato migliaia di bambini contro il virus e ha distribuito farmaci negli ospedali per arginare il fenomeno, ma il numero delle vittime del 2019 è triplicato rispetto allo scorso anno

    Di Madi Ferrucci
    Pubblicato il 9 Ott. 2019 alle 20:21 Aggiornato il 9 Ott. 2019 alle 20:23

    Epidemia di morbillo in Congo: 4 mila morti, il 90% sono bambini sotto i 5 anni

    Dal gennaio scorso un’epidemia di morbillo ha ucciso in Congo 4096 persone e secondo i dati di Unicef il 90% dei morti sono bambini sotto ai 5 anni. “È la più grande epidemia al mondo di morbillo”, afferma il Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia.

    L’Unicef ha vaccinato migliaia di bambini contro il virus e ha distribuito farmaci negli ospedali per arginare il fenomeno, ma il numero delle vittime del 2019 è cresciuto esponenzialmente rispetto allo scorso anno.

    Le persone colpite dal virus sono oltre 200mila, il triplo rispetto al 2018. Il 74% dei contagiati sono bambini. Il rappresentante dell’Unicef in Congo Edouard Beigbeder ha dichiarato che l’organizzazione “sta accelerando le vaccinazioni dei bambini contro il morbillo e allo stesso tempo sta fornendo alle cliniche medicine che possano trattare i sintomi e migliorare le probabilità di sopravvivenza per tutti quelli già colpiti dalla malattia”. “Stiamo combattendo l’epidemia di morbillo su due fronti: prevenendo i contagi e prevenendo le morti”, ha aggiunto.

    Saranno circa 1.111 i kit medici che nelle prossime due settimane saranno distribuiti nelle zone dove si è riscontrato il rischio maggiore di contagio.

    “Stiamo affrontando questa situazione allarmante perché milioni di bambini congolesi non hanno ricevuto le vaccinazioni di routine e non hanno accesso alle cure mediche di cui hanno bisogno quando si ammalano. Inoltre, un sistema sanitario debole, l’insicurezza, la diffidenza delle comunità verso i vaccini e gli operatori che li somministrano e le difficoltà a livello logistico hanno contribuito a creare un elevato numero di bambini non vaccinati e a rischio di contrarre la malattia”, ha spiegato ancora Beigbeder.

    Il Governo ha programmato a partire dal 22 ottobre una nuova campagna vaccinale sostenuta anche dall’Unicef per salvare dall’epidemia tutti i bambini tra i 6 mesi e i 5 anni.

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