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    Elezioni presidenziali in Tunisia, ballottaggio tra Saied e Karoui

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 13 Ott. 2019 alle 09:10

    Elezioni presidenziali in Tunisia, ballottaggio tra Saied e Karoui

    I cittadini tunisini sono chiamati al voto per eleggere al ballottaggio il presidente della Repubblica. Si tratta della seconda elezione a suffragio universale diretto del presidente della Repubblica nella storia del paese.

    I seggi sono aperti oggi domenica 13 ottobre dalle 8 (le 9 in italia) alle 18 (19 ora italiana).

    La sfida è tra il giurista conservatore indipendente Kaies Saied (61 anni) ed il magnate populista Nabil Karoui (56 anni), che al primo turno totalizzarono rispettivamente il 18,4% delle preferenze e il 15,58%. Ennhadha, Ettayar, la coalizione islamista Al Karama e decine di liste indipendenti hanno annunciato il loro sostegno al conservatore Saied, mentre a Karoui spetta il difficile compito di unire le diverse anime progressiste del Paese. Il vero ago della bilancia lo faranno gli indecisi e il fattore astensionismo. Primi exit poll a partire dalle ore 20 (le 21 in Italia). I risultati ufficiali saranno resi pubblici entro 24-48 ore.

    Il primo turno si era tenuto domenica 15 settembre, ma nessuno dei candidati era riuscito a conquistare la maggioranza assoluta dei voti. Le elezioni sono state convocate in seguito alla morte del Presidente Beji Caid Essebsi, lo scorso 27 giugno 2019.

    Nabil Karoui, 56 anni, è un uomo d’affari che si occupa soprattutto di telecomunicazioni e attualmente si trova in carcere accusato di riciclaggio di denaro. Candidato antisistema, il “Berlusconi tunisino”, come lo chiama qualcuno, è dato come favorito dagli ultimi sondaggi.

    Il suo avversario, Kaïs Saïed, è un candidato indipendente, professore universitario di diritto costituzionale. Ha 61 anni e anche la sua è una candidatura antisistema, che propone la trasformazione dell’Assemblea Nazionale e promette che non risiederà nella residenza presidenziale di Cartagine. Favorevole alla pena di morte e molto conservatore su diverse questioni, come l’omosessualità, ha un elettorato relativamente giovane, che vede in lui l’integrità che manca a molta classe dirigente tunisina.

    Queste sono le seconde elezioni libere e democratiche in Tunisia dopo il 2011. Le prime si sono svolte dopo l’ondata delle primavere arabe che hanno coinvolto quasi tutto il nord Africa e hanno destituito il precedente presidente-dittatore Ben Ali, in carica ininterrottamente dal 1987.

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