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    Elezioni anticipate in Spagna a novembre: falliscono le consultazioni e salta l’accordo Sanchez-Podemos

    Credits: AFP
    Di Madi Ferrucci
    Pubblicato il 18 Set. 2019 alle 12:18 Aggiornato il 4 Nov. 2019 alle 12:16

    Elezioni anticipate in Spagna: falliscono le consultazioni con il Re

    In Spagna ci saranno di nuovo elezioni anticipate a novembre: il 17 settembre dopo le lunghe consultazioni di tutte le forze politiche, il Re Felipe VI ha constatato che non è possibile formare una maggioranza di governo stabile in grado di guidare il paese e non ha proposto alcun candidato per il ruolo di Primo Ministro.

    Lunedì 23 settembre ci sarà lo scioglimento delle Camere e il 10 novembre si avrà un nuovo ritorno alle urne. Il braccio di ferro degli ultimi giorni tra il leader dei socialisti del PSOE Pedro Sanchez e il volto di Podemos Pablo Iglesias non ha portato ad alcun risultato. Sanchez è rimasto rigido sull’ipotesi di offrire i ministeri e gli incarichi richiesti da Podemos e si è mostrato irremovibile anche rispetto all’ultima proposta di Iglesias, che aveva ipotizzato la formazione di una coalizione di governo temporanea per approvare la legge di bilancio.

    Dopo l’ultimo rifiuto, il partito di Iglesias ha dunque deciso di negare l’accordo ai socialisti e anche il tentativo di Sanchez di instaurare una nuova alleanza con i popolari di Pablo Casado e Ciudadanos di Albert Rivera è andato fallito.

    “Vuol essere primo ministro in cambio di nulla, non credo che questa sia la cosa piu’ ragionevole”, ha commentato la guida di Podemos. Anche il leader socialista ieri sera ha ammesso la sconfitta:  “Il Paese è destinato a tornare al voto il 10 novembre. Il risultato delle consultazioni e’ chiaro: non c’e’ alcuna maggioranza alla camera dei deputati in grado di garantire la formazione di un governo”, ha dichiarato alla stampa.

    Saranno le quarte in quattro anni. Il paese è senza governo dal 28 aprile scorso. Il 25 luglio è stata bocciata la fiducia per un possibile governo guidato dal leader del partito socialista Pedro Sanchez con 124 voti a favore, 155 contrari e 67 astensioni.

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