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    Covid, una ricerca britannica rivela: “Chi crede nei complotti sul Coronavirus, è ostile ai vaccini”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 14 Ott. 2020 alle 09:30

    Covid, ricerca Regno Unito: “Chi crede nei complotti è ostile ai vaccini”

    “Chi crede ai complotti sul Covid è ostile ai vaccini contro il virus”: lo afferma una ricerca condotta nel Regno Unito e in altri Paesi colpiti dalla pandemia di Coronavirus. Pubblicata dalla Royal Society Open Science, lo studio ipotizza che circa un terzo della popolazione di alcuni Paesi, tra cui Spagna e Messico, può essere influenzata da false informazioni e teorie del complotto sul Covid-19. Questo comporta la perdita di fiducia nei potenziali vaccini contro il Coronavirus. “Abbiamo riscontrato un evidente legame fra il credere nelle teorie del complotto e la riluttanza verso un futuro vaccino” ha affermato uno degli autori dello studio, Sander van der Linden, ricercatore in Psicologia sociale presso l’Università di Cambridge.

    La ricerca si basa su sondaggi d’opinione condotti nel Regno Unito (due turni successivi di circa 1.000 partecipanti), negli Stati Uniti, in Messico, in Spagna e in Irlanda (700 partecipanti ogni volta). La teoria cospirazionista più in voga è quella che il Coronavirus sia frutto di un esperimento di laboratorio avvenuto nella città di Wuhan, in Cina, dove è partita l’epidemia di Covid. Circa il 33% dei partecipanti messicani e il 37% degli spagnoli ritengono che questa ipotesi sia “affidabile”, mentre negli Stati Uniti la percentuale di chi ci crede è del 23% e nel Regno Unito del 22%.  Che la pandemia di Covid-19 faccia parte “di un piano per imporre la vaccinazione in tutto il mondo” è considerato vero dal 22% dei messicani, dal 18% dei partecipanti irlandesi, spagnoli e americani e dal 13% dei britannici.

    Un’altra teoria complottista, secondo cui i sintomi del Covid sono aggravati dalla rete 5G, è è ritenuta vera dal 16% dei partecipanti messicani e spagnoli, dal 12% di quelli irlandesi e dall’8% degli inglesi e degli americani. Interrogati sia sulle loro intenzioni riguardo a un futuro vaccino sia sull’affidabilità che danno a quelle teorie, su una scala da 1 a 7, i partecipanti al sondaggio hanno risposto mostrando che ogni lieve aumento della credibilità accordata a queste teorie comporta un calo significativo della fiducia nei vaccini.

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