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    Cosa c’è da sapere sui bombardieri nucleari B-52

    Entrato ufficialmente in servizio nel 1955, il bombardiere nucleare B-52 è uno dei velivoli più vecchi al mondo ancora in funzione. Non andrà in pensione almeno fino al 2040

    Di Giuseppe Loris Ienco
    Pubblicato il 24 Ott. 2017 alle 15:21 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:34

    La decisione del presidente statunitense Donald Trump di mettere in preallerta i B-52 per la prima volta dalla fine della Guerra fredda ha riportato sotto i riflettori il modello di bombardiere americano, uno dei più noti e longevi della United States Air Force.

    Il primo progetto di B-52, il cui nome completo è B-52 Stratofortress, venne presentato dalla Boeing il 13 febbraio 1946, come risposta al bando diffuso dalla U.S. Army Air Forces per sostituire i vecchi modelli Convair B-36.

    I lavori sul modello originale del bombardiere non furono semplici: a causa del grande progresso tecnologico negli anni del dopoguerra, le specifiche richieste dell’aeronautica militare venivano continuamente aggiornate.

    Le difficoltà incontrate dalla Boeing spinsero la Air Force a riaprire il bando. Tuttavia, i progetti presentati dalla Northrop e dalla Convair non convinsero i funzionari militari, che preferirono continuare a dare fiducia all’azienda statunitense di aeromobili.

    Il primo volo del B-52 risale all’aprile 1952, ma entrò ufficialmente in servizio solo tre anni dopo .

    Dal 1955 il bombardiere strategico a lungo raggio è uno dei velivoli militari statunitensi più rappresentativi e, nonostante abbia superato da poco i 60 anni, è ancora operativo.

    Il moderno B-52 ha un’apertura alare di 56 metri e una lunghezza di 49. È alimentato da un impianto di otto motori a reazione montati sotto le ali, che gli permette di raggiungere una velocità pari a 960 chilometri orari.

    L’aereo può trasportare armi guidate con precisione – in grado di dirigersi autonomamente sui bersagli – e ordigni nucleari.

    Il debutto ufficiale in azioni militari è datato 1965 quando, nel corso della guerra in Vietnam, il B-52 venne impiegato per sganciare bombe al napalm.

    Il bombardiere è stato utilizzato in tutti i conflitti più recenti nei quali l’esercito statunitense è stato coinvolto.

    Nel 1991, dopo quasi 20 anni di mancato utilizzo, un’ottantina di B-52 parteciparono alle operazioni militari della prima guerra del Golfo contro l’Iraq di Saddam Hussein.

    Nel 1999 ne furono dispiegati 11 modelli in Kosovo, dove portarono a termine diverse centinaia di missioni, sganciando migliaia di bombe sulle postazioni serbe e sui bersagli strategici.

    B-52 sono stati impiegati anche per colpire postazioni di taliban in Afghanistan e nel corso della seconda guerra del Golfo, oltre ad essere stati utilizzati dalla NASA per il trasporto di razzi e velivoli ad alta quota.

    Anche se il ritiro dei bombardieri prodotti dalla Boeing non dovrebbe avvenire prima del 2040, la United States Air Force è già al lavoro da diversi anni per progettare un modello sostitutivo più potente.

    L’uscita di scena per questo iconico bombardiere, il più anziano del mondo, è quindi ancora lontana.

     

     

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