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    Coronavirus, nuovo studio in Cina: il virus rimane nell’aria per almeno 30 minuti e copre una distanza di 4,5 metri

    Le sorprendenti scoperte fatte da alcuni epidemiologi cinesi

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Mar. 2020 alle 20:24 Aggiornato il 10 Mar. 2020 alle 12:26

    Coronavirus, nuovo studio in Cina: il virus in aria per almeno 30 minuti

    Il Coronavirus può rimanere nell’aria per almeno 30 minuti e coprire una distanza di circa 4,5 metri, molto più delle distanze di sicurezza (almeno 1 metro) raccomandate dalle autorità sanitarie: a rivelarlo è un nuovo studio effettuato in Cina. La ricerca, realizzata da alcuni epidemiologi cinesi, è stata citata dal South China Morning Post. Secondo lo studio, inoltre, il Covid-19 può rimanere per giorni sulle superfici, aumentando il rischio di contrarlo per chi le tocca.

    Immagini dalla Cina che sta vincendo la guerra al Coronavirus

    La permanenza sulle superfici è però soggetta a fattori variabili, come il tipo di superficie e la temperatura. Su vetro, metallo, plastica, carta e tessuti può resistere, a una temperatura di 37 gradi centigradi, fino a tre giorni. Nelle feci o nei liquidi corporei, invece, il Covid-19 può sopravvivere fino a cinque giorni. Lo studio, inoltre, conferma quanto sia importante evitare i luoghi chiusi e i contatti ravvicinati con le persone.

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    La ricerca, infatti, si basa su un passeggero, che già avvertiva i sintomi dell’infezione, che è salito su un autobus a lunga percorrenza di 48 posti e al completo, sedendosi in penultima fila. In base alle immagini a circuito chiuso, l’uomo non ha avuto interazioni con altri passeggeri per tutta la durata del viaggio, durato 4 ore. Eppure, il Covid-19 ha contagiato altri 7 passeggeri, alcuni dei quali si trovavano sei file più avanti, a una distanza che è stata per l’appunto stimata in 4,5 metri.

    Mezz’ora dopo la fine della corsa, un altro gruppo di passeggeri è salito sul mezzo e uno di loro è rimasto contagiato, probabilmente a causa delle particelle inalate dal gruppo di passeggeri seduti in precedenza. Il passeggero 0 dell’autobus, invece, successivamente ha preso un altro minibus, contagiando altre due persone, una delle quali si trovava ad almeno 4 metri di distanza. Lo studio, tuttavia, lascia diversi interrogativi aperti, primo fra tutti come abbia fatto il passeggero che sedeva di fianco al passeggero 0 a non contrarre il Coronavirus nonostante la distanza ravvicinata.

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