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    Con il Coronavirus è calato drasticamente l’inquinamento in Cina: le immagini della Nasa a confronto

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 1 Mar. 2020 alle 18:50 Aggiornato il 6 Mar. 2020 alle 14:52

    Coronavirus, le immagini della Nasa rivelano un drastico calo dell’inquinamento in Cina

    Da quando è iniziata l’epidemia del Coronavirus, in Cina si è registrato un forte abbassamento delle concentrazioni di biossido di azoto (NO2). A farlo sapere è la Nasa, che ha pubblicato una mappa che mostra il drastico calo delle emissioni: “Ci sono prove che ci dicono che l’abbassamento è almeno in parte legato al rallentamento economico causato dall’epidemia di coronavirus”, si legge in un comunicato.

    Il drastico calo, secondo quanto riferito dalla Nasa “è almeno in parte correlato al rallentamento economico a seguito dello scoppio del coronavirus. Le mappe mostrano le concentrazioni di biossido di azoto, un gas nocivo emesso da autoveicoli, centrali elettriche e impianti industriali”, spiegano gli esperti americani.

    Le mappe mostrano i valori di NO2 in tutta la Cina dall’1 al 20 gennaio 2020 (prima della quarantena) e dal 10 al 25 febbraio (durante la quarantena): è evidente un calo nel mese di febbraio, quando è scoppiata l’epidemia e la Cina ha intrapreso le sue misure di contenimento, in particolare con l’isolamento e la quarantena di milioni di persone. Secondo gli scienziati della Nasa, i dati mostrano un primo calo nella città di Wuhan – il primo focolaio di covid-19 – e poi nel resto del paese.

    “È la prima volta che vedo un calo simile legato a un singolo evento così specifico su un’area così vasta”, ha commentato Fei Liu, ricercatrice del Nasa’s Goddard Space Flight Center. “Questi cali – ha proseguito la ricercatrice – sono stati rilevati anche in altri Paesi durante la recessione economica iniziata nel 2008, ma in quei casi il calo è stato graduale”.

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