Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Cliente affetto da Coronavirus gli sputa in faccia: muore tassista di 61 anni

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 23 Mag. 2020 alle 08:26

    Cliente affetto da Coronavirus gli sputa in faccia: muore tassista

    Si chiamava Trevor Belle il tassista inglese di 61 anni morto lo scorso 18 aprile al Royal London Hospital dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Una morte subito apparsa sospetta, visto quelle che sono state le modalità del contagio, tutt’altro che casuali. Intorno alla metà di marzo, infatti, il tassista aveva fatto viaggiare un passeggero che gli aveva sputato in faccia, affermando poi di essere positivo al Covid-19.

    Il grido di dolore davanti al Pio Albergo Trivulzio

     

     

    Dopo qualche settimana da quel folle gesto, Belle ha iniziato ad accusare i primi sintomi del virus. In pochi giorni, poi, le condizioni dello sfortunato tassista sono nettamente peggiorate, nonostante l’impegno dei medici per provare a salvargli la vita. Purtroppo per lui, però, non c’è stato nulla da fare. L’uomo è morto tre giorni dopo aver compiuto 61 anni.

    Una storia quella di Trevor Belle che ha commosso il Regno Unito, per l’assurdo modo in cui è stato contagiato in maniera letale. Su GoFundMe è stata aperta una pagina per raccogliere fondi e organizzare il suo funerale. In totale alla fine sono state raccolte oltre seimila sterline, e così il tassista ha avuto un sontuoso funerale che ne ha celebrato la vita.

    CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI

    Leggi anche: 1. Davvero Merkel e Macron vogliono “regalare” 100 miliardi all’Italia? Tutti i nodi del piano franco-tedesco sul Recovery Fund / 2. Zaia spiega alla Lombardia come potrebbe fare i tamponi risparmiando / 3. Autoritarismo, feeling con Salvini e dubbi sulla sperimentazione: chi è davvero Giuseppe De Donno (di Selvaggia Lucarelli)

    TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version