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    In Repubblica Democratica del Congo la vera emergenza è il morbillo: 6mila morti in un anno

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 7 Mar. 2020 alle 13:10 Aggiornato il 7 Mar. 2020 alle 16:15

    In Repubblica Democratica del Congo l’emergenza è il morbillo

    Mentre l’epidemia di coronavirus continua ad estendersi nel mondo, con oltre 102mila persone contagiate e 3.500 morti, in Repubblica Democratica del Congo (Rdc) la vera emergenza è il morbillo, che in un anno ha ucciso oltre 6mila persone, il triplo di quelli causati dall’Ebola dal primo agosto 2018 ad oggi, da quando cioè l’epidemia è stata dichiarata nel Paese.

    Se in due anni l’Ebola ha causato 2.264 morti in Rdc, secondo le statistiche dell’Oms dal primo gennaio 2019 al 20 febbraio 2020 ci sono stati 335.413 casi sospetti e 6.362 decessi per morbillo. Un bilancio che rende il Paese il peggior focolaio della malattia nel mondo. Una delle armi più efficaci per combatterla sono i vaccini: nel 2019 oltre 18 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni sono stati vaccinati in un tutto il Paese, mentre questa settimana è iniziata la seconda fase, che vedrà circa 73 mila bambini dai sei mesi ai 15 anni sottoporsi al vaccino nella provincia centrale di Kongo.

    Il morbillo è una malattia altamente contagiosa causata da un virus che attacca principalmente i bambini. Le complicanze più gravi comprendono cecità, gonfiore cerebrale e gravi infezioni respiratorie, ma in Rdc gli sforzi per curarlo e fermarne la diffusione sono ostacolati anche dalla mancanza di accesso alle cure, dalla scarsa assistenza sanitaria e dai disordini in tutto il Paese, specialmente nelle province dell’Est a ridosso del lago Kivu.

    Vale lo stesso per il virus Ebola: le Ong medico-umanitarie come Medici Senza Frontiere, impegnate in prima linea nella cura delle epidemie, sono spesso costrette a sospendere le proprie attività nei centri di trattamento proprio a causa di attacchi da parte di gruppi armati, che rendono la permanenza e l’azione nelle regioni a Est del Paese precaria e insicura.

    Leggi anche:

    1. “In Rep. democratica del Congo costretti a sospendere le attività ma la nostra lotta contro Ebola non finisce”, Medici Senza Frontiere a TPI 2. In Congo si sta diffondendo un’epidemia di morbillo. MSF: “Serve una mobilitazione di massa” 3. Coronavirus: basta con le mezze misure, fermiamoci tutti. Il nord Italia stia in quarantena modello Wuhan

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