Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Il video shock dal Cile: “Poliziotti sniffano cocaina prima di picchiare i manifestanti”

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 23 Ott. 2019 alle 22:59

     

     

    Tre poliziotti si riuniscono in mezzo alla strada e maneggiano qualcosa, poi portano le mani al volto. Molti utenti dei social network non hanno dubbi: gli agenti stanno sniffando cocaina. Il video shock arriva dal Cile, teatro negli ultimi giorni di violenti scontri tra i manifestanti anti-governativi e le forze dell’ordine.

    Nel filmato, girato probabilmente dalla finestra di un palazzo, non si distingue esattamente cosa stiano facendo i poliziotti. La clip, però, è diventata virale e molti l’hanno condivisa parlando di agenti che sniffano cocaina prima di andare a picchiare i manifestanti.

    Nelle proteste in Cile finora sono morte 18 persone. Decine di stazioni della metropolitana sono state prese d’assalto e si sono registrati episodi di saccheggio in molti negozi. Il presidente Sebastian Pinera e l’esercito hanno proclamato lo stato di emergenza e hanno imposto un coprifuoco notturno per tutta la popolazione, un provvedimento che non si vedeva nel paese dalla fine della dittatura di Augusto Pinochet, nel 1990.

    Nelle ultime ore il presidente Pinera ha chiesto “perdono” per non aver compreso la drammaticità della situazione sociale esistente nel paese e ha annunciato una serie di proposte per “una agenda sociale di unità nazionale”.

    A scatenare le proteste è stato, in particolare, l’annuncio da parte delle autorità dell’aumento del 4 per cento dei prezzi del biglietto della metropolitana, ma secondo diversi analisti il provvedimento è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un malcontento crescente nella popolazione. Il rincaro previsto è stato sospeso, ma il dietrofront non è servito a fermare la protesta.

    “In Cile il governo di Piñera sta reprimendo chi lotta contro le diseguaglianze sociali”
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version