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    Chi è Oksana Shachko, la fondatrice delle Femen morta suicida a Parigi

     Oksana Shachko

    Insieme a Oleksandra Shevchenko e Anna Hutsol, Oksana Shachko, aveva fondato il movimento Femen nell'aprile 2008. Un profilo

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 24 Lug. 2018 alle 19:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:54

    È stata trovata morta nel suo appartamento a Parigi Oksana Shachko, una delle fondatrici delle Femen, il movimento femminista di protesta nato in Ucraina. Potrebbe trattarsi di suicidio, ma non è ancora ufficiale la causa della morte.

    La Bbc, citando la fondatrice del movimento femminista di protesta Alexander Shevchenko e l’attivista Inna Shevchenko, ha confermato che la 31enne si è tolta la vita. “La data esatta della morte è ancora sconosciuta ma sarà rilevata dagli esami. L’ultima volta che l’ho vista è stato venerdì sera”, ha detto Shevchenko.

    La donna, che negli ultimi anni avrebbe più volte tentato il suicidio, ha lasciato un messaggio, scrivendo su un foglio “You are all fake”.

    Chi è Oksana Shachko

    Insieme a Oleksandra Shevchenko e Anna Hutsol, Oksana Shachko, aveva fondato il movimento Femen nell’aprile 2008. Era stata lei, nell’agosto del 2009, a protestare a seno nudo a Kiev e da quel momento le attiviste hanno continuato a fare nello stesso modo.

    Il movimento si era poi trasferito in Francia e l’8 settembre 2012 era stato aperto un centro Femen nel diciottesimo arrondissement di Parigi. L’associazione era stata ufficialmente riconosciuta dal governo francese.

    Shachko viveva in Francia dall’estate 2013, dove si era rifugiata a causa dei servizi segreti ucraini, che avevano costretto le attiviste del movimento a lasciare il paese. La sua storia era stata raccontata nel documentario “Je sui Femen”, diretto dal regista Alain Margot.

    Le Femen, che agiscono in particolare all’estero, sono soprattutto studentesse universitarie tra 18 e 20 anni. Il loro obiettivo è incrementare le capacità intellettuali e morali delle giovani donne in Ucraina, ricostruire l’immagine dell’Ucraina e “modificare l’immagine dell’Ucraina all’estero da meta di turismo sessuale a paese democratico”.

    Oksana Shachko era “una delle donne più straordinarie del nostro tempo. Era una delle più grandi combattenti che hanno lottato duramente contro le ingiustizie della nostra società, che ha combattuto per se stessa e per tutte le donne del mondo”, ha scritto su Facebook Inna Shevchenko.

    “Oksana ci ha lasciato, ma lei è qui e dappertutto. È in ognuna di noi, è in ogni FEMEN che ha cofondato. È nei suoi dipinti attraverso i quali manifesta il suo talento artistico. Lei è nella storia del femminismo”, ha proseguito.

    Oltre a essere un’attivista, Oksana era anche una artista. Era impegnata sulla sua opera dal titolo Iconoclast: icone ortodosse dipinte con metodo tradizionale, in cui introduce dettagli trasgressivi per affrontare il dogma religioso con un messaggio femminista.

    Oksana Shachko ha tenuto la sua prima mostra personale a Parigi nel maggio 2016 nella Galerie Mansart.

    Più volte attive anche in Italia, le Femen avevano contestato l’ex premier Berlusconi nel febbraio 2013. In quell’occasione, erano state denunciate per atti contrari alla decenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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