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    Caos in Libia, Laura Boldrini: “Dopo Palermo si era parlato di svolta, ora il governo venga a spiegare in Parlamento”

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 5 Apr. 2019 alle 13:55 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:55

    Negli ultimi due giorni è risalita la tensione in Libia. Il generale Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, con la sua Libyan National Army ha lanciato una nuova offensiva nell’ovest del Paese.

    Un vero e proprio attacco verso Tripoli che rischia di minare ulteriormente la già instabile situazione nel paese nordafricano. L’obiettivo di Haftar è quello di “combattere terrorismo, criminali e bande armate transfrontaliere”. Per questo motivo, il generale libico ha chiesto la resa delle milizie fedeli al governo di Fayez al Sarraj, l’unico riconosciuto dall’Onu.

    Il nuovo attacco di Haftar verso le milizie governative ha provocato la preoccupazione della comunità internazionale. L’Italia ha deciso di firmare un comunicato congiunto con Francia, Stati Uniti, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti.

    Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha sottolineato che “la soluzione della crisi deve passare attraverso un dialogo inclusivo, responsabile e costruttivo”. Dello stesso avviso anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha organizzato un incontro con Haftar.

    A intervenire sulla questione è stata anche Laura Boldrini, deputata di Liberi e Uguali: “La situazione in Libia si fa sempre più grave – ha dichiarato l’ex presidente della Camera – e la sua instabilità mette a rischio tutta l’area del Mediterraneo. Il governo, che dopo la conferenza di Palermo ci aveva parlato di una “svolta” nel Paese, non continui a far finta di niente e venga immediatamente a riferire in Parlamento”.

    Caos Libia: perché Haftar avanza contro Tripoli e cosa aspettarsi
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