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    L’Austria approva l’obbligo vaccinale: è il primo Paese in Europa

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 21 Gen. 2022 alle 09:26

    L’Austria ha approvato l’obbligo del vaccino anti Covid 19 per tutte le persone sopra i 18 anni di età. È il primo Paese dell’Unione Europea a prendere questa decisione. La misura entrerà in vigore a febbraio ed è stata approvata con 137 voti favorevoli e 33 contrari nel Parlamento austriaco, dopo ore di acceso dibattito. Il leader del partito di destra FPOe, Herbert Kickl, ha protestato dicendo di essere “inorridito, sbalordito e scioccato”. “Il vaccino contro il Covid 19 è sicuro, e serve un alto tasso di vaccinazione per contenere il virus”, ha risposto il ministro della Salute (Verdi), Wolfgang Mueckstein.

    È stato stabilito che fino a marzo non ci saranno sanzioni per chi non si vaccinerà, poi la multa potrebbe, invece, arrivare fino a 3600 euro. La reclusione è esclusa. In Italia il vaccino anti Covid è stato reso obbligatorio per le persone sopra i 50 anni d’età residenti nel Paese e hanno tempo per immunizzarsi fino al 1° febbraio, dopodiché scatterà una sanzione da cento euro.
    In Austria, le donne in gravidanza saranno esentate dall’obbligo vaccinale, così come chi ha particolari motivi medici o le persone guarite dal virus da non più di sei mesi.

    La Francia, invece, si sta avviando ad allentare le misure: dal 2 febbraio non ci sarà più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, oltre allo stop allo smartworking. Il pubblico negli stadi, al cinema e al teatro non sarà più limitato e dal 16 riapriranno anche le discoteche. Allo stesso tempo, però, entrerà in vigore, da lunedì 24 gennaio, un certificato simile al “Super green pass” italiano. Le persone che si vaccineranno per la prima volta entro il 15 febbraio avranno diritto ad avere il nuovo pass vaccinale, a patto che facciano la seconda dose entro 28 giorni e presentino un tampone negativo effettuato nelle ultime 24 ore.
    Nonostante la Francia nelle ultime 24 ore abbia registrato un nuovo record di contagi (525.527), i pazienti in terapia intensiva sono in diminuzione, ha spiegato il premier francese, Jean Castex, nel corso di una conferenza stampa. Ha anche aggiunto, però, che la pressione negli ospedali “resta alta”. I segnali, tuttavia, rimangono incoraggianti perché “la variante Delta è diventata minoritaria, Omicron ha cominciato a calare”, ha spiegato il primo ministro.

    Anche il Regno Unito si sta preparando ad affrontare una fase con meno restrizioni e un ritorno alla “normalità”. Non c’è più l’obbligo dello smartworking e delle mascherine nelle scuole. Dal 27, poi, non sarà più obbligatorio indossarle nemmeno nei luoghi pubblici e verrà eliminato anche il pass vaccinale previsto soltanto per le discoteche o gli eventi di massa. Il Paese avrebbe superato, infatti, il picco dei contagi Omicron, lo ha fatto sapere il primo ministro, Boris Johnson, citando quanto detto dai consulenti scientifici. Per il ministro della Sanità britannico, Sajid Javid, si sta andando verso un nuovo capitolo della lotta al Covid.

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