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    Nuova Zelanda, l’attentatore rifiuta l’avvocato: “Mi difendo da solo”, ma si teme un processo-propaganda

    Credit: Ansa
    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 18 Mar. 2019 alle 11:30 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:18

    Brenton Tarrant, il terrorista che il 15 marzo 2019 ha ucciso 50 persone in un attacco a due moschee in Nuova Zelanda, ha rinunciato all’avvocato e si difenderà da solo. Ad annunciarlo è Richard Peters, il legale d’ufficio licenziato da Tarrant.

    Peters, che ha difeso Tarrant nella sua prima apparizione davanti ai giudici il giorno successivo all’attentato, ha detto che l’uomo gli è sembrato lucido e mentalmente stabile. “Sembrava capire quello che stava succedendo”, ha aggiunto il legale.

    Tarrant dovrà comparire davanti ai giudici il prossimo 5 aprile.

    Il timore, secondo i media neozelandesi, è che l’uomo voglia usare il processo come strumento di propaganda suprematista. L’uomo prima dell’attacco contro le due moschee, aveva pubblicato un manifesto di 74 pagine contro i migranti.

    Il documento è stato rimosso, ma TPI è riuscito a recuperarlo e a leggerne il contenuto.

    Il testo intitolato “La grande sostituzione. Verso una nuova società, marciamo sempre in avanti” si apre con un cerchio diviso in otto parti: in ognuna è riportata una scritta e un’immagine che riassume i valori a cui l’uomo si ispira.

    Chi è Brenton Tarrant, uno degli attentatori alle due moschee in Nuova Zelanda

    “Anti-imperialismo, protezione della cultura, giustizia e ordine”, sono alcuni degli slogan del manifesto.

    Nel documento si legge anche che l’attentatore, che in una parte del suo manifesto ha realizzato un’intervista a se stesso, afferma di essere un sostenitore del presidente americano Donald Trump.

    Durante la prima udienza in tribunale davanti ai giudici Tarrant ha fatto il saluto suprematista, oltre a gesti sprezzanti e di scherno nei confronti dei giornalisti in aula.

    Il governo neozelandese intanto ha annunciato che introdurrà modifiche alla legge sul possesso di armi, come ha detto la premier Jacinda Ardern. Per i dettagli si dovrà aspettare il 25 marzo.

    In Nuova Zelanda attualmente si può possedere un’arma già a 16 anni, 18 se si tratta di armi automatiche in stile militare e non ci sono limiti al numero di armi che si possono avere.

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