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    Afghanistan, i talebani assediano il Panjshir. Ultimatum alla resistenza: “Arrendetevi”

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 22 Ago. 2021 alle 12:56 Aggiornato il 22 Ago. 2021 alle 14:59

    I talebani, che ormai controllano quasi tutto l’Afghanistan, hanno ammassato truppe al confine con la provincia del Panjshir, l’unica non ancora arresasi ai cosiddetti studenti coranici, che hanno lanciato un ultimatum alla resistenza concedendo 4 ore alle forze di Ahmad Massoud per consegnarsi al nemico.

    La notizia è stata confermata da fonti locali vicine ai combattenti panjshiri e dai media afghani. La resistenza che fa capo al figlio del leggendario Leone del Panjshir Ahmad Shah Massoud, ha risposto alla minaccia inviando truppe nei tre distretti conquistati ieri nella provincia di Baghlan, dove da ieri avanzano i talebani.

    Il movimento fondato dal defunto mullah Omar ha cominciato ieri le operazioni di riconquista dei territori perduti, inviando alcune migliaia di combattenti equipaggiati con armi pesanti e centinaia di automezzi nel distretto di Andarab a Baghlan, contesto con la resistenza, costringendo i miliziani di Massoud a ritirarsi sulle montagne e a lasciare ai talebani il controllo dei centri a valle.

    La situazione sul campo resta confusa, visto che la maggior parte dei media indipendenti e internazionali sono in fuga dall’avanzata dei cosiddetti studenti coranici. L’ultimatum lanciato alla resistenza e i video caricati sui social dai talebani potrebbero costituire un diversivo per proseguire la riconquista dei distretti perduti.

    Ad ogni modo, il fronte guidato da Massoud e dall’ex vicepresidente Amrullah Saleh, proclamatosi capo di Stato ad interim, non è intenzionato ad arrendersi. “Le condizioni del Fronte di Resistenza Nazionale per una pace duratura in Afghanistan: decentramento del potere e delle risorse, multiculturalismo, democrazia, Islam moderato e pari diritti e libertà per tutti i cittadini”, ha scritto questa mattina su Twitter il responsabile delle relazioni estere della resistenza in Panjshir, Ali Maisam Nazary.

    Ieri, smentendo alcune voci su un presunto accordo raggiunto con i talebani, lo stesso figlio del Leone del Panjshir aveva dichiarato al filosofo francese Bernard-Henri Lévy: “Sono il figlio di Ahmad Shah Massoud. La resa non fa parte del mio vocabolario”.

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