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    Afghanistan, nasce il nuovo governo dei talebani: Hassan premier, il figlio del mullah Omar alla Difesa

    Credit: Ansa/Epa
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 7 Set. 2021 alle 17:21 Aggiornato il 7 Set. 2021 alle 18:09

    Afghanistan, nasce il nuovo governo dei talebani: Hassan premier, il figlio del mullah Omar alla Difesa

    I talebani hanno annunciato la formazione del governo provvisorio che guiderà l’Afghanistan dopo il ritiro dal paese di Stati Uniti e paesi alleati, completato la settimana scorsa. Il primo ministro ad interim nel nuovo esecutivo sarà il mullah Mohammad Hassan Akhund, vicino al fondatore del movimento islamista, il mullah Omar. Il mullah Abdul Ghani Baradar, capo negoziatore durante le trattative con gli Stati Uniti tenute in Qatar ed ex capo politico oltre a co-fondatore dei talebani, sarà uno dei suoi vice. Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha specificato che tutte le nomine saranno da considerarsi ad interim.

    A ricoprire l’importante carica di ministro dell’Interno sarà Sarajuddin Haqqani, figlio del fondatore della temuta rete Haqqani, sottoposta a sanzioni da parte delle Nazioni Unite e considerata un’organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, che non hanno mai assegnato questa designazione ai talebani. Lo stesso Sarajuddin è ricercato come terrorista internazionale dall’Fbi, con una taglia di 5 milioni di dollari.

    Il ministro della Difesa sarà il mullah Mohammad Yaqub, figlio del fondatore del movimento dei talebani, il mullah Omar. L’altro posto di vice primo ministro spetterà al mullah Abdul Salam Hanafi, mentre Amir Khan Muttaqi sarà ministro degli Esteri.

    L’annuncio del nuovo governo era atteso per la settimana scorsa ma è stato rimandato a più riprese. “Sappiamo che la gente del nostro Paese stava aspettando un nuovo governo”, ha detto Mujahid, sostenendo che il gruppo ha risposto alle esigenze della gente. Tra i nomi annunciati oggi non sono presenti donne.

    Ieri i talebani hanno dichiarato di aver preso il controllo totale della valle del Panshir, l’ultima roccaforte della resistenza rimasta in Afghanistan da quando hanno preso il potere a metà agosto. Il portavoce Mujahid ha dichiarato che qualsiasi altro tentativo di insurrezione sarà “colpito duramente”, affermando che “l’Emirato islamico è molto sensibile alle insurrezioni”. “Non ne permetteremo un’altra”, aveva aggiunto. Stamattina combattenti talebani hanno disperso con colpi di arma da fuoco in aria una protesta tenuta a Kabul contro i talebani e le ingerenze del Pakistan, principale sostenitore dei talebani durante il lungo conflitto con gli Stati Uniti.

    Nei cinque anni al potere prima dell’intervento militare statunitense nel 2001, i talebani avevano imposto leggi estremamente restrittive in particolare per i diritti di donne e minoranze, sulla base di un’interpretazione intransigente dell’Islam sunnita, vietando alle bambine di età superiore ai 10 anni di andare a scuola e obbligando le donne a indossare il velo integrale, o burka. Oltre a vietare la televisione, la musica e il cinema, il regime ha anche introdotto le esecuzioni pubbliche per i condannati per adulterio e imposto l’amputazione dei condannati per furto.

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