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    Afghanistan, i ​talebani: “Il nuovo governo sarà islamico, no donne al potere”. Gb: negoziati in corso in Qatar

    Credits: EPA/STRINGER
    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 2 Set. 2021 alle 07:17 Aggiornato il 2 Set. 2021 alle 14:15

    AFGHANISTAN NEWS: TALEBANI VERSO UN NUOVO GOVERNO| ULTIME NOTIZIE 2 SETTEMBRE 2021

    Gli Stati Uniti hanno completato l’evacuazione dell’Afghanistan, ponendo fine alla loro presenza militare dopo vent’anni di guerra, costata la vita a 2461 militari e civili americani. Nel discorso alla Nazione pronunciato alla Casa Bianca, il presidente statunitense Joe Biden ha definito l’operazione “un successo”. Il talebani intanto si preparano a formare il nuovo esecutivo. Il portavoce dei Talebani Zabihullah Mujahid ha dichiarato al China Global Television Network che questo sarà “senza alcun dubbio un governo islamico”: secondo la Cnn il modello istituzionale ricalcherà quello vigente in Iran, con il ruolo di leader supremo che spetterà probabilmente all’Amir al-muminin dei Talebani Hibatullah Akhundzada, a capo del movimento dal 2016, che finora non ha mai fatto un’apparizione pubblica. Il vice capo dell’ufficio politico dei Talebani in Qatar ha dichiarato poi di ritenere improbabile l’ipotesi che le donne ne facciano parte, e che certamente non avranno “ruoli apicali”.

    AFGHANISTAN, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

    Ore 14.12 –  Combattimenti nella valle del Panshir tra i talebani e le milizie di Ahmad Massoud – Dopo i colloqui falliti e l’ultimatum di ieri si combatte nella Valle del Panshir, nord-est dell’Afghanistan, fra i talebani e le milizie sotto il comando di Ahmad Massoud, l’unica sacca di resistenza ancora attiva al regime degli integralisti. Lo scrive sui social Muhammad Jalal, un dirigente talebano, citato da Al Jazeera. Ieri i talebani hanno intimato ai combattenti di deporre le armi, invitandoli in un messaggio audio su Twitter a prendere atto del fallimento dei colloqui e ad arrendersi.

    Ore 11.40 – Asse Draghi-Macron, l’Italia rilancia il ruolo dell’Onu – Emanuel Macron oggi alle 20,30 riceverà Mario Draghi a Marsiglia, a margine dell’apertura del Congresso mondiale della natura. Sul tavolo i temi della ripresa economica e i dossier congelati in questi mesi ma i due discuteranno soprattutto della crisi umanitaria determinatasi in Afghanistan. Le posizioni tra il presidente francese e il premier italiano sono simili. Roma e Parigi tentano di guidare la locomotiva Ue per favorire un’intesa su corridoi gestiti dall’Unhcr e sulla necessità che, oltre ai Paesi vicini all’Afghanistan, anche i Paesi della Ue si facciano carico del problema dell’accoglienza.

    Ore 10.00 – Lo sceicco Haibatullah Akhundzada verso la nomina a guida suprema – I talebani si apprestano, infatti, a nominare il leader religioso Haibatullah Akhundzada come suprema autorità del Paese. Lo sceicco avrà un titolo simile a quello dell’ayatollah Khamenei, guida suprema dell’Iran. Il mullah Abdul Ghani Baradar, co-fondatore dei talebani, dovrebbe invece essere nominato alla guida delle operazioni giornaliere del governo.

    Ore 07.00 – I ​talebani: “Il nuovo governo sarà islamico, no donne al potere” – Il nuovo governo dei talebani in Afghanistan “senza alcun dubbio, sarà un governo islamico. Qualunque sia la combinazione, che sia islamico è garantito”. Lo ha detto il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, in un’intervista alla Cgtn, canale in lingua inglese del network statale cinese Cctv. Mujahid ha aggiunto di sperare che le discussioni e le consultazioni sulla formazione dell’esecutivo portino a una buona conclusione. Il governo che i talebani stanno elaborando per l’Afghanistan ha come modello quello della Repubblica islamica dell’Iran. Lo riferisce la Cnn citando proprie fonti, secondo le quali Hibatullah Akhundzada sarà riconosciuto come il leader supremo dell’Afghanistan. Autorità religiosa alla quale viene riconosciuta la più alta carica del Paese, Akhundzada avrà quindi il  potere di decidere la linea politica, annullare le leggi e anche rimuovere il presidente. Al leader supremo viene riconosciuta l’ultima parola su tutte le questioni di stato. Akhundzada, che ha guidato i Talebani dal 2016, lavorerà principalmente da Kandahar.

    Intanto, sono iniziati in Qatar i colloqui fra Londra e i talebani destinati nelle intenzioni del governo di Boris Johnson a cercare di assicurare un corridoio di uscita dall’Afghanistan a cittadini britannici e afghani rimasti indietro dopo il ritiro militare occidentale, ma intenzionati a lasciare il Paese. “Il rappresentante speciale del primo ministro per la transizione afghana, Simon Grass, è a Doha e sta incontrando alti rappresentanti talebani per sottolineare l’importanza di un passaggio sicuro dall’Afghanistan ai cittadini britannici e a quegli afghani che hanno lavorato con noi negli ultimi 20 anni”, ha  dichiarato Downing Street.

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