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    Reddito di cittadinanza, le novità del Dl Crescita: più flessibilità per i disoccupati e nuovo calcolo Isee

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 30 Giu. 2019 alle 11:47 Aggiornato il 30 Giu. 2019 alle 11:54

    Reddito di cittadinanza disoccupati | Nuovo calcolo Isee | Novità requisiti

    Reddito di cittadinanza disoccupati | Il decreto Crescita, che ha ricevuto il via libera di Palazzo Madama  lo scorso giovedì 27 giugno, ha introdotto alcune novità anche per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, il nuovo sussidio economico introdotto con il decretone insieme a alla riforma delle pensioni Quota 100.

    Tali novità, in sostanza, riguardano l’allargamento della platea di beneficiari del reddito di cittadinanza e le modalità di calcolo dell’Isee: i disoccupati, coloro cioè che hanno perso il lavoro nei 18 mesi precedenti l’invio della richiesta per ottenere il sussidio, potranno ora infatti richiedere l’Isee corrente (qui come funziona e come richiederlo), cioè un’attestazione della propria situazione reddituale relativa agli ultimi 12 mesi, e veder basato il calcolo del RdC su questa. La perdita del lavoro negli ultimi 18 mesi, quindi, diventa un requisito sufficiente per poter fare richiesta di questa attestazione che va a “fotografare” la situazione economica più recente e, quindi, realistica, in cui versa un nucleo familiare.

    Non solo: ad essere introdotta la doppia opzione di calcolo anche per quanto l’Isee ordinario. Ciò significa che sarà possibile indicare se devono essere considerati i patrimoni e i redditi del secondo anno precedente la richiesta o del primo, in base alla convenienza.

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    “Con l’avvio del reddito alcuni disoccupati si erano ritrovati nell’impossibilità di accedere alla misura perché il loro Isee risultava superiore al limite di 9.360 euro. Quindi abbiamo rivisto le cose. Noi lavoriamo senza sosta ascoltando i cittadini”, ha spiegato il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. La proposta di allargare la platea dei beneficiari del nuovo sussidio a chi ha da poco perso il lavoro era già stata annunciata dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, lo scorso maggio, e adesso ha quindi ricevuto il via libera all’interno del Dl Crescita, che fa fornisce due alternative per quanto riguarda appunto i requisiti di cui è necessario essere in possesso per poter ricevere questo aiuto economico.

    “Da oggi, se la situazione reddituale del nucleo familiare – ha continuato a chiarire il vicepremier pentastellato – è diminuita rispetto al dato Isee di almeno il 25% o uno dei componenti del nucleo familiare nei 18 mesi precedenti ha perso il lavoro, si può richiedere Isee corrente e accedere al Reddito di cittadinanza se con il nuovo Isee si rispettano i requisiti. Stiamo rivoluzionando il sistema delle politiche attive e manteniamo gli impegni”.

    Se prima i disoccupati non avevano accesso al sussidio, con questa nuova formula sarà possibile anche per loro farne richiesta e poter ricevere un esito positivo all’istanza presentata.

    Per quanto riguarda infine la doppia opzione di calcolo, in questo modo non ci sono più problemi per quella platea di soggetti che, presentando redditi da lavoro nel secondo anno precedente la richiesta, non era appunto in possesso dei requisiti necessari. Ora chi si trova in questa condizione potrà semplicemente richiedere che venga valutato solo l’anno “più conveniente” ai fini della determinazione dell’esito della domanda per il beneficio economico e dell’importo spettante.

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