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    Assegni familiari arretrati, come e quando farne richiesta?

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 24 Mag. 2019 alle 12:39 Aggiornato il 24 Mag. 2019 alle 12:39

    Assegni familiari arretrati richiesta | Come e quando farla | Calcolo

    Assegni familiari arretrati richiesta – Gli assegni familiari, come prestazione di sostegno al reddito erogata dall’Inps in favore delle famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati a carico dell’istituto di previdenza, vengono accreditati ogni mese in busta paga.

    Molti dipendenti che procedono a farne richiesta – la cui modalità è cambiata da aprile 2019 – per la prima volta non sanno però che esiste la possibilità di richiedere anche gli assegni arretrati, cioè relativi ad anni precedenti.

    Ma qual è la modalità per richiedere gli anf arretrati ed entro quando è necessario procedere?

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    Assegni familiari arretrati richiesta | Come e quando farla

    Gli assegni familiari arretrati, cioè relativi a precedenti mensilità non percepite dal lavoratore dipendente o dal pensionato che non ne aveva fatto richiesta, vengono versati dal datore di lavoro per il periodo di sua competenza e possono essere richiesti al massimo entro cinque anni dalla data in cui il beneficiario ne ha avuto diritto, quindi dalla loro maturazione.

    Questo, dunque, il termine di proscrizione relativo alla domanda di Anf arretrati, il quale decorre dal primo giorno del mese successivo a cui l’assegno si riferisce.

    In due casi il termine di proscrizione viene interrotto: o quando c’è un’intimazione dell’Ispettorato del Lavoro al datore di lavoro o in caso di richiesta scritta del lavoratore al datore di lavoro o all’Inps o all’Ispettorato del Lavoro.

    Lo stesso termine, peraltro, è valido anche in caso di licenziamento o non più dipendenza presso un datore di lavoro. Discorso diverso, invece, in caso di cessazione di una ditta: in questo caso, infatti, è necessario capire se tale ditta è in liquidazione o è fallita. Se nel primo caso è possibile veder liquidati gli assegni dal liquidatore, nel secondo invece sarà l’Inps a pagare le somme spettanti in termini di Anf.

    Gli arretrati possono essere inoltre richiesti all’Inps mentre si percepisce Naspi o in caso di mobilità sul lavoro e cassa integrazione.

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