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    Crisi energetica, Scholz apre al debito comune europeo. “Via libera dipende dal programma di Meloni”

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 10 Ott. 2022 alle 20:16 Aggiornato il 10 Ott. 2022 alle 21:03

    Crisi energetica, Scholz apre al debito comune europeo. “Via libera dipende dal programma di Meloni”

    La Germania fa dietrofront: il governo Scholz avrebbe aperto all’emissione di debito comune da parte dei paesi membri dell’Unione Europea. Una scelta che potrebbe rappresentare un significativo cambio di passo rispetto alle politiche promosse da Berlino negli scorsi decenni, se confermata.

    Secondo quanto riporta Bloomberg, Scholz ha manifestato la disponibilità a ricorrere all’emissione congiunta di strumenti di debito per affrontare la crisi energetica. Sarebbe la prima volta dopo la svolta di due anni fa con il piano per uscire dalla pandemia, sviluppato in parte dallo stesso Scholz, all’epoca ministro delle Finanze.

    L’apertura del cancelliere tedesco sarebbe arrivata durante l’incontro tenuto la scorsa settimana a Praga, preceduto dalle forti critiche di diversi paesi UE al piano da 200 miliardi annunciato dalla Germania per aiutare il paese ad affrontare i rincari record seguiti all’invasione russa dell’Ucraina.

    Rispetto al piano pandemico, a cui fa riferimento anche il Pnrr italiano, oggi Scholz non sarebbe più disposto a includere finanziamenti a fondo perduto. Invece, l’emissione comune di debiti andrebbe a finanziare solamente l’erogazione di prestiti ai paesi membri, che beneficerebbero così di un risparmio rispetto ai tassi d’interesse chiesti dagli investitori per i titoli nazionali.

    I mercati sembrano aver accolto positivamente il possibile arrivo dello strumento, ispirato anche al programma europeo Sure per il sostegno all’occupazione. Nelle ultime ore, lo spread tra i titoli a 10 anni di Italia e Germania si è ridotto di ben 17 punti base, scendendo a 2,3 punti percentuali.

    Prima di arrivare alle trattative vere e proprie sarà però necessario superare diversi scogli, uno dei quali riguarda proprio l’Italia. Secondo una delle fonti citate da Bloomberg, prima di procedere Scholz vorrà valutare l’accordo di coalizione per il futuro governo guidato da Giorgia Meloni, che ha promesso a più riprese di rivedere il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

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